5 ' di lettura
Salva pagina in PDF

Come è successo per la scienza, anche la scuola – nella accezione più ampia del termine – è stata riportata al centro della società e del dibattito pubblico dall’emergenza sanitaria. In queste circostanze drammatiche e senza precedenti di emergenza e distanziamento spaziale, il sistema educativo così come il mondo della formazione continua hanno dimostrato una straordinaria capacità di reazione, sviluppando con intelligenza adattiva soluzioni per supplire alla didattica in presenza con modalità da remoto facendo ampio ricorso alle reti di comunicazione e piattaforme tecnologiche. Oggi più che mai ci si rende conto di quanto l’investimento in istruzione e in formazione costituisca un asset fondamentale per l’individuo, uno strumento chiave per maturare una piena cittadinanza sociale ed economica. Ed è proprio attraverso questo valore che il sistema educativo e formativo diventa pilastro fondante della società, delle imprese, del Paese.

In uno scenario socio-economico sempre più ‘liquido’ – fatto di nuovi paradigmi del produrre e del lavorare, nuove professioni ad alta intensità di conoscenza, nuove competenze tecnologiche, evoluzione di prodotti e servizi in chiave digitale – il capitale umano rappresenta un valore competitivo riconosciuto: investire in esso assume, dal punto di vista del mondo produttivo, una rilevanza analoga agli investimenti di politica industriale.

In questo contesto, la trasformazione delle fabbriche e delle imprese, con l’introduzione delle nuove tecnologie digitali nel quadro di nuovi modelli organizzativi e di business, ha importanti implicazioni sui ruoli e sulle competenze delle persone, che acquisiscono un ruolo chiave nel definire la strategia dell’impresa. La fabbrica del futuro deve mantenere sempre la persona al centro delle proprie azioni e decisioni, valorizzando l’intelligenza creativa e distintiva dell’attività umana, anche per attrarre e trattenere i giovani talenti. Fin dalla metà del secolo scorso, l’esperienza e il pensiero di Adriano Olivetti aveva fatto della centralità dell’uomo e del valore della conoscenza e della competenza un vero e proprio paradigma di crescita sociale ed economica. Lezione più che mai attuale e necessaria in quest’epoca caratterizzata da una progressiva e diffusa digitalizzazione delle produzioni e dei processi, con inevitabili impatti sulle risorse umane chiamate a realizzare trasformazioni e a trasformarsi esse stesse per attivare le potenzialità di tali innovazioni.

Il nuovo Libro Bianco di Assolombardia dedicato al futuro della formazione

Nasce non a caso in collaborazione con Confindustria Canavese e Fondazione Adriano Olivetti, il saggio “Il Futuro della Formazione”, l’ottavo dei Libri Bianchi che Assolombarda – l’Associazione degli industriali delle province di Milano, Lodi, Monza Brianza e Pavia, la più significativa per dimensione del sistema Confindustria – ha voluto dedicare ai grandi temi strategici della crescita delle imprese, delle persone e del territorio.

Il Futuro della Formazioneraccoglie le proposte che Assolombarda ha elaborato a partire da un impegno a tutto tondo sull’Education, fondato sul presupposto che l’impresa deve essere alleata della scuola e luogo di crescita del capitale umano alla stregua delle istituzioni formative. Un’alleanza che deve mirare alla formazione di quelle conoscenze fondamentali per condurre i processi di innovazione richiesti dalle aziende: senza la collaborazione tra sistema educativo e imprese la partita dello sviluppo è persa in partenza. Perché di fronte al cambiamento dell’economia, scuola e industria devono parlarsi per capire il “nuovo”, lavorare insieme su progetti adeguati ad affrontare l’evolversi dei processi produttivi e assicurare al sistema economico risorse umane in grado di stare al passo con l’innovazione tecnologica.

Assolombarda da molto tempo ha fatto suo questo approccio, trasformandolo in azioni e progetti concreti:

  • l’orientamento scolastico-professionale e l’Alternanza scuola-lavoro;
  • le pratiche di didattica collaborativa università-imprese;
  • il potenziamento del canale tecnico-professionalizzante dell’istruzione terziaria (gli Istituti Tecnici Superiori);
  • i progetti per valorizzare i dottorati di industriali;
  • gli interventi di formazione per chi è già inserito nel mondo del lavoro (la cosiddetta “formazione continua”) anche attraverso i canali di finanziamento offerti dai Fondi Interprofessionali (Fondimpresa e Fondirigenti).

