Pillole
Terzo Settore

Il rapporto di Euricse sul ruolo del Terzo Settore tra sanità e assistenza

Una fotografia aggiornata del comparto in termini quantitativi e di comparazione tra le diverse regioni d’Italia ed altri Stati europei, con riferimento alla spesa ed all’offerta di servizi.
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Di fronte alla necessità di una medicina territoriale che ha bisogno, prima di tutto, di progetto e di visione, qual è il ruolo attivo del Terzo settore nei servizi sanitari e socio-assistenziali in Italia? È la domanda a cui cerca di rispondere il Rapporto di EuricseTra sanità ed assistenza: una filiera da ricomporre. Evoluzione e ruolo del Terzo Settore in Italia”, curato da Eddi Fontanari.

Il Rapporto restituisce una fotografia del comparto in termini quantitativi e di comparazione tra le diverse regioni d’Italia ed altri Stati europei, con riferimento alla spesa ed all’offerta di servizi, allargando il campo alla sanità, all’assistenza, e alla protezione sociale. I dati permettono di comprendere il valore aggiunto dato da tutti gli enti di Terzo Settore nei diversi sistemi locali e la capacità di queste organizzazioni di raccordare interventi di natura sanitaria con interventi di natura sociale. “È infatti dalla collaborazione di tutti gli attori coinvolti” si spiega nella presentazione del report “che può derivare il rafforzamento di entrambi i sistemi (sanitario e socioassistenziale), favorendo un effetto traino nell’attivazione della domanda e nella soddisfazione dei bisogni emergenti“.

Il rapporto offre in questo senso dati aggiornati sulla diffusione delle organizzazioni di Terzo Settore che operano nell’ambito della sanità e dell’assistenza, sul numero di dipendenti che impiegano, sulle attività svolte e sul modello di business adottato. Inoltre, tra gli obiettivi principali della ricerca realizzata da Euricse vi è quello di concentrarsi sui mix produttivi dei sistemi sanitari e di welfare regionali, guardando in particolare alla presenza del privato rispetto al pubblico, soprattutto in un’ottica comparata tra for profit e Terzo Settore. Dalla lettura degli indicatori territoriali emerge la preferenza per una combinazione di offerta di servizi più bilanciata tra il pubblico e il privato non profit, che potrà essere sicuramente potenziata nei prossimi anni grazie al ricorso agli strumenti della coprogrammazione e coprogettazione – come previsto dall’art. 55 del Codice del Terzo Settore – nella regolazione dei rapporti tra pubblica amministrazione e Terzo Settore nell’erogazione di servizi di interesse generale.

Dal Rapporto emerge come quest’ultimo sarebbe un orientamento auspicabile per favorire la corretta integrazione tra le attività sanitarie e quelle socio-assistenziali in modo da creare un raccordo tra i due ambiti di intervento, potenziando di conseguenza la medicina territoriale e promuovendo così una vera e propria politica della salute.

 

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