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Il tema dell’integrazione socio-sanitaria è particolarmente complesso e le sue applicazioni non sono sempre semplici. Al contempo sono però in aumento le progettualità locali che esplorano questo ambito attraverso l’implementazione di dinamiche innovative.

Sempre più spesso al centro di tali sperimentazioni ci sono le parole chiave “persona”, “salute” e “comunità”, che stanno ad indicare proposte volte al superamento di una logica prestazionale e settoriale per adottare uno sguardo multidisciplinare sui nuovi bisogni sociali 1. Lo dimostra il fatto che le comunità con crescente frequenza sono chiamate – e si sentono chiamate – in causa nella promozione di servizi e interventi preventivi e di promozione del benessere.

È proprio a partire da queste premesse che lo scorso anno nel Biellese ha preso avvio il progetto Tessere la Salute. Si tratta di un’iniziativa che vede direttamente coinvolto Secondo Welfare e che ci pare utile segnalare per approfondire le questioni accennate poco sopra. Anche per offrire ad altre realtà impegnate sulle stesse sfide un caso interessante da cui poter prendere spunto.

Nascita e obiettivi di Tessere la Salute

Il progetto è stato elaborato da un gruppo di volontari biellesi costituitosi in un Comitato Promotore ed è sostenuto grazie all’integrazione con il Progetto “Angeli Tessitori” gestito dalla Cooperativa Maria Cecilia e finanziato dalla Fondazione Zegna. A partire dall’assunto “la salute come  bene comune”, Tessere la Salute propone la sperimentazione di un modello di integrazione sociosanitaria i cui obiettivi sono:

  • favorire l’accesso e la presa in carico delle persone fragili o vulnerabili attraverso servizi di prossimità;
  • evitare separazioni tra sanitario e sociale, tra ospedale e territorio;
  • sostenere percorsi di prevenzione mirati al contesto socioculturale del territorio di riferimento.

Nello specifico, il progetto propone di sperimentare in alcune aree della provincia di Biella – nello specifico i Comuni di Ronco Biellese, Occhieppo Inferiore e Valdilana – la realizzazione di nuove strutture, denominate PReSS (Punto di Rete Socio-Sanitaria), volte ad accogliere i bisogni della popolazione residente in modo da promuovere la connessione tra le istanze dei cittadini e le numerose istituzioni e servizi presenti sul territorio in un’ottica di sostegno integrato. I PReSS designati come luoghi di collegamento funzionale tra le parti prevedono la presenza di figure professionali in grado di “tessere”, appunto, tutte le sinergie e connessioni locali necessarie per favorire il benessere della collettività.

La sperimentazione, avviata nell’autunno 2023, ha visto in questi primi mesi la costruzione di una mappatura con l’obiettivo di svolgere una ricognizione delle risorse territoriali e iniziare a creare connessioni con le istituzioni (in primis le Asl e i consorzi socioassistenziali) e le associazioni di volontariato dei tre Comuni coinvolti. Allo stesso tempo sono state realizzate diverse attività (eventi di formazione sulla prevenzione; un corso di formazione per formazione per volontari; un evento sul fine-vita in collaborazione con l’associazione LILT; messa in rete delle iniziative di digitalizzazione; ecc.) al fine, da un lato, di presentare e promuovere il progetto, dall’altro lato, di raccogliere i bisogni della popolazione residente.

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La conclusione della fase di capacity building

I promotori di Tessere La Salute hanno voluto coinvolgere Percorsi di secondo welfare nella propria progettualità. L’intento è quello di farsi aiutare a monitorare e valutare i risultati raggiunti dal modello proposto, ma anche di avere qualcuno che possa accompagnare e affiancare il Comitato Promotore nelle diverse fasi di lavoro per tutta la durata della sperimentazione.

Il 31 gennaio 2024 si è conclusa la prima attività proposta da Secondo Welfare in tal senso, ossia la realizzazione di un percorso di capacity building. Questa ha riguardato la messa a punto di una serie di strumenti utili alla realizzazione di interventi innovativi sia sul lato del prodotto – ossia rispetto alla risposta sociale e alle strategie di lavoro per raggiungere un risultato condiviso, sostenibile e replicabile – sia sul lato del processo – cioè rispetto al tema della rete collaborativa tra soggetti di natura giuridica diversa.

Nello specifico, questa attività – che ho avuto il piacere di coordinare –  si è articolata in due momenti formativi – sui temi dell’amministrazione condivisa nell’ambito del welfare locale e sull’implementazione di servizi e interventi sociali innovativi mediante la costruzione di reti territoriali  – e un incontro, tenutosi a Palazzo Gromo Losa di Biella, in cui i promotori e gli altri stakeholder coinvolti hanno avuto confrontarsi sulle modalità operative del progetto e illustrare le prossime fasi di progettazione. Nello specifico, a questa prima fase di lavoro hanno partecipato: amministratori locali, operatori sociali e sanitari, rappresentanti di cooperative e di fondazioni, volontari di associazioni, singoli cittadini, nonché tutti i soggetti territoriali potenzialmente coinvolgibili nella sperimentazione.

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I prossimi passi di Tessere la Salute

In queste settimane si stanno impostando le successive fasi di lavoro che saranno coordinate da Secondo Welfare, ossia:

  1. l’avvio di un percorso di coprogrammazione con i soggetti del territorio, al fine sia di consolidare la rete di cura a locale, sia di fornire gli strumenti di lavoro necessari rispetto all’implementazione della azioni progettuali;
  2. la predisposizione del lavoro di monitoraggio dei risultati attesi e raggiunti, al fine di permettere di registrare e analizzare l’andamento del progetto in termini di processo e di prodotto.

Il percorso proposto dal Laboratorio Percorsi di secondo welfare è stato sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, a cui il Comitato Promotore ha riproposto una richiesta di finanziamento al fine di completare alcune delle prossime attività di accompagnamento sopra accennate. Recentemente il Progetto, con l’Associazione Emanuele Lomonaco Far Pensare e in collaborazione con l’Associazione APB Amici Parkinsoniani Biellesi, ha ottenuto ulteriori risorse dalla Regione Piemonte. Un evidente segnale dell’interesse per il tema, che in pochi mesi ha raccolto il sostegno di stakeholder territoriali, sia pubblici che del Terzo Settore.

Vi aggiorneremo presto come proseguirà questa iniziativa.

Sei interessato a un’attività di accompagnamento simile a quella che stiamo realizzando per Tessere la Salute? Contattaci!

Note

  1. Un tema al centro del volume “Platform Welfare
Foto di copertina: Generata con DALL·E di OpenAI su prompt di Secondo Welfare