Un approccio strategico e integrato per l’educazione che guarda al futuro

Forte di questa esperienza pluridecennale, l’analisi di Assolombarda condotta nel Libro Bianco “Il Futuro della Formazione” si fonda su un approccio strategico e integrato rispetto al sistema educativo.

Strategico, perché lo sviluppo del capitale umano è sempre più un percorso permanente lungo tutta la carriera lavorativa, che necessita di un’articolazione formativa differenziata e bilanciata nel corso della vita della persona. Integrato, perché fondato sul dialogo e la collaborazione tra istituzioni, mondo produttivo e società civile.

È questa una delle premesse su cui costruire lo sviluppo economico e sociale di un Paese moderno e competitivo.

In questa prospettiva, il Libro Bianco individua una serie di azioni e proposte di intervento funzionali a sviluppare un sistema di educazione, istruzione e formazione permanente, in grado di accompagnare le persone nella loro crescita, nel loro ingresso qualificato nel mondo del lavoro e nel mantenimento del loro valore professionale nel tempo grazie all’aggiornamento continuo.


Le proposte contenute nel Libro Bianco "Il Futuro della Formazione"

Le proposte illustrate all’interno della pubblicazione riguardano gli ambiti in cui è strutturata l’offerta formativa del nostro sistema educativo che caratterizzano il percorso formativo e professionale delle persone:

  1. l’orientamento degli studenti alla domanda del mercato del lavoro;
  2. il secondo ciclo di formazione che, in parte, risponde all’assolvimento dell’obbligo scolastico e del diritto-dovere di istruzione e formazione professionale;
  3. la formazione terziaria, funzionale a rilasciare titoli ricompresi tra il diploma ITS e il dottorato di ricerca (PhD);
  4. il lifelong learning, inteso come l’aggiornamento e sviluppo continuo delle competenze dei lavoratori occupati e degli imprenditori.

Quali sono le linee di azione in tema di education e capitale umano analizzate dagli industriali e da essi indicate come prioritarie nel loro Libro Bianco?

  • Riconoscimento delle imprese come partner formativi della scuola, aumentando il ricorso a percorsi educativi “duali” in tutti i segmenti del sistema educativo e potenziando gli strumenti dell’alternanza e dell’apprendistato;
  • Attribuzione di una rinnovata dignità e visibilità sociale al comparto tecnico e professionale dell’istruzione;
  • Maggiori investimenti e progetti di formazione pluri-livello sulle competenze digitali e le discipline STEM, anche come strumento di contrasto alla povertà tecnologica e al digital divide;
  • Incremento e capillarizzazione delle attività di orientamento scolastico e professionale, riconoscendo le imprese come partner orientativi e alleati della scuola per ridurre il mismatch di competenze e i fenomeni di abbandono e dispersione;
  • Maggiore ricorso a percorsi di re-skilling e di up-skilling per i lavoratori già inseriti nel mercato per combattere l’obsolescenza delle competenze lavoratori e la perdita di competitività delle imprese.

Aziende e formazione, un’alleanza concreta e strategica

Il Libro Bianco di Assolombarda – in ragione della ricchezza dell’analisi condotta e dell’articolazione delle proposte avanzate – si configura come il segno tangibile di come, nella discussione collettiva in materia di capitale umano, il mondo industriale e produttivo intende “dire la sua” e porsi come interlocutore accorto e autorevole dei decisori pubblici.

Infatti, l’individuazione delle professionalità che servono oggi e che serviranno domani al tessuto produttivo necessita di un ruolo attivo delle aziende e dei rispettivi sistemi di rappresentanza nella definizione dei profili e delle competenze emergenti, nella realizzazione dei percorsi funzionali al loro aggiornamento e sviluppo. Un impegno a cui le imprese devono sempre più dedicarsi e attrezzarsi in una logica di investimento per il proprio capitale e rispetto al quale è necessario prevedere misure di supporto strutturale.

In questo senso, il Libro Bianco di Assolombarda “Investire sul capitale umano” rappresenta un “contenitore” di idee che il mondo imprenditoriale offre a tutti coloro che, a vario titolo, si occupano di scuola e formazione – educatori, docenti, formatori, esperti di politiche educative, organi locali e centrali di governo del sistema educativo – per alimentare il dibattito pubblico e maturare indirizzi sul tema dell’Education e del suo futuro nella società, anche alla luce degli sconvolgimenti che l’hanno attraversata in questi ultimi mesi.