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 “Sono 360.000 i nuclei familiari, composti da oltre 820.000 persone, che, oltre al pagamento dell’ultima mensilità dell’Assegno di inclusione (ADI) sulla carta elettronica, hanno ricevuto il messaggio dall’Inps: «Hai percepito le 18 mensilità di ADI. Per riprendere a ricevere la prestazione, potrai presentare una nuova domanda dal prossimo mese»”.

Inizia così l’articolo del Sole 24 Ore che spiega quale è la situazione che stanno vivendo molti percettori dell’ADI, l’Assegno di inclusione, la misura che insieme al Supporto per la  Formazione al Lavoro dal 2024 ha sostituito il Reddito di Cittadinanza.

“Per queste famiglie che hanno ricevuto l’Assegno di inclusione dall’avvio, ovvero da gennaio 2024 e che secondo la legge istitutiva dovrebbero avere una sospensione di un mese al termine dei 18 mesi di fruizione, prima di chiedere il rinnovo per ulteriori 12 mesi, c’è una novità in arrivo: a questa platea sarà riconosciuto un contributo straordinario per evitare che restino un mese senza il sussidio economico, trovandosi in condizioni di grave difficoltà economica”, spiega Giorgio Pogliotti in un articolo del primo luglio.

La misura è stata concordata tra la Presidenza del Consiglio e la ministra del Lavoro, Marina Calderone ed è stata presentata durante il Consiglio dei Ministri del 30 giugno.

“Questo provvedimento, insieme alle semplificazioni procedurali concordate tra Ministero e INPS per agevolare i rinnovi mira a rafforzare l’impegno del Governo a sostegno delle categorie fragili”, ha dichiarato Calderone.

Come spiega sempre Il Sole 24 Ore in un altro pezzo dedicato al tema, il contributo straordinario per dare continuità al sostegno economico per i beneficiari dell’Assegno di inclusione che hanno avuto l’ultimo pagamento sulla carta elettronica a fine giugno, avrà un importo massimo di 500 euro e sarà inserito con un emendamento al Decreto Legge Fiscale. Complessivamente, il Governo ha messo a disposizione 234 milioni di euro a copertura della spesa.

Inoltre, il quotidiano economico spiega che, per semplificare il processo di rinnovo, i nuclei familiari che rispetto all’invio della domanda originale di accesso ad ADI non hanno subito variazioni nella loro composizione non dovranno iscriversi nuovamente al portale Siisl (Sistema Informativo per l’inclusione Sociale e Lavorativa), né sottoscrivere un nuovo Patto di attivazione (Pad). Il modello di domanda, rimasto invariato, potrà essere presentato da qualsiasi componente maggiorenne del nucleo.

“Nell’eventualità, invece, che vi siano stati dei cambiamenti nella composizione del nucleo familiare, dopo la presentazione della domanda, dovrà essere seguita la procedura ordinaria di iscrizione alla piattaforma Siisl e di sottoscrizione del Pad per il nucleo familiare”, continua l’articolo di Pogliotti.

L’Assegno di inclusione è richiesto con modalità telematiche all’Inps, che lo riconosce, dopo aver verificato il possesso dei requisiti richiesti. La richiesta può essere presentata anche presso i patronati e i centri di assistenza fiscale convenzionati.

 

Foto di copertina: Presidenza del Consiglio dei Ministri