“Ma i fumetti su Secondo Welfare?“. È l’oggetto di una mail che Giulio Escalona ha mandato alla nostra redazione con una proposta insolita.
È così che Giulio, che segue Percorsi di secondo welfare da tanti anni, ci mette a disposizione questa sua capacità narrativa per raccontare da angolature inedite “fatti sociali” che meritano di essere raccontati.
La proposta è particolare e interessante, ma non facile da gestire. I temi che affrontiamo sul nostro portale sono frutto di ricerche, analisi e riflessioni. Inizialmente ci paiono poco adatti all’uso del fumetto. Però, riflettiamo poi, questo strumento se usato correttamente può rappresentare un elemento di valore. Ad esempio per aiutare a contestualizzarli meglio i nostri contenuti, a dar loro una cornice di senso, a farli comprendere meglio da chi li legge. Il fumetto, insomma, può essere un booster per rendere più chiari aspetti dei nostri approfondimenti che sono importanti, ma che magari sono rimasti un po’ “ai margini”.
È da questa premessa che nasce “Kafka nel bosco“.

Dopo aver letto gli approfondimenti relativi al progetto “Insieme per il Bosco“, Giulio Escalona scrive e disegna questo fumetto sul disastro dell’Icmesa del 1976.
Il progetto di partecipazione civica nato a Seveso ha trovato ampio spazio sul nostro sito grazie agli articoli di Emanuela Macelloni su genesi, sviluppi e pratiche che affrontano le conseguenze del disastro, custodendo la memoria e valorizzando il Bosco delle Querce, bene comune sorto in uno dei luoghi simboli della tragedia.
Del disastro in sè, però, ci siamo resi conto che non abbiamo mai parlato direttamente. Per ragioni diverse sarà capitato a tutti di sentirne parlare, ma forse non sempre è chiaro quale fu l’impatto di questo fatto prima sulle comunità della brianza, poi sull’opinione pubblica nazionale e, infine, sulle scelte dell’Europa in tema ambientale.
Un fatto, dunque, che è fondamentale raccontare per capire tanti aspetti che hanno cambiato molte cose nel nostro Paese e che sono state fondamentali per lo sviluppo del cosiddetto welfare ambientale. E che ovviamente è necessario conoscere per capire a pieno la portata di un’iniziativa civica come “Insieme per il Bosco”.
Intrecciando il linguaggio evocativo di Kafka con la drammatica realtà della nube di diossina sprigionatasi dall’Icmesa, l’autore racconta cosa accadde nel 1979, il dolore e le paure delle comunità colpite, la denuncia delle responsabilità politiche e industriali, ma anche l’omaggio a chi iniziò un percorso di memoria collettiva per affrontare le conseguenze irrisolte del disastro.
Uno prodotto che pubblichiamo con piacere e che speriamo possa essere l’inizio di una positiva collaborazione.