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Fondazione Banco Alimentare Onlus Costa Crociere hanno presentato il progetto che, per la prima volta a livello mondiale, consentirà il recupero e il riutilizzo a fini sociali delle eccedenze alimentari prodotte a bordo delle navi da crociera. L’iniziativa è partita ufficialmente il 22 luglio su Costa Diadema, ammiraglia della compagnia italiana, durante lo scalo di Savona ed ha permesso la raccolta a bordo del cibo preparato ma non servito nei ristoranti della nave. 

Costa Diadema è impegnata per tutto l’anno in crociere di una settimana nel Mediterraneo che fanno scalo a Savona tutti i sabati. L’accordo prevede che ogni venerdì precedente l’arrivo della nave a Savona, dopo la fine della cena, vengano raccolti tutti i piatti preparati nei ristoranti e mai serviti agli ospiti, i così detti “ready to eat”. I pasti saranno riposti in appositi contenitori di alluminio, che verranno sigillati e etichettati per garantirne la tracciabilità, e poi conservati nelle celle frigorifere di bordo. Il mattino seguente, dopo l’attracco in porto della nave, i contenitori saranno consegnati ai volontari del Banco Alimentare, che li porteranno a Varazze presso la Fondazione L’Ancora, che fornisce aiuto alimentare ad oltre 280 persone in difficoltà, tra cui rifugiati, e che gestisce una casa alloggio in cui soggiornano 20 minori.

Il progetto di Costa Crociere e Fondazione Banco Alimentare Onlus, che si inserisce nel contesto di sostegno alla povertà ed esclusione sociale, è stato possibile anche grazie alla legge 166/2016 contro gli sprechi alimentari e farmaceutici la cosiddetta "Legge Gadda" – entrata in vigore il 14 settembre 2016. Il provvedimento ha riorganizzato il quadro normativo di riferimento che regola le donazioni degli alimenti invenduti, prevedendo misure di semplificazione, armonizzazione e incentivazione che permettono di donare qualsiasi tipo di bene alimentare con più facilità e in maniera altrettanto controllata e sicura. 
 

Nel corso della presentazione svoltasi a bordo di Costa Diadema i rappresentanti di Banco Alimentare, di Costa Crociere, delle istituzioni pubbliche e del mondo non profit hanno spiegato le ragioni che hanno portato alla stipula di questo accordo e le sue prospettive. Dopo questa primo passo, infatti, la speranza è che l’inizitiva possa presto essere allargata ad altre navi ed altri porti, sia in Italia che negli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Andrea Giussani, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, ha spiegato come "dopo l’entrata in vigore della Legge Gadda abbiamo lavorato con Costa Crociere 8 mesi per strutturare un processo di gestione delle eccedenze alimentari che ci permettesse di recuperare cibo di altissimo valore qualitativo e nutrizionale. Ci riempie quindi di gioia sapere che questo cibo non verrà sprecato ma verrà consegnato ad una struttura che assiste minori, in un momento in cui anche Istat conferma che la povertà minorile è passata dal 3,9% del 2005 al 12,5% del 2016. Da oggi in poi le nostre energie si concentreranno nell’estendere questa best practice anche agli altri porti in Italia, sperando di trovare sempre la collaborazione di tutti gli attori, come è successo a Savona".
 
"Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa, che rappresenta una novità assoluta nel mondo delle crociere e che Costa ha fortemente voluto" ha detto Neil Palomba, Direttore Generale di Costa Crociere. "Partiamo con Savona e la nostra ammiraglia Costa Diadema, ma l’obiettivo comune è di coinvolgere sempre più navi e porti in Italia e nel Mediterraneo. Il lavoro di preparazione allo sbarco del cibo, in virtù della sua unicità, ha visto direttamente impegnate l’Agenzia delle Dogane e la Sanità Marittima nella messa a punto delle procedure di conferimento, e dimostra la capacità di fare sistema nel concretizzare le opportunità offerte dalla Legge 166/2016. Tutto ciò costituisce un punto di partenza per chi vorrà unirsi a noi nel settore marittimo".
 

Il Vice Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Andrea Olivero, ha affermato come l’iniziativa "dimostra che la legge contro gli sprechi alimentari sta dando i suoi frutti e l’azione del Governo è stata puntuale ed efficace e, soprattutto, ha innescato un cambiamento culturale sul tema della lotta allo spreco del cibo e alla povertà. Dobbiamo essere coscienti della responsabilità diffusa che c’è su questo tema e che coinvolge tutti, con pesi e modalità diversi: le istituzioni, i cittadini, i volontari e il mondo dell’impresa perché ognuno, per la propria parte, può contribuire ad un cambio di rotta". 

Felice dell’accordo è anche Fausto Romano, Direttore della Fondazione L’Ancora Onlus che accompagna le persone bisognose nell’attraversamento delle fasi più difficili della loro vita. "L’impatto sociale della Legge Gadda" ha detto Romano "è molto importante per le organizzazioni come la nostra. Per questo la Fondazione L’Ancora ha risposto con entusiasmo alla collaborazione con Costa Crociere e Banco Alimentare nel dar vita al progetto di raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari, che ci consentirà di ricevere cibo vario e di ottima qualità. Infine, ma non da ultimo, dal punto di vista educativo il tema del contenimento dello spreco e del cibo come dono rappresenta uno strumento importante di dialogo e di crescita con i ragazzi”.

All’evento di lancio dell’iniziativa era presente anche l’onorevole Maria Chiara Gadda, promotrice della 166/2016, che ha sottolineato come la partnership nata tra Costa e Banco Alimentare dimostri come "la politica serve: il Parlamento ha saputo mettere a sistema bisogni e buone pratiche. Oggi, con questo progetto ambizioso, si dà un importante messaggio: recuperare le eccedenze anche nelle situazioni più complesse non solo non è un’utopia, ma è possibile se ciascuno decide di assumersi la propria parte di responsabilità".