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In provincia di Cuneo il welfare aziendale è promosso dall’Azienda Sanitaria Locale. Si, non è un errore: il welfare nelle imprese nella “Granda” passa anche da questo canale pubblico. Grazie alla seconda edizione del progetto Talenti Latenti: una governance per la salute di comunità, finanziato dalla Fondazione CRC, tante organizzazioni della provincia cuneese stanno infatti lavorando per introdurre o arricchire le azioni di welfare aziendale grazie al sostegno della ASL, che aggiunge però anche una interessante dimensione collaborativa e territoriale. L’obiettivo  del progetto, a cui collabora anche il nostro Laboratorio, è promuovere un nuovo modello di welfare in grado di coinvolgere più soggetti del territorio attraverso la promozione di partnership e reti multi-attore.

La seconda edizione di Talenti Latenti

In questa seconda edizione1, oltre al capofila progettuale ASL CN2, fanno parte del partenariato i due Enti Gestori dei servizi della provincia cuneese – il Consorzio Socio-assistenziale Alba, Langhe e Roero e la Convenzione per la gestione associata dei servizi socioassistenziali ambito di Bra – e il Laboratorio Percorsi di secondo welfare. In particolare, Secondo Welfare si sta occupando di accompagnare i partner di progetto nella definizione di un percorso efficace per raggiungere al meglio gli obiettivi del progetto.

L’ASL ha poi messo in campo un folto gruppo di lavoro che vede coinvolte trasversalmente numerose strutture interne dell’azienda: dal Dipartimento di Prevenzione a quello di Psicologia, dal Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione al Medico Competente, dall’Ufficio Progetti al Gruppo di Comunicazione.

Nel corso dei mesi scorsi i partner progettuali hanno avviato un’interlocuzione con gli stakeholder del territorio allo scopo di creare un network territoriale sul welfare aziendale. In particolare, l’ASL CN2 ha realizzato e promosso una manifestazione di interesse a cui hanno aderito alcune tra le principali associazioni datoriali del territorio (come Confindustria Cuneo, CNA Cuneo, Confcooperative Cuneo, l’Associazione dei Commercianti di Alba, SOMS Mutua Piemonte, Confartigianato Cuneo, AIDP, ACLI Cuneo) e  tante imprese della provincia (Brovind, Alba Store, Coop. Alice, Sistemi Tre, Progetto Emmaus, Dimar, Rolfo, Stampatello, Sebaste, Mobility Square, Itaca). Si è voluta così creare una ampia rete di soggetti interessati ad avviare un percorso di progettazione partecipata, finalizzato a promuovere azioni e interventi riguardanti la salute e il benessere delle persone.

Il tavolo di lavoro con gli stakeholder del cuneese

Un passo cruciale di questo tavolo di lavoro si è svolto lo scorso 19 aprile. Presso l’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” si è infatti tenuta un’importante giornata di lavoro a porte chiuse organizzata dall’Ufficio Progetti della Struttura Progetti, Ricerca e Innovazione dell’ASL CN2.

La giornata si è articolata in due sessioni. Durante la prima, l’ASL ha illustrato le proprie iniziative e esperienze di welfare aziendale e benessere dedicate alla salute dei dipendenti. Sono state evidenziate iniziative come ABCibi – Cibo e Salute in Ospedale, dedicata all’alimentazione corretta, Stammi Bene – Contrasto alla sedentarietà, per uno stile di vita sano sul posto di lavoro, Attenti allo spreco, per ridurre gli sprechi alimentari. Sono state inoltre affrontate tematiche in tema di welfare, come la mobilità e il mobility management, il benessere organizzativo, la promozione della salute e il WHP, Workplace Health Promotion, cioè quell’approccio che vede il luogo di lavoro come ambiente privilegiato per intervenire con misure dedicate alla promozione della salute della persona (ne avevamo parlato qui e qui).

La seconda parte della giornata è stata invece dedicata alla progettazione di possibili azioni e interventi che le imprese potranno realizzare già nei prossimi mesi. Le organizzazioni si sono suddivise in gruppi allo scopo di iniziare a ragionare su progetti che riguardano vari temi del welfare aziendali: dalla mobilità alla conciliazione vita-lavoro, dalla cura dei figli all’assistenza ai familiari, dalla formazione alla promozione del benessere. La discussione ha avuto origine dai risultati di un questionario somministrato dal gruppo di Talenti Latenti all’inizio del 2024, dal quale sono emersi i bisogni di oltre 2.800 dipendenti delle imprese coinvolte.

I prossimi passi: verso un welfare aziendale di comunità

Alla conclusione dei lavori, le singole aziende hanno manifestato il loro impegno per avviare tali azioni nei prossimi mesi. Al momento le ipotesi di lavoro prevedono la promozione di alcuni percorsi di formazione e coinvolgimento di lavoratori e lavoratrici su vari temi: l’educazione finanziaria, la promozione di stili di vita sani e della salute, la genitorialità.

Inoltre, grazie al progetto, la prospettiva è quella di avviare alcune collaborazione con le cooperative sociali del territorio per realizzare dei servizi per i figli dei dipendenti (come dopo-scuola, centri estivi o il servizio compiti) e degli interventi per i familiari anziani (come un servizio per individuare e selezionare assistenti familiari o badanti).

Sono state poi avanzate alcune possibilità in materia di spostamenti tra le abitazioni e i luoghi di lavoro. Si tratta di un tema molto sentito, data la particolare morfologia del territorio cuneese, ricco di montagne e colline che rendono non sempre agevole la mobilità territoriale. In questa direzione si è ipotizzata l’utilizzo di app condivise dedicate alla mobilità sostenibile oppure la creazione di servizi di navetta territoriali.

In chiusura, il gruppo di lavoro si è lasciato con la promessa di formalizzare la rete di imprese alla chiusura delle attività progettuali di Talenti Latenti. In questo modo le organizzazioni potranno continuare a lavorare insieme sui temi del welfare e del benessere, in una prospettiva territoriale e comunitaria. Solo in questo modo sarà infatti possibile sistematizzare le azioni e le attività di welfare d’impresa sul territorio cuneese, coinvolgendo soprattutto le imprese più piccole che restano spesso escluse da questi strumenti strategici per la non semplice attuazione.

 

Note

  1. Che segue la prima edizione che si è svolta tra il 2016 e il 2019.
Foto di copertina: Progetto Talenti Latenti