terzo settore

Una revisione sistematica della letteratura sul contributo del Terzo Settore nel contrasto alla povertà ci restituisce un contributo rilevante di innovazione e prossimità, in particolare grazie a volontarie e volontari. Dinamiche positive che però portano con sé anche alcuni rischi.
Grazie al supporto dell’Università di Firenze, il progetto Non Profit Digital Leaders misurerà l’impatto che le proprie attività formative avranno sulle organizzazioni partner. Un modo per verificare la validità dell’approccio e cercare di scalarlo a vantaggio di tutto il sistema non profit italiano.
Sviluppato nei Comuni piemontesi di Collegno, Grugliasco e Rivoli, questo progetto valorizza le risorse del territorio rafforzando reti di prossimità già esistenti, facilitando l’accesso ai servizi socio-sanitari e promuovendo forme di cura comunitaria. Un esempio di come coprogettazione e governance multilivello possano produrre impatti concreti sulla vita quotidiana promuovendo inclusione sociale e partecipazione.
Laddove mancano scuole, trasporti e opportunità culturali si generano circoli viziosi che ingigantiscono i divari tra persone e territori. Ma non si tratta di una condanna senza appello. In diverse zone del Paese la nascita di imprese di comunità sta permettendo di rispondere “dal basso” ai bisogni sociali apparentemente insormontabili.
Una guida dedicata alla ricerca nei contesti digitali descrive i vantaggi che un ricorso integrato a metodi quantitativi e qualitativi può offrire alle fondazioni che desiderano basare i propri interventi sui dati e sulle prospettive provenienti dalle comunità in cui operano.
Alla luce delle nuove indicazioni ministeriali del febbraio 2025, Maria Giovanna Salaris e Graziano Maino ci propongono un possibile aggiornamento sulla struttura modulare del Modello 231, articolata in parte generale e parte speciale, con criteri di divulgazione differenziati per destinatari interni ed esterni.