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Lo scorso 18 luglio UBI Banca e il Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale CGM hanno firmato un accordo che consente al gruppo cooperativo di entrare a far parte della piattaforma UBI Welfare. La partnership consentirà ai clienti che hanno scelto il servizio welfare dell’istituto di credito di poter contare sulle cooperative attive su scala nazionale nei servizi dedicati alla cura alla persona, alla salute e all’educazione.

Da un lato CGM, organizzazione che raggruppa 58 consorzi territoriali, distribuiti in tutta Italia, che coordinano l’attività di oltre 700 imprese sociali attive sia nei campi dell’educazione e della cura alla persona che in settori emergenti e di frontiera (ambiente, abitare, tecnologia, arte e cultura, turismo, sostegno al lavoro) da alcuni anni ha iniziato ad offrire i propri servizi ad diverse imprese italiane, garantendo loro risposte qualificate e avanzate (come vi abbiamo raccontato qui), per rispondere ai bisogni dei propri lavoratori. Dall’altro (come vi abbiamo raccontato qui), UBI Banca, grazie alla divisione specializzata UBI Welfare, da oltre un anno offre un servizio di consulenza e soluzioni integrate per la realizzazione di piani di welfare all’interno di imprese di grandi, medie e piccole dimensioni.

L’accordo risulta dunque molto significativo. Attraverso di esso UBI Banca riconosce l’importanza di coinvolgere il mondo della cooperazione sociale come fornitore di servizi di welfare, favorendo inoltre l’apertura di questo settore al mercato privato e offrendo ai propri clienti un’offerta di servizi di welfare sempre più ampia e legata al territorio. Per le cooperative legate a CGM, invece, si profila la preziosa occasione di diventare sempre più soggetto di secondo welfare, estendendo l’erogazione dei propri servizi alle logiche di Mercato privato – ben diverse dalle dinamiche degli accreditamenti pubblici – con una conseguente necessità di ripensare anche la propria organizzazione interna.

Grazie all’accordo siglato, CGM contribuirà all’identificazione di una rete di servizi di welfare di qualità in particolare nei campi dell’educazione (asili nido, scuole dell’infanzia, centri estivi, doposcuola e supporto ai compiti) e della cura alla persona (assistenza a minori, anziani e disabili).
È importante sottolineare che questi servizi saranno inseriti nella piattaforma UBI Welfare solo dopo un’accurata verifica del possesso dei requisiti legati alla qualità del servizio, dei professionisti utilizzati e dei fornitori che li gestiscono a totale garanzia del fruitore finale. Questo aspetto è stato fortemente voluto da CGM che lo ritiene elemento che gli garantisce di preservare la propria natura portando all’interno del welfare aziendale i propri contenuti valoriali, a superamento di una mera accezione di profitto economico.

“Per CGM questa partnership con UBI si dimostra un autentico driver strategico per la crescita della nostra rete e per la contestuale apertura ai mercati privati”, ha dichiarato Stefano Granata Presidente CGM. “Riteniamo importante che UBI abbia trovato in noi un player capace di offrire su tutto il territorio nazionale servizi dedicati alla cura della persona e all’educazione. Il nostro ulteriore impegno sarà legato alla garanzia della qualità dei servizi offerti attraverso una selezione attenta degli operatori sul territorio”.

Rossella, Leidi Chief Wealth and Welfare Officer e Vice Direttore Generale di UBI Banca, ha invece sottolineato che “Questa partnership è molto importante in quanto perfettamente coerente con la visione del welfare aziendale di UBI Banca, che vede nella creazione di ecosistemi territoriali sussidiari di welfare e nella valorizzazione e supporto al terzo settore, elementi qualificanti e distintivi a vantaggio dei lavoratori, delle imprese e dei territori.”