Privati

Sul sito del Corriere della Sera è stata pubblicata l’inchiesta sull'educazione finanziaria a cui ha contribuito Secondo Welfare. Per Franca Maino l'educazione finanziaria ha bisogno di "sinergie tra amministratori locali, enti del Terzo settore e possibilmente il sistema delle imprese".
In Italia le imprese salvate dai lavoratori sono ormai un’esperienza consolidata, come anche in Francia e Spagna. Ora, l’Unione Europea vorrebbe sostenere lo strumento per diffonderlo ancora di più.
I "patti di collaborazione" e i "patti educativi di comunità" offrono un nuovo modo di fare scuola. Li ha mappati Labsus in un report realizzato con Indire. Ne parla Giulio Sensi sul Corriere della Sera.
Diverse ricerche mettono in luce come il welfare aziendale e le politiche per il benessere siano sempre più importanti per imprese e collaboratori solo quando rispondono ai bisogni reali delle persone. Per questo sono nati strumenti di supporto alle imprese, come WIN.
I dati raccolti nell'ambito del progetto WePlat indicano che, rispetto ad altri settori, le piattaforme di welfare operanti nel nostro Paese presentano caratteristiche ibride in termini di gerarchia, mercato e rete. Una complessità che porta con sé varie conseguenze.
Sul magazine "Prospettive" di Mefop, Valentino Santoni analizza lo sviluppo del welfare integrativo per professionisti e autonomi da parte delle casse di previdenza, ma anche di organizzazioni di rappresentanza e studi professionali.
La Legge di Bilancio del 2023 non ha previsto novità in tema di welfare aziendale. La normativa dovrebbe però essere perfezionata per valorizzare il valore sociale di questi interventi. Abbiamo avanzato alcune proposte in merito.
La riduzione dell'orario di lavoro ha un impatto positivo sulle vite delle persone. Ma bisogna tenere in considerazione il lavoro di cura non retribuito, e promuovere una cultura della condivisione dei carichi di cura. Altrimenti i vantaggi della misura non saranno equi.
Lidia Baratta su SlowNews approfondisce il welfare aziendale in Italia raccontando il ruolo dei fondi europei per le misure di conciliazione vita-lavoro.