sanità

Il Coronavirus si sta rivelando particolarmente aggressivo nei confronti delle persone più anziane. L'altissima mortalità registrata in molte Residenze per anziani ha alimentato dubbi e polemiche sull'opportunità di utilizzare queste strutture per ricoverare pazienti affetti da Covid-19 e alleggerire così le strutture ospedaliere. Aiuta a fare ordine nei dati e a offrire qualche elemento di conoscenza per rispondere ai tanti interrogativi il paper "Un'emergenza nell'emergenza".
Emergenze e disastri possono anche condurre a scatti di solidarietà collettiva durevole nel tempo, a salti di qualità nel modo in cui le comunità politiche si tengono insieme e organizzano la collaborazione sociale. È questo il pensiero espresso da Maurizio Ferrera, docente dell'Università di Milano e supervisore scientifico del nostro Laboratorio, in questo interessante articolo uscito all'interno del Corriere della Sera.
Esperienze internazionali di successo, insieme a linee guida e piattaforme sviluppate dall'Unione Europea, possono essere strumenti fondamentali per affrontare le sfide sempre più complesse a cui è e sarà sottoposto il Sistema Sanitario Nazionale. Raffaella De Felice ci offre alcuni spunti di riflessione sul ruolo dell'impact investing (anche) in questa situazione di emergenza.
L'inaspettata e tremenda emergenza sanitaria che sta vivendo il nostro paese rende ancora più evidente l’irrazionalità dello smantellamento delle buone pratiche di accoglienza diffusa ed evidenzia ancora di più le criticità determinate dalla concentrazione dei migranti in grandi strutture. Questa crisi impatta sul sistema di accoglienza in una fase delicata determinata dai cambiamenti seguiti al Decreto Legge 113/2018
La pandemia del Covid-19 costituisce un buon esempio di “focusing event”, un evento che forza opinione pubblica e decisori a inserire nell’agenda decisionale temi che non necessariamente vi sarebbero entrati o che almeno non lo avrebbero fatto con la stessa forza e la stessa rapidità. Entrano così, improvvisamente, in agenda questioni centrali per le politiche sociali, mettendo in evidenza i tanti nervi scoperti del “welfare state all’italiana”.
Fondazione Fiera Milano ha dato vita a un nuovo Fondo destinato a raccogliere capitali e risorse per sostenere la realizzazione dell'ospedale per contrastare il contagio del Coronavirus Covid-19, in via di allestimento all’interno negli spazi dei padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity, al Portello. Il Fondo, in cui è stato subito versato un milione di euro, conta di attrarre risorse da aziende, istituzioni e filantropi della Lombardia per affrontare l'emergenza.
ANCoS, l'Associazione del Sistema Confartigianato che si occupa di progetti solidali, ha deciso di donare 20 ventilatori polmonari pressometrici a strutture ospedaliere italiane impegnate in prima linea nell’assistenza ai pazienti colpiti da Coronavirus. I primi 6 respiratori saranno consegnati entro il fine settimana in Lombardia: 3 verranno donati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e altri 3 all’Ospedale Luigi Sacco di Milano.
Nei giorni scorsi la Fondazione Cariplo ha lanciato un fondo da 2 milioni di euro per mitigare gli effetti indesiderati delle misure di contenimento del Coronavirus Covid-19 subiti dagli enti non profit. Questa iniziativa coinvolge fortemente anche le 16 Fondazioni di Comunità sviluppate da Cariplo, a cui sono stati destinati circa 900 mila euro per intervenire a contrasto dell'emergenza. Tra le iniziative vi segnaliamo anche #MilanoAiuta di Fondazione di comunità Milano.
Nei giorni scorsi Fondazione Cariplo ha lanciato un fondo da 2 milioni di euro per mitigare gli effetti indesiderati delle misure di contenimento del Coronavirus per gli enti non profit. Le azioni in tal senso vanno moltiplicandosi grazie alle Fondazioni di Comunità, veri e propri punti di riferimento per i territori in questa fase, che in pochi giorni hanno raccolto oltre 12 milioni di euro per fronteggiare l'emergenza.
Di fronte all’emergenza Coronavirus le Fondazioni di origine bancaria si sono subito mobilitate sui propri territori per fornire una prima risposta alle diverse esigenze locali. Da un lato sotenendo le autorità sanitarie per garantire l’assistenza medica alle persone contagiate, dall'altro alle realtà economiche, sociali e culturali messe a dura prova dalle necessarie misure di contenimento del contagio.
