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In questa lezione di “Pillole di Conciliazione” del progetto WorkLife Community, la dottoressa Chiara Agostini di Percorsi di secondo welfare affronta il ruolo che le piattaforme possono avere nello sviluppo della conciliazione, concentrandosi in particolare sui servizi dedicati a bambini e anziani. La lezione è divisa in due video pillole disponibili sul canale YouTube di Secondo Welfare.

Quali logiche di innovazione sociale servono alle piattaforme?

Nella prima pillola, Agostini riflette sul fatto che le piattaforme (fisiche e digitali) per la conciliazione dovrebbero promuovere tre logiche di innovazione sociale: 1) di sistema, cioè che interpretino il territorio come eco-sistema in cui attori pubblici e privati lavorano in rete; 2) dell’empowerment, ovvero per l’emancipazione degli individui; 3) del community building, cioè per favorire la coesione sociale tra i soggetti di una comunità.

Come può l’innovazione sociale trasformare i servizi per l’infanzia e per gli anziani?

Nella seconda pillola, la ricercatrice di Secondo Welfare approfondisce come l’innovazione sociale possa portare all’attivazione delle comunità locali. Essa, spiega Agostini, può essere uno strumento fondamentale nel contrasto alla povertà educativa tramite servizi educativi per la fascia 0-6 anni. Ma anche nell’attivazione di servizi che favoriscano un invecchiamento attivo della popolazione anziana, volti a mantenere l’autonomia attraverso l’attivazione degli anziani anche al di fuori del mercato del lavoro in pratiche comunitarie che possono avere ricadute positive sulle opportunità di conciliazione delle famiglie; come ad esempio nel caso dei “nonni di comunità”.

 

Pillole di Conciliazione è il ciclo di lezioni – asincrone, disponibili sul web e accessibili a chiunque – del progetto WorkLife Community, percorso formativo dedicato alle Reti Territoriali di Conciliazione e alle Alleanze di Regione Lombardia, organizzato dall’Università degli Studi di Milano su incarico di PoliS Lombardia. Percorsi di secondo welfare partecipa a WLC mettendo a disposizione le sue competenze e la sua piattaforma per diffondere temi e contenuti del percorso formativo.

 

Foto di copertina: WorkLife Community