Pillole
Primo Welfare

Riprogettare il welfare locale, tra innovazione sociale e reti multiattore

In un articolo per la rivista “International Review of Public Policy” Franca Maino e Valeria De Tommaso approfondiscono l'argomento raccontando il caso del Comune di Parma durante la pandemia di Covid-19.

Nel  nuovo numero della rivista scientifica “International Review of Public Policy”, dedicato al tema “Local and Regional Government Roles in Responding to Covid-19”, è stato pubblicato l’articolo “Redesigning Local Welfare between Social Innovation and Multi-stakeholder Governance: The Case of the Municipality of Parma in Pandemic Times”, scritto dalla nostra Direttrice scientifica Franca Maino e dalla ricercatrice Valeria De Tommaso.

L’articolo illustra i processi e gli strumenti attuati dagli attori pubblici e privati del welfare locale per promuovere il cambiamento delle politiche sociali attraverso metodi innovativi e collaborativi. Il caso di studio è il Comune di Parma nel periodo tra il 2019 e il 2021; questo Comune riveste un ruolo privilegiato nell’analisi dell’innovazione sociale del welfare locale in virtù del suo coinvolgimento nel Welfare Innovation Local Lab-WILL (in cui anche il nostro Laboratorio di ricerca è coinvolto). Nell’alveo delle politiche sociali, la ricerca ha preso in esame quelle rivolte a lavoratori e lavoratrici poveri e alle persone anziane fragili.

La consapevolezza dei (crescenti) nuovi rischi e bisogni sociali ha spinto gli attori pubblici e privati a ricalibrare le politiche, gli strumenti e le risorse verso target sociali “non tradizionali” (anziani fragili e working poor). Per far fronte alla fragilità psicofisica e relazionale degli anziani, il Comune di Parma ha introdotto misure innovative in supporto alla mobilità e al coinvolgimento attivo degli anziani all’interno e all’esterno delle loro abitazioni. Inoltre, in riferimento alla povertà lavorativa, il Comune ha introdotto misure compensative ed integrative al Reddito di Cittadinanza (oggi sostituito dall’Assegno di Inclusione) volte a sostenere il reddito dei/lle lavoratrici e a facilitare il loro reinserimento nel mercato del lavoro.

Dalla ricerca è emerso che:

  • la pandemia ha rafforzato la sinergia tra gli attori pubblici e privati (un aspetto su cui si era interrogato anche il Quinto Rapporto sul secondo welfare). Le partnership pubblico-private, presenti nel territorio sin da prima della pandemia, hanno beneficiato dell’effetto spill-over innescato dalla crisi emergenziale: questo ha generato un processo di path reinforcement, anche osservabile nel crescente numero di iniziative nell’ambito del welfare di prossimità;
  • gli attori pubblici hanno consolidato la loro capacità di governare i processi di innovazione, favorendo così la cooperazione con gli enti del Terzo Settore. Lo scambio virtuoso tra decisori locali, funzionari amministrativi ed enti del Terzo Settore ha agevolato l’avvio di iniziative sociali orientate alla capacitazione dei cittadini, valorizzando logiche di sostenibilità economico-finanziaria, resilienza sociale e community building.

La rivista propone altri articoli che trattano delle politiche pubbliche locali messe in atto per far fronte alla crisi pandemica. Tutti i contributi sono in open access e scaricabili liberamente.

 

Consulta la rivista

Foto di copertina: Jason Goodman, Unsplash.com