#NoPovertà

Il numero di poveri del nostro Paese continua a crescere. È un tema di cui ci occupiamo costantemente con il Focus "Povertà e Inclusione", ponendo particolare attenzione alla situazione dei minori. Approfondisci il Goal 1 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

L'Alleanza contro la povertà ha presentato 8 proposte per riformare la misura già a partire dalla prossima Legge di Bilancio. Si tratta di indicazioni che, superando il dibattito ideologico degli ultimi mesi, mirano a riformare lo strumento avendo in mente la complessità della realtà presente. La povertà non si affronta con gli slogan ma attraverso un continuo lavoro di studio e valutazione.
Il portavoce dell’Alleanza contro la povertà ci ha spiegato i correttivi che secondo le organizzazioni della rete dovrebbero essere introdotti per migliorare l’efficienza e l’equità della misura. E per Rossini ci sono condizioni favorevoli affinché gli interventi proposti siano recepiti già nella prossima Legge di Bilancio.
Attraverso un comunicato stampa l'Alleanza per l'Infanzia chiede un confronto con il Governo per assicurare che la misura di sostegno alla famiglia non sia snaturata. A preoccupare è soprattutto il ritardo dei decreti attuativi, che dovrebbe andare a regime all'inizio del 2022. Ma a tre mesi dalla scadenza non si sa ancora nulla sul funzionamento dello strumento.
In un contesto sociale già molto complesso il Covid-19 ha accelerato una "pandemia sociale" che ha determinato l’emergere di nuovi bisogni e l’acuirsi di importanti disuguaglianze. Una recente ricerca ha analizzato tale complessità con l’obiettivo di mettere in luce l’impatto dell’emergenza sanitaria sul tessuto socio-economico capitolino, nonché di sondare l’efficacia del circuito assistenziale a contrasto della povertà attivato negli ultimi mesi.
Oggi la povertà è determinata da un insieme di fattori che si sommano con intensità variabile e che colpiscono anche chi tradizionalmente non era considerato vulnerabile. Tanto che ormai anche avere un’occupazione non è più sufficiente per evitare lo scivolamento in situazioni di indigenza. Di fronte alle nuove sfide di questa povertà multidimensionale, tuttavia, manca una capacità di presa in carico multidimensionale da parte delle istituzioni. Ecco perché bisogna investire in questo ambito, a partire dal fronte valutativo.
Le risorse che arriveranno da Bruxelles nei prossimi anni rappresentano un'opportunità importante per creare nuove condizioni di crescita e sviluppo per contrastare l'aumento della povertà. Ma bisognerà evitare sprechi e intervenire per migliorare le misure già esistenti che oggi funzionano male, a partire dal Reddito di Cittadinanza. Ne parliamo su Buone Notizie.
Neodemos ha pubblicato un volume per comprendere meglio la nuova misura destinata a sostenere le famiglie con figli minori. L'obiettivo è comprendere caratteristiche, limiti e potenzialità dello strumento e approfondire, attraverso un confronto con altri Paesi, quali ulteriori azioni potrebbero essere intraprese in questo ambito.
Lo scorso maggio in Portogallo i leader degli Stati UE si sono impegnati a raggiungere, entro il 2030, alcuni obiettivi ambiziosi su occupazione, formazione e povertà. Con una serie di approfondimenti cercheremo di capire se e quanto il Pilastro europeo dei diritti sociali e la dichiarazione di Porto che lo sostiene possono essere importanti per il futuro dell’Unione. 
L'Alleanza contro la povertà ha diffuso un comunicato stampa in cui chiede al Governo un confronto sulle proposte avanzate già nel mese di luglio per ripensare la misura. Di fronte ai numeri drammatici dei poveri presenti in Italia non è possibile trattare il tema con superficialità come sta avvenendo in queste settimane. Bisogna lavorare sul merito per migliorare lo strumento, che durante la pandemia si è rivelato fondamentale per milioni di famiglie.
Secondo Maurizio Ferrera in questo momento non ci servono sterili contrapposizioni di principio ma un buon «tagliando» basato su un pacato sapere empirico. Per farlo bisogna ripensare criteri e soglie di accesso e affrontare il nodo dell'inserimento lavorativo. Ma senza sviluppo economico nessuna misura può fare miracoli.
Il Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione del Consiglio di Regione Lombardia ha promosso la realizzazione di cinque studi in ambiti in cui la pandemia di Covid-19 ha impattato maggiormente. Vi presentiamo i contenuti del rapporto “Contrastare le povertà”, che analizza presente e futuro delle policy regionali in tema di lotta alla povertà e all'esclusione sociale.
Da sempre i protagonisti attivi del volontariato incoraggiano una maggior sensibilizzazione solidale verso coloro che ne hanno più bisogno. A seguito della pandemia i Centri di Ascolto Caritas hanno conosciuto un iniziale smarrimento, trovando però in seguito nuove modalità di interazione e nuove risorse per il volontariato. Ce ne parla Antonella Di Fabio dell’Osservatorio delle Povertà della Caritas Diocesana di Torino.
L'aumento della povertà minorile ed educativa ha spinto Fondazione Èbbene e Fondazione Milan ad agire sinergicamente per contrastare le conseguenze di questi fenomeni in diversi luoghi. È il caso di Catania, dove si è ricorso alla semplicità del gioco per andare incontro a giovani che hanno difficoltà nella costruzione del proprio futuro. Ce ne parlano Elisa Furnari, addetta alle relazioni esterne di Fondazione Èbbene, e Rocco Giorgianni, segretario generale di Fondazione Milan.
A dirlo è il sesto rapporto Caritas sulle politiche contro la povertà. Mentre i gruppi marginalizzati risultano i più tutelati dall’intervento restano esclusi i “nuovi poveri”, ovvero persone le cui condizioni sono nettamente peggiorate a seguito della pandemia.