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“MERRY CHRISTMAS”, buon Natale. Era il 3 dicembre 1992 quando l’ingegnere e programmatore Neil Papworth inviò da un computer a un cellulare sulla rete GSM Vodafone il primo messaggio della storia. Il destinatario era Richard Jarvis, all’epoca dipendente di Vodafone.

29 anni dopo, il primo sms della storia è stato acquistato per un valore di 107 mila euro tramite certificazione Non-Fungible Tokens (NTF) da un anonimo acquirente. La fondazione Vodafone ha comunicato che l’importo verrà donato all’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, a sostegno degli 82,4 milioni di persone che sono state costrette a fuggire dalle proprie case a causa di conflitti e persecuzioni.

Come abbiamo spiegato qui, gli NFT fungono da contratti che definiscono l’unicità di un’opera o prodotto digitale stabilendone la provenienza, l’autenticità e la proprietà. Si basa su blockchain, un registro digitale condiviso in cui si tracciano le transazioni di dati in modo che questi non possano essere alterati. Un sistema considerato dunque sicuro, trasparente e verificabile.

Di recente sono vari i casi in cui aziende, multinazionali e non, stanno sfruttando la tecnologia digitale per creare nuove opportunità per la propria Corporate Social Responsibility. Sono azioni concrete che permettono di creare secondo welfare. Di fatto, sono sempre più ricorrenti le iniziative in cui vengono selezionate o create opere certificate tramite NFT con il fine di venderle all’asta e donare il ricavato a organizzazioni non profit o altre istituzioni impegnate nel sociale.

Ma non è tutto. Al di là della dimensione filantropica e di CSR dei privati e ai ritorni positivi per le organizzazioni non profit, questa tendenza apre scenari nuovi anche per il welfare culturale. Si tratta a tutti gli effetti di strade innovative che valorizzano il patrimonio culturale nelle sue varie forme, e che allo stesso tempo mettono al centro i bisogni delle persone. Grazie al connubio tra digitale e arte, si possono ora immaginare nuovi modelli di investimento finalizzati a intervenire per concedere una vita dignitosa a quante più persone possibili.