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Più fragili dopo la tempesta? L’indagine dei sindacati lombardi sugli anziani dopo il Covid

La ricerca è stata promossa e finanziata dai sindacati confederali dei pensionati della Lombardia e realizzata in collaborazione con ARS

I sindacati confederali pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil della Lombardia, in collaborazione con ARS (Associazione per la Ricerca Sociale di Milano), hanno promosso e finanziato una ricerca sulla condizione delle persone anziane dopo la pandemia.

L’indagine, intitolata “Più fragili dopo la tempesta?”, è stata presentata alla Casa della Cultura di Milano in febbraio e ha coinvolto oltre 1.000 anziani residenti in Lombardia di età compresa tra i 65 e gli 85 anni. I dati sono stati raccolti tra luglio e settembre 2021 e saranno confrontati con quelli che verranno raccolti nello stesso periodo del 2022.

Il rapporto ha analizzato diversi aspetti della vita quotidiana di queste persone, dal tempo libero alla casa, passando per lo stato di salute e l’accesso ad Internet. L’analisi divide il campione in “giovani anziani”, compresi tra i 65 e i 70 anni, e i “grandi anziani”, ovvero gli ultraottantenni. Secondo i dati, quasi un terzo degli anziani lombardi vive da solo, con un senso di solitudine percepito pari al 5% per i “giovani anziani” e del 20% per i “grandi anziani”.

Attraverso la ricerca si cerca di dare una prospettiva nuova agli anziani, che non devono più essere visti come un peso per il welfare ma bensì come una risorsa. Per questo, in una società dove il numero di anziani diventa sempre più rilevante, diventa cruciale ripensare gli spazi e i servizi a loro dedicati. Ma per farlo serve capacità di visione e una regia autorevole che oggi sembrano mancare.

 

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