La Fondazione CRC (Cassa di Risparmio di Cuneo) metterà a disposizione 500 mila euro a supporto dello sforzo straordinario che il sistema sanitario della provincia di Cuneo sta realizzando per affrontare l'emergenza legata alla diffusione del Coronavirus. Le modalità di gestione delle risorse saranno definite attraverso il coinvolgimento dei tecnici e dei professionisti delle aziende sanitarie del territorio.
La Società di Mutuo Soccorso di Pinerolo ha promosso un ambulatorio sociale aperto cinque giorni la settimana per le persone in stato di svantaggio. Il progetto è stato promosso con la collaborazione di 17 medici specialisti e personale infermieristico dell'Ospedale Civile di Pinerolo. Questo territorio piemontese si rivela ancora una volta particolarmente vivace sui temi mutualistici, e non a caso in ottobre ospiterà anche il Primo Festival del Mutualismo.
L'assistenza alla persona anziana si è rapidamente evoluta adottando forme sempre meno convenzionali di cura. Tra queste ultime, un ruolo di primo piano è rappresentato dalle cosiddette tecnologie "e-health", termine che si riferisce all'interazione di un individuo con le tecnologie digitali di informazione e comunicazione per ricevere e accedere a informazioni, guida e/o supporto relativamente a questioni riguardanti la salute. Virginia Sanchini e Massimo Reichlin ci aiutano ad approfondire il tema.
In questi giorni è stato pubblicato il numero 3/2019 di Welfare Oggi, rivista edita da Maggioli che si occupa di temi legati al welfare locale. In quest'ultimo numero si possono trovare numerosi contributi su Europa Sociale, Reddito di Cittadinanza, tecnologie per gli anziani, strategie per la presa in carico dei senza dimora, il ruolo della dell'assistente sociale nella governance del sistema sociosanitario e molto altro ancora.
Oggi la diffusione della sanità integrativa risponde a un aumento dei bisogni e al ridimensionamento dell'offerta pubblica, ma può anche fornire nuove opportunità occupazionali. Appare dunque opportuno pensare alla strutturazione di percorsi formativi accademici in grado di fornire competenze adeguate e pluridisciplinari a chi vuole operare in questo settore. Ne parla Franca Maino nell'ultima inchiesta di Corriere Buone Notizie sui Fondi Sanitari Integrativi.
Su Corriere Buone Notizie, inserto settimanale del Corriere della Sera, è stata pubblicata un'inchiesta curata da Percorsi di secondo welfare sui Fondi Sanitari Integrativi. In due anni i lavoratori iscritti a questi strumenti sono aumentati del 56%, raggiungendo quota 6 milioni ma, come spiega Paolo Riva, i margini di sviluppo sono ancora molto grandi. Specialmente a livello territoriale, dove l'integrazione può funzionare meglio.
A livello nazionale sono in atto profondi cambiamenti relativi all'assistenza socio-sanitaria e agli interventi a sostegno delle persone non autosufficienti. Oggi a quanto ammontano le risorse per l'assistenza continuativa nel nostro Paese? La spesa è cresciuta o diminuita negli ultimi anni? Con un articolo pubblicato sul portale "I Luoghi della Cura" Laura Pelliccia cerca di rispondere a queste e altre domande facendo riferimento ai dati istituzionali più recenti in materia.
WelComTech è un progetto sviluppato nei territori del Verbano-Cusio-Ossola, della Valle d'Aosta e del Canton Ticino, nell'ambito del Programma di Cooperazione Interregionale Italia-Svizzera, che attraverso l'uso delle nuove tecnologie vuole permettere alla popolazione che invecchia di rimanere più a lungo nel proprio ambiente domestico, conservando un maggior grado di autonomia. Ecco come.
Valentino Santoni su Corriere Buone Notizie spiega come il mondo della cooperazione in questi anni sia stato capace di superare la crisi anche grazie alla sua capacità di innovarsi e investire in settori cruciali per la vita dei cittadini, come istruzione e sanità privata. E di come diverse realtà abbiano avviato un interessante riposizionamento nel mercato dei servizi di welfare aziendale.
Nonostante la loro potenziale rilevanza per il il nostro Paese, ripensare le politiche per la non autosufficienza non sembra essere oggi oggetto di dibattito in Italia. Nel recente passato, tuttavia, sono state avanzate alcune proposte di riforma. Cristiano Gori e franco Pesaresi, sulle pagine della Rivista online "I Luoghi della Cura", offrono una analisi delle principali proposte avanzate negli ultimi anni, mettendo in luce gli insegnamenti che da esse si possono trarre per il futuro.