Nell’anno in corso, 501.922 persone residenti in Italia si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria e hanno dovuto chiedere aiuto a una delle 2.034 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure che, altrimenti, non avrebbero potuto permettersi. A dirlo è il 12° Rapporto Donare per curare – Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci realizzato da OPSan – Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, organo di ricerca di Banco Farmaceutico, i cui dati sono stati presentati il 2 dicembre 2025 in un convegno organizzato insieme ad AIFA.
Dal documento emerge come, rispetto alle 463.176 del 2024, le persone in povertà sanitaria sia aumentato dell’8,4%. Nel complesso si tratta prevalentemente di uomini (pari al 51,6% del campione) e persone in età adulta (18-64 anni, pari al 58%) ma è da notare la quota di minori (29%, pari a 145.557), e di anziani (21,8%, 109.419). Considerando le condizioni di salute, i malati acuti (56%) superano i malati cronici (44%).
Il Rapporto propone un affondo anche sulla spesa farmaceutica complessiva delle famiglie nel 2024, pari a 23,81 miliardi di euro (0,7% in più rispetto all’anno precedente, pari a 171 milioni di euro). Di questi, tuttavia, solo il 57,3% è a carico del SSN, un dato comunque in crescita rispetto al 2023 (era 56%). Complessivamente sono quindi 10,16 miliardi di euro pagati interamente dalle famiglie, che devono quindi pagare interamente il costo dei farmaci da banco a cui si aggiunge (salvo esenzioni) il costo dei ticket. Nonostante tra il 2024 e il 2023 si registri un calo di questa tipologia di spesa (-4,6%), è utile ricordare che dal 2018 sia cresciuta di 1,78 miliardi di euro (+21,26%).
Anche a causa di questa situazione, nel 2024 quasi 1 persona su 10 (9,9%) ha rinunciato a visite o esami specialistici nei 12 mesi precedenti. Il 6,8% della popolazione ha rinunciato, prevalentemente, per le lunghe liste d’attesa, mentre il 5,3% (pari a 3,1 milioni di persone) per ragioni economiche (dato in crescita dell’1,1% rispetto al 2023).
Come ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico ETS, “i dati sulla povertà sanitaria ci restituiscono, anche quest’anno, un quadro preoccupante per migliaia di famiglie. Banco Farmaceutico aiuta a curarsi chi non può permetterselo, praticando, grazie al sostegno e insieme a migliaia di volontari, farmacisti, aziende e cittadini, la gratuità. Ma una cura costituita da un’autentica attenzione alle esigenze e alla dignità di chi si trova in condizioni di povertà, non può limitarsi alla pur necessaria risposta immediata al bisogno: deve comprenderlo in fondo, anche attraverso un lavoro di approfondimento culturale e scientifico. Perché più profonda è la conoscenza, più efficaci saranno le risposte“.