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Abbiamo intervistato il Segretario generale di Fim Cisl Roberto Benaglia che, partendo dal recente accordo di Leonardo, ci ha spiegato come il dialogo tra le parti sociali sarà necessario per favorire il cambiamento culturale nelle aziende.
Il Capitolo 7 del Quinto Rapporto sul secondo welfare analizza gli effetti della pandemia in materia di welfare aziendale. Guardando al futuro, Valentino Santoni si concentra sulle opportunità del welfare aziendale nel raggiungimento degli obiettivi prefissati dal PNRR e di quelli definiti dall'Agenda 2030.
La pandemia di Covid-19 ha determinato enormi cambiamenti nel mondo del lavoro ma nonostante tutto il welfare aziendale continua a riscuotere l'interesse di imprese e dipendenti. Proprio per questo appare ancora più cruciale capire come favorire la crescita di questo fenomeno in maniera equa e sostenibile. È il tema della nostra ultima per Buone Notizie del Corriere della Sera.
Come è cambiato il mercato del welfare aziendale nel 2020? Quali sono state le scelte di imprese e lavoratori? Secondo i dati dell'Osservatorio di Edenred, che riguarda oltre 3.000 aziende e 500.000 addetti, nonostante le difficoltà legate al Covid le imprese italiane hanno confermato i propri investimenti nel welfare integrativo, mentre i lavoratori hanno concentrato il loro "credito welfare" su alcune voci specifiche.
La diffusione del welfare aziendale nel settore pubblico è ancora in una fase embrionale e ben lontana dai livelli del settore privato. Il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e della coesione sociale firmato nei giorni scorsi da Governo e sindacati potrebbe però cambiare questa situazione, permettendo investimenti nel campo della previdenza complementare e nelle premialità legate al welfare anche nella Pubblica Amministrazione.
Lo scorso 5 febbraio le parti sociali del settore metalmeccanico hanno sottoscritto il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. L'accordo prevede la riforma dell'inquadramento professionale e un aumento salariale sui minimi contrattuali. Inoltre, come ci ha spiegato il Segretario Generale di FIM Cisl Roberto Benaglia, è stata rafforzata la previdenza complementare per gli under 35 e sono stati confermati i flexible benefit.