5 ' di lettura
Salva pagina in PDF

Anche a Roma è partita la sperimentazione della Nuova Carta Acquisti (NCA). A fine aprile è stata pubblicata la graduatoria definitiva relativa ai beneficiari della misura e, nel mese di maggio, Poste Italiane ha erogato le prime carte. Attualmente, l’amministrazione è impegnata nella somministrazione dei questionari di valutazione (previsti dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 10 gennaio 2013) rivolti ai beneficiari della misura. A breve, partiranno anche i progetti personalizzati predisposti dai Servizi Sociali municipali competenti per il territorio. La sperimentazione prende il via al termine di un lungo e complesso lavoro che ha visto l’amministrazione di Roma Capitale impegnata nella gestione delle 8.263 domande raccolte.


Le caratteristiche della misura

La sperimentazione della Nuova Carta Acquisti (NCA) è stata lanciata nel 2013 in dodici comuni con più di 250.000 abitanti (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona).

La NCA (di cui si parla anche nel Secondo rapporto sul secondo welfare in Italia) si basa su un mix di interventi attivi e passivi rivolti a famiglie con almeno un minore. In particolare, l’erogazione della carta prepagata è stata condizionata alla sottoscrizione, da parte del beneficiario, di un progetto personalizzato di inclusione sociale di competenza dei comuni. In linea con quanto previsto dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 10 gennaio 2013, la parte attiva dell’intervento ha riguardato una quota (selezionata casualmente dal Ministero) pari ad almeno la metà e non oltre i due terzi del totale dei beneficiari.

Secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale (articolo 9), la sperimentazione è oggetto di valutazione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. In particolare, il decreto ha previsto la somministrazione di un questionario all’avvio e uno al termine della sperimentazione.


La raccolta delle domande

A seguito della pubblicazione di un Avviso Pubblico aperto a tutta la cittadinanza (dicembre 2013), le domande sono state raccolte nel periodo compreso fra il 20 gennaio e il 28 febbraio 2014. Roma Capitale ha lavorato a stretto contatto con i territori per favorire la massima diffusione dell’Avviso Pubblico con il preciso obiettivo di intercettare un nuovo target di utenza e di non indirizzare la misura solo a quei soggetti già in carico ai servizi sociali. Gli utenti hanno avuto la possibilità di presentare la domanda on-line (tramite il sito di Roma Capitale), di rivolgersi al “Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute” o agli sportelli dedicati alla NCA e istituiti in ciascuno dei quindici municipi in cui si articola il territorio. La gestione di questi sportelli è stata affidata a un organismo esterno che ha messo a disposizione almeno un operatore per ciascuno di essi.

In ragione della complessità della modulistica prevista dal Decreto Ministeriale, molte domande sono pervenute incomplete. Questo è emerso soprattutto nel caso delle domande presentate da cittadini stranieri. Per le domande presentate a mano, gli operatori hanno potuto supportare i cittadini nella correzione e/o nell’integrazione delle informazioni errate o mancanti. Per le domande presentate on line, si è provveduto a contattare via mail gli utenti invitandoli, ove necessario, a completare la documentazione entro un tempo congruo.

Tutte le domande raccolte presso gli sportelli municipali sono state successivamente inviate al Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute per essere registrate su supporto informatico predisposto a tal scopo dall’amministrazione di Roma Capitale e perfettamente compatibile con il sistema informatico dell’INPS.

A seguito del lungo e complesso lavoro di verifica del possesso dei requisiti previsti dal Decreto e della veridicità delle dichiarazioni rese in domanda, le domande idonee sono state 2.763, quelle non idonee 4.962, quelle sospese (ovvero presentate da nuclei per i quali non è stato possibile accertare la veridicità delle dichiarazioni rese) 292. Infine, 247 le domande escluse preliminarmente perché pervenute fuori termine, o compilate utilizzando una modulistica non valida, o trasmesse con modalità non previste, o prive delle dichiarazioni e/o di uno dei requisiti necessari ad accedere al beneficio (tabella 1).

Tabella 1. Le domande raccolte e la loro valutazione

Fonte: www.comune.roma.it

 

Le ragioni del ritardo

A Roma la sperimentazione ha preso il via alcuni mesi dopo rispetto agli altri comuni. Roma Capitale ha richiesto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il differimento dei tempi di pubblicazione dell’Avviso Pubblico al fine di evitare ogni sovrapposizione con le elezioni amministrative svoltesi fra la fine di maggio e l’inizio giugno del 2013. Pertanto, mentre gli altri comuni hanno avviato la sperimentazione nell’estate 2013, Roma ha pubblicato l’Avviso Pubblico nel mese di dicembre 2013. Inoltre, l’insediamento di un nuovo Assessore e l’avvicendamento della dirigenza hanno in parte contribuito al rallentamento nell’avvio della misura. Tuttavia, il principale elemento di criticità che spiega il ritardo di Roma Capitale riguarda le difficoltà connesse alla gestione dell’elevato numero di domande raccolte e alla necessità di effettuare controlli capillari su di esse.


La somministrazione dei questionari

Come detto, l’amministrazione è attualmente impegnata nella somministrazione, a tutti i nuclei beneficiari, dei questionari in entrata previsti dal Decreto Ministeriale. Anche in questa fase stanno emergendo delle difficoltà legate alla complessità dello strumento predisposto. Infatti, affinché gli utenti comprendano appieno i contenuti del questionario, è necessario che degli operatori opportunamente formati li affianchino nella compilazione.


I progetti personalizzati

Per la realizzazione dei progetti personalizzati l’amministrazione di Roma Capitale ha organizzato, preliminarmente, una serie di incontri con i Municipi. Questi incontri hanno evidenziato delle criticità dovute all’impatto che la presa in carico di nuovi utenti avrà sui servizi. I territori saranno allora supportati dalla “Fondazione Roma Solidale Onlus” di cui Roma Capitale è socio fondatore promotore e, attualmente, unico socio. Funzione principale degli operatori esterni, qualificati, sarà quella di sostenere e rafforzare le capacità degli assistenti sociali territoriali nella redazione dei progetti personalizzati.

In generale, per i progetti personalizzati, Roma Capitale si è posta l’obiettivo di creare delle opportunità a partire dalla valorizzazione delle risorse presenti nei territori. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso la costruzione di reti che saranno un punto di riferimento per i servizi. Le opportunità (ad esempio ricreative, formative o di attivazione) che emergeranno dai territori, dovrebbero poi confluire nei singoli progetti di competenza dei servizi sociali. In sostanza, l’Amministrazione di Roma Capitale auspica che la sperimentazione sia l’occasione per promuovere un cambiamento delle modalità di intervento e per rinnovare i servizi.


I punti di forza della sperimentazione

I principali punti di forza della sperimentazione si legano in primo luogo al fatto che la NCA ha permesso di individuare un nuovo target di utenza e di raggiungere quindi persone in condizione di bisogno, ma in precedenza sconosciute ai servizi sociali. In secondo luogo, la NCA costituirà l’occasione per sperimentare un cambiamento delle modalità di intervento. In particolare, la carta permetterà di consolidare una modalità operativa basata sull’attivazione e sulla presa in carico dell’utente.


Il presente articolo è stato scritto grazie alle informazioni raccolte nel corso di una lunga intervista realizzata il 19 aprile 2016 con Bruna Scognamiglio (Funzionario Amministrativo) e Valentina Milana (Funzionario Assistente Sociale), Referenti Carta Acquisti Sperimentale.