Rassegna Stampa
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Demografia senza numeri. Il caso della Russia

Rosstat, il Servizio Statistico Federale della Federazione Russa, ha smesso di pubblicare molti indicatori demografici del Paese. Neodemos pubblica un'intervista del media dissidente russo Medusa a un esperto che spiega le conseguenze di questa scelta controversa.

Il sito russo di analisi Meduza, messo al bando dal regime e rifugiato all’estero, ha dato risalto alla soppressione, da parte delle autorità, della pubblicazione di dati di grande importanza per comprendere le vicende demografiche del Paese.

Il sito spiega che tra maggio e luglio 2025 Rosstat, il Servizio Statistico Federale della Federazione Russa, ha gradualmente interrotto la pubblicazione di quasi tutti i più importanti indicatori demografici del Paese. Inizialmente, i dati operativi su nascite, decessi, matrimoni e divorzi per regione sono stati occultati. E alla fine di giugno, è stato annunciato che Rosstat, per la prima volta, si era rifiutato di fornire i dati definitivi sulla mortalità per il 2024.

“Informazioni simili per il 2022 e il 2023 hanno permesso allo statistico Dmitry Kobak e ai suoi coautori di calcolare l’eccesso di mortalità correlato alla guerra e di confermare in modo indipendente i calcoli dei giornalisti. Ora, tali calcoli saranno impossibili, così come molti altri studi basati su statistiche ufficiali”, scrive ancora Meduza.

Per spiegare cosa comporta questa situazione – che, per quanto su temi diversi, ricorda alcune delle decisioni prese negli USA dall’amministrazione del presidente Donald Trump – Neodemos ha pubblicato in italiano una lunga intervista che, sotto condizione di stretto anonimato, un esperto ha concesso alla testata russa e al gruppo di giornalisti indipendenti “Bereg”.

 

Demografia senza numeri. Il caso della Russia  (prima parte e seconda parte)
Neodemos, 25 novembre 2025