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“Noi non ci voltiamo dall’altra parte”: l’appello per i diritti dei bambini nei contesti di guerra

Il Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, insieme a numerose realtà associative, sollecita attenzione e azioni concrete per garantire istruzione, crescita e protezione ai minori colpiti dai conflitti.

Nei giorni in cui scuole e servizi educativi tornano ad accogliere bambine, bambini e famiglie, il Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, associazione che offre occasioni di incontro e discussione tra persone impegnate nell’educazione dei più piccoli, ha lanciato l’appello Noi non ci voltiamo dall’altra parte.

Si tratta di un documento che richiama l’attenzione sulla condizione dei minori nei Paesi colpiti dalla guerra e invita a a non rimanere indifferenti di fronte alla terribile situazione in cui si trovano bambine e bambini, ragazze e ragazzi a Gaza, in Ucraina e di altri Paesi in guerra (648 milioni i bambini e le bambine che vivono in situazioni di guerra o conflitto!), dove non solo viene negato il diritto all’educazione e all’istruzione, ma anche quello alla vita.

L’appello sottolinea come in questa situazione drammatica non basta più ripetere “siamo umani”, ma occorre che ognuno, in base alle proprie capacità, si prenda la responsabilità di dire “basta” con azioni concrete. GNNI propone ad esempio di: affiggere striscioni con la frase “Noi siamo con le bambine e i bambini. STOP alla guerra!” fuori dalle scuole; creare occasioni di incontro nei contesti educativi; creare alleanze territoriali per dire basta alla guerra; promuovere la partecipazioni a manifestazioni e momenti di sensibilizzazione.

L’appello è già stato sottoscritto da numerose persone e realtà educative e sociali, tra cui l’Alleanza per l’infanzia, rete nazionale di organizzazioni che da anni lavora per promuovere i diritti dei bambini e delle bambine, a cui aderisce anche Percorsi di secondo welfare. È possibile aderire qui.

 

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Foto di copertina: Katie Rainbow, Unsplash.com