Enti locali

Il progetto sperimentale vuole favorire il rinnovamento dei sistemi di welfare locale interessa attualmente le città di Bergamo, Como, Mantova, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Padova, Rovigo, Verona e Novara, vede la partecipazione anche dei ricercatori del nostro Laboratorio
Dal 25 settembre è disponibile il secondo rapporto sulla rete inter-bibliotecaria CUBI, dal titolo "Lavorando al piano strategico di CUBI". Il documento contiene proposte per il periodo 2021-2025 e rappresenta una ulteriore occasione per proseguire l’esplorazione e la riflessione su come le biblioteche possono contribuire allo sviluppo del welfare socio-culturale.
Il 25 settembre sarà disponibile il secondo rapporto di ricerca su CUBI - il sistema interbibliotecario dell'area a est di Milano - in cui saranno presentate le proposte strategiche di sviluppo del progetto per i prossimi anni. Il documento, come ci spiegano Alessandro Agustoni, Marco Cau e Graziano Maino, rappresenta un'occasione di riflessione sul ruolo delle biblioteche nello sviluppo di politiche locali e sovra-locali per la promozione della coesione e dell'inclusione sociale e culturale.
Nelle ultime settimane, a causa dell'emergenza sanitaria, per molti si sono acutizzati i problemi economici. Così, allo scopo di fronteggiare i rischi legati all'aumento della povertà alimentare, sono stati stanziati circa 4,3 miliardi per l'erogazione di buoni spesa, che ogni Comune ha potuto scegliere autonomamente come distribuire. In questo articolo vi raccontiamo l'esperienza realizzata dal Comune di Tradate attraverso la piattaforma digitale "TradateWelfare".
Per rispondere alla crisi economica e sociale legata alla pandemia di Covid-19 e a tutte le sue conseguenze, alcuni Comuni italiani stanno costituendo dei fondi di mutuo soccorso allo scopo di raccogliere risorse - principalmente attraverso donazioni da parte di organizzazioni e privati cittadini - che saranno poi utilizzate per aiutare le persone in difficoltà. Al momento esperienze del genere sono state avviate a Milano, Bergamo, Reggio Emilia e Lucca. Ve ne parliamo in questo approfondimento.
Per affrontare la sfida sociale del Covid-19 e supportare i servizi sociali comunali, i 14 Ambiti distrettuali della Provincia di Bergamo hanno costituito altrettante realtà sovracomunali chiamate Unità Territoriali per l'Emergenza Sociale (UTES). Marcella Messina, Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci della Provincia di Bergamo, ci spiega la genesi e il funzionamento del progetto, finanziato con risorse pubbliche e private raccolte grazie alla Fondazione della Comunità Bergamasca.
L'Impresa Sociale Consorzio Girasole è un soggetto misto pubblico-privato che si occupa della gestione dei servizi socio-assistenziali e socio-educativi dei 26 Comuni dell’Ambito distrettuale di Lecco. La scelta di questa particolare forma di gestione rappresenta una strada per dare continuità e valorizzare un'esperienza decennale di co-progettazione tra enti pubblici e attori del Terzo Settore. Ne abbiamo parlato con l'Assessore alle politiche sociali del Comune di Lecco Riccardo Mariani.
Come ogni anno, l'Istat ha pubblicato i dati riguardanti la spesa sociale sostenuta dai Comuni del nostro Paese. Stando alle stime dell'Istituto Nazionale di Statistica, nel 2017 i Comuni hanno messo a disposizione 7,2 miliardi di euro: oltre l'80% della spesa è stata destinata a interventi per la famiglia, gli anziani e persone con disabilità. Ve ne parliamo in questo approfondimento.
In Provincia di Oristano è nato un accordo territoriale finalizzato a promuovere una maggiore integrazione tra le offerte del welfare pubblico e quelle del welfare aziendale e contrattuale. Il progetto, tra i primi di questo genere realizzato in una regione del Sud, prevede la creazione di una piattaforma accessibile dai cittadini e dai dipendenti delle imprese e la presenza di sportelli territoriali che forniranno informazioni e servizi di counselling.
"Welfare bene comune" è un'iniziativa promossa da alcuni Comuni del padovano insieme agli enti del Terzo Settore locale e CGMwelfare. L'obiettivo è implementare un portale digitale grazie al quale si potrà accedere facilmente alle varie prestazioni di welfare pubblico, territoriale e aziendale, formando al contempo figure professionali che affianchino i cittadini nella scelta degli interventi più adeguati ai propri bisogni.
Tiriolo è un piccolo paese della provincia di Catanzaro che conta circa 3.500 abitanti. Negli ultimi anni, a causa dell'invecchiamento dei residenti e delle difficoltà di accesso ad internet, molte delle attività commerciali locali sono state costrette a chiudere. Nel 2015 però, grazie a una scoperta archeologica e a una cooperativa di comunità, Tiriolo sta cercando di invertire il trend scommettendo sulle proprie risorse artistiche per dare impulso all'economia del territorio.
Il Comune di Milano ha pubblicato un avviso rivolto alle imprese del territorio per l'acquisizione di manifestazione di interesse per il coinvolgimento in un percorso di formazione digitale per i dipendenti genitori e in uno di valutazione delle policy aziendali di conciliazione vita-lavoro. L'avviso - che scadrà il prossimo 31 gennaio - è parte del progetto europeo "MASP - Master parenting in work and life".
Nell'Alto Milanese le parti sociali hanno dato vita ad un accordo territoriale volto a mettere in connessione l'offerta dei servizi pubblici e la domanda di prestazioni di welfare aziendale. In particolare, sono stati creati dei "pacchetti" di servizi offerti dalle società pubbliche locali a cui i dipendenti delle imprese possono accedere attraverso il loro "conto welfare". Un'interessante esempio di sviluppo del cosiddetto welfare aziendale territoriale.
La cultura può essere un driver di sviluppo capace di garantire maggiore benessere, autonomia ed equità ai cittadini. E in questo senso le biblioteche possono diventare veri e propri luoghi di rafforzamento delle comunità dove costruire nuove forme di 'welfare socio-culturale'. È su questo tema che si è focalizzata l'ultima inchiesta curata dal nostro Laboratorio per Corriere Buone Notizie.
Le biblioteche possono ancora rivestire un ruolo decisivo nell'ambito delle politiche culturali (e sociali) dei territori, ma è necessaria una forte volontà di innovazione accompagnata da strumenti e processi adeguati. Su Corriere Buone Notizie, nell'ambito dell'ultima inchiesta curata dal nostro Laboratorio, Alessandro Agustoni riflette di questo tema raccontando l'esperienza del sistema interbibliotecario CUBI.
Lo scorso 15 ottobre è stato presentato "Tradate Welfare", progetto che intende integrare i servizi di welfare comunali, quelli territoriali e quelli sviluppati in ottica di welfare aziendale. L'iniziativa, in particolare, prevede l'implementazione di un portale digitale che consenta di accedere facilmente alle varie prestazioni di natura sociale, anche grazie a figure professionali che affiancheranno i cittadini nella scelta degli interventi più adeguati ai loro bisogni.