occupazione femminile

Oggi la della quantità, che riguarda ad esempio il numero di lavoratrici o il pay gap, sta passando in secondo piano rispetto a quella della qualità, legata alla riqualificazione delle competenze. Il PNRR potrebbe essere l'occasione per affrontarle entrambe, ma il tempo è sempre meno.
Se ne è discusso all'Università degli Studi di Milano durante un evento parte del Festival “Il Tempo delle Donne” del Corriere della Sera. A confrontarsi sul tema la nostra direttrice scientifica Franca Maino insieme a Maurizio Ferrera, Ilaria Madama, Claudia Moneta, Marzia Sica e Barbara Farina.
Un podcast che è andato “oltre”, avviando un confronto ampio e variegato su cosa significhi diventare genitori. E quello che ci servirebbe per sostenere chi sceglie di esserlo nonostante solitudine e tante difficoltà.
Save the Children nel Rapporto “Le Equilibriste” 2024 ha analizzato le sfide quotidiane affrontate dalle donne nel nostro Paese, approfondendo con un apposito indice dove le politiche familiari garantiscono maggiormente un'equa conciliazione famiglia-lavoro.
Sebbene diversi indicatori mostrino come in città l'occupazione femminile sia ampiamente migliore rispetto alla media italiana, andare oltre i numeri permette di comprendere la complessa relazione tra quantità e qualità dell’occupazione e gli svantaggi che si "cumulano" sulle donne.
Un progetto che intreccia passione e competenze per valorizzare il patrimonio antico della Civica Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, generando impatti culturali e sociali oltre la comunità locale.