5 ' di lettura
Salva pagina in PDF

In Italia sono numerosi gli istituti di credito che forniscono servizi dedicati alle organizzazioni non profit. Nonostante la crisi e le numerose difficoltà ad essa collegate, infatti, il terzo settore pare godere di buona salute, come dimostrano anche alcuni recenti rapporti (in particoalre quelli curati dall’Osservatorio UBI banca sulla finanza e sul terzo settore e da Unicredit Foundation, già sintetizzati in un precedente articolo pubblicato su questo sito), un fattore che le banche apparentemente hanno deciso di non ignorare. Alcuni istituti, andando oltre la fornitura di servizi specifici per il terzo settore, hanno deciso di adottare strumenti innovativi in grado di favorire non solo il rapporto tra istituzioni bancarie e terzo settore, ma capaci di migliorare le relazioni tra singoli cittadini e realtà non profit presenti nel Paese.

UBI banca e i social bond a favore della Comunità di Sant’Egidio

Nelle scorse settimane, ad esempio, UBI Banca ha annunciato l’emissione di prestiti obbligazionari della durata di 4 anni, che verranno quotati al Mercato Obbligazionario Telematico (MOT), i cui proventi saranno parzialmente destinati alla comunità di Sant’Egidio. Lo 0,50% del valore nominale di queste obbligazioni, indicate anche come social bonds (da non confondere coi Social Impact Bonds, di cui si tratta in un altro articolo presente sul sito) sarà infatti devoluto a titolo di liberalità all’organizzazione romana, che utilizzerà il denaro raccolto per svolgere attività volte a tutelare la popolazione anziana che risiede nel nostro Paese.

UBI Banca ha lanciato le obbligazioni legate a Sant’Egidio dopo aver testato la bontà di tali strumenti nelle aree di Brescia e Bergamo, dove si trova la sede storica del gruppo, attraverso altri 8 social bond, dal valore complessivo di oltre 80 milioni di euro, emessi a partire dall’aprile 2012. La positiva risposta delle comunità locali all’acquisto di queste particolari obbligazioni ha permesso di indirizzare circa 400 mila euro verso iniziative di interesse sociale (si veda l’elenco degli enti sostenuti attraverso l’emissione dei social bond) presenti sui territori sopra indicati, e ha dimostrato come tali strumenti possano rappresentare un’opportunità importante sia per le organizzazioni non profit che ne beneficiano sia per i cittadini che decidono di investire.

I social bond da un lato permettono ai sottoscritti dell’obbligazione di ottenere un ritorno sull’investimento effettuato, dall’altro di compiere un’azione socialmente positiva nei confronti di un’organizzazione del terzo settore. UBI Banca può infatti utilizzare parte dell’importo complessivamente raccolto per sostenere iniziative socialmente meritorie attraverso due vie distinte: può devolvere il denaro raccolto attraverso i bond a specifiche associazioni indicate nel momento dell’emissione oppure immetterne una percentuale in plafond destinati all’erogazione di finanziamenti per iniziative promosse da organizzazioni del terzo settore. In entrambi i casi le organizzazioni individuate dalla banca quali beneficiarie dei social bond sono realtà significative per i propri territori di riferimento e sono caratterizzate dalla capacità di mobilitazione degli stakeholder della comunità, una buona efficienza gestionale e dal fatto di svolgere attività ad alto impatto sociale.

Banca prossima e i nuovi strumenti pensati per il terzo settore

L’altro soggetto che indubbiamente sta compiendo passi importanti verso il settore non profit è Banca Prossima, istituto appartenente al gruppo Intesa SanPaolo, le cui attività sono pensate per rispondere specificamente alle necessità e ai bisogni delle realtà appartenenti al terzo settore. Oltre a fornire servizi dedicati questo istituto si impegna, come si può leggere anche nello statuto, nella “creazione di valore sociale (…) A tale scopo sosterrà con il credito le migliori iniziative non profit per i servizi alla persone, la diffusione della cultura e dell’istruzione, la fruizione e la protezione dell’ambiente e dell’arte, l’accesso al credito e al lavoro".

