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#LavoroDignitoso

La promozione e la protezione del lavoro sono al centro del nostro Focus “Welfare e contrattazione”. Inoltre seguiamo regolarmente gli sviluppi del mondo del lavoro nelle aziende e nel Terzo Settore. Approfondisci il Goal 8 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Si tratta di strumenti regolati dalla stessa normativa fiscale del welfare aziendale, sicuramente molto presenti nella vita di lavoratori e lavoratrici, per cui rappresentano un'importante forma di integrazione del salario.
Lo pensano Anton Hemerijck e Manos Matsaganis, che hanno appena pubblicato un volume sul tema. Secondo i docenti, il Welfare State in Ue è uscito rafforzato dalle crisi degli ultimi anni. Ma in molti Paesi - tra cui l’Italia - il nodo del finanziamento degli interventi resta cruciale.
Dopo i picchi della pandemia lo smart working continua a essere molto diffuso in Italia, non solo tra le grandi aziende ma anche nelle PMI. La milanese Way2global, per esempio, ha implementato una formula di smart working "integrale" che apre a diverse forme di flessibilità.
Sebbene diversi indicatori mostrino come in città l'occupazione femminile sia ampiamente migliore rispetto alla media italiana, andare oltre i numeri permette di comprendere la complessa relazione tra quantità e qualità dell’occupazione e gli svantaggi che si "cumulano" sulle donne.
È il tema dell’ultimo numero della collana “Quaderni del Salone” promosso da Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale. Tra i contributi, segnaliamo quello di Franca Maino, Direttrice Scientifica di Percorsi di secondo welfare e professoressa dell’Università degli Studi di Milano.
Sul Corriere della Sera è uscito un articolo, realizzato col supporto di Secondo Welfare, in cui Paola D'Amico fa il punto su come il nostro Paese stia affrontando il tema del benessere psicologico tra i più giovani.
Per contrastare disoccupazione, povertà e disuguaglianze non si può fare a meno di ammortizzatori sociali e misure di sostegno del reddito. Ma da soli non creano lavoro. In Europa e in Italia sono in corso interessanti sperimentazioni in questo ambito.
I diffusi stereotipi sulle professioni del sociale spesso creano confusione nella scelta del percorso di studio e di lavoro. Per questo l’Università di Torino ha avviato un progetto per innovare l’orientamento e la formazione delle professioni socio-psico-pedagogiche.