I Laboratori Bibliosociali sono una rete inter-professionale e una comunità di pratica. Nati nel 2013, si occupano – a livello nazionale – di ricerca, formazione e consulenza sull’evoluzione delle biblioteche pubbliche e di altri spazi socioculturali, con un orientamento specifico allo sviluppo di comunità. Massimiliano Anzivino, Francesco Caligaris, Alfonso Noviello e Catia Cavatorti sono referenti di questa esperienza. Dopo aver descritto i nessi tra biblioteche e welfare, in cinque nuovi articoli ci racconteranno dei rapporti possibili tra giovani e mondo bibliotecario. Questo è il quarto, che segue quello su riflessioni generali, esperienze straniere e le condizioni per l’incontro.

Ci piace pensare che le biblioteche sociali possano essere per i giovani luoghi sicuri e accoglienti, spazi di conoscenza e opportunità, di confronto e di dibattito, dove possono crescere nuove generazioni di cittadini critici. Crediamo che la società e la vita quotidiana sarebbero migliori, per questo abbiamo fatto un piccolo viaggio in giro per l’Italia.

Solidali, dialoganti, curiosi

Ad Altamura, in Puglia, c’è la biblioteca comunitaria Agroteca dove i giovani sono i protagonisti di molte attività. Qui hanno sperimentato nuove idee producendo prima Operazioni manicucite, un laboratorio di legatoria e autoproduzione di quaderni e libri, e poi Libri da leggere un workshop teorico-pratico, per scoprire i libri tattili, che si “leggono” al tatto.

Nell’estate del 2024 nel Knowledge Garden è nato il primo Silent Book Party di Altamura, tanti giovani hanno preso un libro, spento i cellulari, scelto un angolo del giardino e hanno cominciato a leggere, a fine serata il party, una festa con bevande, stuzzicherie e chiacchiere.

Stesso anno e in vista delle elezioni europee, ad Agorateca si sono impegnati per migliorare la partecipazione democratica tra i giovani. Il progetto DeMo’ per gli studenti altamurani, del Liceo Cagnazzi e dell’Istituto tecnico, ha proposto incontri e un gioco/sfida per comprendere meglio l’organizzazione del Parlamento europeo e delle politiche europee; da questi è stato realizzato un podcast per la web radio di ANG Agoradio.

Lettura e nuovi stili conoscitivi camminano l’uno accanto all’altro, i giovani non abbandonano i libri ma l’oralità degli audiolibri e dei podcast hanno conquistato un posto rilevante.

Sensibilizzare i giovani alla partecipazione politica e sociale non è stata l’unica sfida di Agorateca. Grazie ai fondi della European Cultural Foundation hanno dato vita a una Biblioteca delle Cose, dove si prende in prestito quello che serve al fai da te, agli hobby o alla propria creatività. Chi vuole può donare strumenti e materiali, renderli disponibili per la comunità, per ridurre gli sprechi e creare un’economia circolare.

Una sfida ambiziosa per incoraggiare uno stile di vita più sostenibile, ma anche per attrarre più persone in biblioteca. Lo scopo? Creare una comunità più coesa, inclusiva e solidale, incoraggiare le persone di tutte le età a condividere competenze ed esperienze.

Tra i giovani di Forcella

Per conoscere il valore irrinunciabile di una biblioteca, che vuole creare le condizioni di un futuro migliore, dobbiamo fare tappa nel quartiere di Forcella a Napoli. Lungo Via Vicaria Vecchia troviamo una biblioteca di strada che porta il nome di Annalisa Durante, una giovanissima ragazza innocente uccisa per strada a soli 14 anni, nel mezzo di un regolamento di conti tra clan camorristici.

A distanza di venti anni, in quelle strade è stata aperta una biblioteca sociale gestita e portata avanti grazie all’impegno dei volontari, degli studenti del quartiere e dell’Associazione Annalisa Durante.

Inaugurata nel 2015, si affaccia direttamente sulla piazza. È davvero a porte aperte, ha saputo abbattere tante paure, tanto più che entrare in questa biblioteca per i giovani e le persone del quartiere significava fare una scelta di campo, significava entrare nel territorio della legalità. Una volta entrati, per fortuna, le persone scoprono un luogo ricco di opportunità.

In biblioteca i ragazzi possono toccare i libri, sfogliarli, prenderli in prestito oppure fermarsi per studiare nella sala lettura; potrebbero sembrare gesti quotidiani e semplice, se fossimo altrove, invece, ci troviamo in una città, una metropoli, dove ci sono solo quindici biblioteche comunali.

Anche i libri esposti sugli scaffali arrivano grazie a un lavoro che parte dal basso, da tante generose donazioni, ma in particolare dall’impegno degli “Studenti contro la camorra”.  È anche uno spazio di incontro, ci si può accomodare e suonare il pianoforte nell’androne d’ingresso, uno strumento di musica libera per i giovani di Forcella. C’è il progetto Musica e Teatro per la realizzazione di laboratori da cui possono nascere spettacoli musicali e teatrali, o semplicemente per prendere lezioni gratuite di teoria e strumenti musicali. Il mercoledì c’è Il caffè in biblioteca, incontri per le donne, spesso madri giovanissime e a volte già sole, per stare insieme, parlare, sfogliare libri con l’aiuto dei Maestri di strada e del gruppo Matrioske.