Banca Prossima, attiva dal 2007, ha introdotto un sistema di valutazione bancaria ad hoc, utilizzando un modello di rating che esula dai criteri di bancabilità normalmente utilizzati, che tiene conto delle peculiarità delle organizzazioni non profit al fine di erogare loro finanziamenti e servizi. Negli ultimi anni i dirigenti della banca si sono tuttavia resi conto di come, per perseguire i fini enunciati nel proprio statuto, sia necessario coinvolgere uno spettro di soggetti più ampio, in modo da moltiplicare le risorse messe a disposizione del settore non profit.

A questo scopo è stato creato Terzo Valore, un’iniziativa attraverso cui i cittadini possono prestare, a titolo gratuito o stabilendo il tasso di restituzione con l’organizzazione a cui si eroga il prestito, denaro a realtà non profit individuate dalla banca. Terzo Valore è una piattaforma online in grado di favorire lo spostamento di risorse dai privati cittadini al terzo settore, in cui la banca svolge un ruolo di intermediario e controllore delle iniziative che i privati decidono di sostenere. La Banca dunque, dopo aver individuato progetti e organizzazioni ritenute affidabili, si limita a fungere da punto di raccordo tra privati e realtà non profit. Attualmente Terzo Valore permette di finanziare organizzazioni del terzo settore attraverso tre strumenti specifici, “PrestoBene”, “Dono” e “DonoBene”, i cui costi di gestione sostenuti dalla banca sono pagati dalle organizzazioni che ottengono i prestiti, mentre chi decide di prestare il denaro è esentato da qualsiasi spesa.

PrestoBene, permette di prestare denaro ai progetti sociali del terzo settore scegliendo tra alcuni disponibili sulla piattaforma online, preventivamente selezionati dalla Banca seguendo criteri di utilità sociale e di sostenibilità. Una volta individuato il progetto si decide quale somma prestare e che tasso di interesse imporre, tasso che può variare tra zero e il livello massimo indicato dall’organizzazione che presenta il progetto. Tra il privato e l’organizzazione che egli ha scelto di sostenere è sancito un contratto, non cedibile e non rinegoziabile, con rata di rimborso semestrale, che presenta una durata variabile tra i 12 e i 120 mesi.
Dono, prevede la possibilità di effettuare donazioni tradizionali avvalendosi delle strutture di Banca Prossima, che certificano la serietà e le capacità del soggetto che si decide di sostenere.
DonoBene è invece uno strumento innovativo, che “rimette in moto” il prestito dopo che è stato utilizzato dalla prima organizzazione a cui è stato erogato. L’organizzazione non profit che beneficia del prestito DonoBene si impegna infatti a trasmettere lo stesso importo, a cadenza concordata, ad una seconda organizzazione inserita in una cordata di organizzazioni non profit che hanno deciso di lavorare insieme. Alla scadenza, la seconda organizzazione trasferirà alla terza e così via. L’ultima del circolo donerà infine di nuovo alla prima, in un’ottica virtuosa di cooperazione tra le organizzazioni del terzo settore.

Terzo valore ha permesso di completare la raccolta fondi in favore 4 progetti per un totale di 1.100.000 euro, mentre la raccolta fondi per altri 5 progetti, che richiedono un contributo di 475.700 euro, è in fase di realizzazione.

Un buon punto di partenza

Gli strumenti qui descritti indubbiamente rappresentano esperienze interessanti, che si spera anticipino l’impegno generalizzato del sistema bancario italiano per un maggior supporto al terzo settore che, come ricordato, rappresenta un’importante risorsa sociale ed economica. Il coinvolgimento dei privati che, come sottolineano i casi trattati, nella maggior parte dei casi hanno risposto in maniera positiva alle proposte obbligazionarie avanzate dalla banche, potrebbe rappresentare un ulteriore risorsa volta a rafforzare l’impegno e le attività del mondo del non profit del nostro Paese.
 

Riferimenti

I social bonds per la Comunita di Sant’Egidio (Comunicato Stampa congiunto)

I primi social bonds promossi da UBI Banca e l’elenco degli enti sostenuti 

Il sito di Banca Prossima

la piattaforma online Terzo Valore

Il rapporto curato dall’Osservatorio di UBI banca

Ricerca sul valore economico del terzo settore in Italia 2012, rapporto curato da Unicredit Foundation

 

 Torna all’inizio