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La coprogettazione realizzata nell’ambito del Programma Equilibri: una valutazione

Questo rapporto è l’esito della valutazione dell’attività di coprogettazione realizzata tra giugno e ottobre 2022 da Percorsi di secondo welfare nell’ambito del programma Equilibri della Fondazione Compagnia di San Paolo. Il documento, redatto da Chiara Agostini e Alessandra Motta, riporta alcuni apprendimenti emersi durante tale percorso, oggetto anche di un Capitolo del Sesto Rapporto sul secondo welfare.

Programma Equilibri

Il programma Equilibri finanziato da Fondazione Compagnia di San Paolo risponde alla volontà di mettere in campo interventi volti ad affrontare congiuntamente i problemi legati alla bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro e all’alta incidenza della povertà educativa minorile. Attraverso un bando sono state raccolte idee progettuali promosse da partnership pubblico-privato volte a definire e sperimentare iniziative integrate sul territorio della Regione Piemonte per: promuovere il lavoro femminile, contrastare la povertà educativa minorile e costruire un’infrastruttura sociale territoriale in grado di sostenere queste azioni. Il bando ha raccolto 16 proposte, tra le quali ne sono state selezionate 3: TILDE nel Nord Est di Torino, Va.L.E.Ria in Valle di Susa e di Val Sangone e BI.lanciare in provincia di Biella.

La coprogettazione e la sua valutazione

Questi tre partenariati hanno partecipato a un’attività di coprogettazione di dettaglio e di formalizzazione della richiesta di finanziamento da sottoporre a Compagna di San Paolo per l’ottenimento dei fondi. Il percorso si è articolato in tre momenti: l’applicazione della metodologia della Theory of Change; lo sviluppo delle idee progettuali a partire dai KPI individuati; la stesura dei documenti progettuali necessari per ottenere il finanziamento.

La valutazione della coprogettazione da parte di Secondo Welfaresi è concentrata su cinque dimensioni di analisi: 1) caratteristiche del partenariato e del processo di coprogettazione; 2) punti di forza dell’attività di coprogettazione; 3) criticità dell’attività di coprogettazione; 4) impatto dell’attività sulle competenze dei soggetti coinvolti; 5) impatto dell’attività sui contenuti delle progettualità. È stata realizzata a partire dall’analisi della documentazione prodotta nel corso dell’attività di coprogettazione e facendo ricorso a metodi qualitativi quali interviste in profondità e focus group.

Evidenze, apprendimenti e ipotesi di lavoro

Le evidenze offerte dalla valutazione di quanto realizzato nel quadro del programma Equilibri offrono spunti utili alla costruzione di nuovi percorsi di coprogettazione. Nel complesso, l’esperienza è stata valutata positivamente dai partecipanti, ha favorito il consolidamento di reti territoriali che già esistevano e ha promosso lo sviluppo di nuove alleanze. Le relazioni costruite e le competenze apprese hanno gettato le basi per il raggiungimento degli obiettivi di progetto e per la sostenibilità dell’iniziativa.

L’analisi ha permesso di individuare anche aree di miglioramento legate ai tempi della coprogettazione, ai suoi ritmi, al livello di formazione necessario e alle modalità di condivisione all’interno delle singole organizzazioni; le criticità sono state rilevate soprattutto dagli enti più piccoli. Il documento consiglia in tal senso di ricorrere a strumenti di benchlearning, come le costruzione di una comunità di pratica, e di alimentare il dialogo con l’attore pubblico, ad esempio con percorsi di formazione sui temi della gestione condivisa dei beni comuni.

In conclusione, l’analisi realizzata nel caso di Equilibri evidenzia la necessità di trovare un adeguato bilanciamento fra tempistiche, impegno e opportunità offerte dalla coprogettazione. Costruire questi percorsi è però certamente utile per offrire ai soggetti pubblici e del privato sociale l’occasione di lavorare in maniera collaborativa, integrando le reciproche specificità e ponendo le basi per la messa in campo di azioni virtuose.