La biblioteca ha saputo intrecciare collaborazioni e creare Rete Forcella, un Patto di Comunità tra enti ed associazioni del territorio per coinvolgere le famiglie in percorsi educativi e di cittadinanza attiva, per costruire una comunità educante e responsabile. Ha attivato il Patto locale per la lettura denominato Reading Forcella, partecipato da oltre 40 istituzioni, scuole, biblioteche, musei, editori, librerie, fondazioni, associazioni e pediatri operanti nel centro storico di Napoli.

Con calda ammirazione possiamo dire che la biblioteca Annalisa Durante è il motore di una rigenerazione urbana partita dal basso, che vuole rendere Forcella Zona NTL: non a traffico limitato, un luogo simbolo di una rinascita civile, promuovendo cultura e legalità1.

Fai un salto in biblio!

Questo slogan invita gli adolescenti alle attività in BiblioteCaNova, quartiere dell’Isolotto a Firenze, un posto dove la partecipazione fa parte del DNA della comunità.

Tra le diverse iniziative troviamo BookClub e GameClub incontri di lettura e di gioco realizzati con Chiara e Francesco della Libreria indipendente Farollo e Falpalà. Due modi per confrontarsi con i pari, ascoltare consigli di lettura e di gioco, condividere passioni e coltivare nuove amicizie.

Le collaborazioni si allargano, si avvalgono delle competenze della cooperativa sociale CEPISS e arrivano fino al Centro Giovani Futura, dove si svolgono laboratori per creare contenuti su Instagram, TikTok e Facebook, per un uso consapevole dei social. Partecipano a laboratori di rap, street art, murales, focus group, creano mappe affettive, stanno negli spazi tradizionali e in quelli digitali, li conoscono e li praticano.

Tornando in biblioteca troviamo il BibliOrto, dove coltivare frutta e verdura, ma anche laboratorio di apprendimento di consapevolezza alimentare, educazione sensoriale, difesa della biodiversità, in linea con l’Agenda 2030.

Tra i protagonisti di BiblioteCaNova ci sono bibliotecarie e bibliotecari della cooperativa EDA Servizi, sempre in prima fila per dare vita a biblioteche sociali (un anno fa abbiamo raccontato la loro esperienza alla biblioteca Ilaria Alpi a Castagneto Carducci). In più occasioni ci hanno ricordato che “serve una capacità adattiva costante e continua, un contesto così ricco [una biblioteca dinamica] apre la possibilità a nuove sfide professionali, allo stesso tempo richiede capacità di adattamento. Una sorta di allenamento continuo”.

Alleanze in gioco!

Giocare insieme è un modo piacevole per incontrarsi: al tavolo con un gioco di ruolo, davanti a una console oppure vestiti da cosplayer come uno dei personaggi manga o di racconti fantasy. È un modo divertente e coinvolgente che ha varcato le porte delle biblioteche e ha infranto il muro del silenzio obbligatorio.

Tra le tante biblioteche in gioco c’è la biblioteca “Giovanni Arpino” di Nichelino. Nel 2023 si sono poste le basi del progetto GAME IN che, già in fase di progettazione, ha dialogato con i ragazzi, con il passaparola, alla caffetteria della biblioteca o negli incontri con le classi. Da subito, sin dall’inaugurazione del 2024 si è realizzata una collaborazione che ha visto insieme ragazzi, bibliotecari e volontari dell’Associazione Kairos, a presentare e condurre gli  appuntamenti di gioco.

Quando si partecipa a un torneo di Ticket to ride, se ci si sfida con le carte Magic oppure ci si immerge nel mondo di Carcassone, i giocatori non amano essere interrotti “brutalmente” allo scoccare dell’orario di chiusura, per superare questo ostacolo è nato Biblionotte, così la biblioteca resta aperta fino a mezzanotte, ancora con l’Associazione Culturale Kairos.

I giochi in biblioteca sono un motore potente di aggregazione, giocare insieme permette di scoprire una nuova empatia tra le persone e gli stessi bibliotecari. I giochi sono capaci di abbattere le barriere tra intrattenimento, educazione, tra cultura letteraria ed esperienze, anzi aprono a una curiosità culturale più ampia. Ecco, quindi, che accanto alla sezione giochi la biblioteca Arpino ha allargato gli orizzonti proponendo libri gioco, saggistica sul gaming, sul coding, in modo da offrire possibilità di confronto e uno sviluppo culturale ampio. Allo stesso tempo ha aperto altre porte ai giovani, proponendo il servizio civile digitale, realizzando progetti e laboratori, declinati sui valori che caratterizzano le biblioteche: uguaglianza e democrazia2

Non siate modesti

Ci piace chiudere questo giro tra le esperienze italiane facendo nostra l’esortazione della European Cultural Foundation: “Siate sicure e sicuri del ruolo che svolgete nella società! Bibliotecarie e bibliotecari tendono sempre a essere modesti, ma il vostro lavoro è essenziale per una società democratica e aperta. State facendo un lavoro fantastico!”3 Tanto più se pensato e realizzato per i giovani.

 

Note

  1. Per approfondire rimandiamo all’intervento di Giuseppe Perna al convegno Soglie: so-stare dentro e fuori la biblioteca, svoltosi a Casalecchio di Reno il 28 novembre 2024.
  2. Loredana Pilati, direttrice della biblioteca, descrive bene le attività qui.
  3. Scopri di più su How libraries thrive.
Foto di copertina: Yan Krukau, Pexels.com