Primo Welfare

Di empowerment e advocacy si parla fin dalla nascita del servizio sociale professionale a inizio Novecento. Eppure sono due temi quanto mai attuali. Luca Pavani ci spiega perché.
La pandemia di COVID-19 ha comportato un affidamento senza precedenti ai sistemi di welfare in tutto il mondo ma, al tempo stesso, ha evidenziato l'importanza di un approccio multistakeholder nei sistemi di welfare. Cosa possiamo imparare dal confronto tra i sistemi di welfare di USA e Italia?
Il numero dei padri che si dedicano al lavoro di cura è in ascesa. Ora servono politiche mirate che permettano agli uomini di conciliare lavoro e paternità, quali ad esempio il congedo di paternità e quello parentale condiviso. Le aziende possono giocare un ruolo cruciale in questi processi trasformativi.
In questi giorni la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni partecipa al Budapest Demographic Summit promosso dal Primo Ministro ungherese. Sarà l'occasione di capire cosa intende fare il Governo per affrontare la denatalità, che pare avrà particolare risalto nella Legge di Bilancio.
Il nuovo libro di Maristella Cacciapaglia propone un cambio di prospettiva sulla misura, mettendo al centro della propria analisi le voci e le esperienze dei beneficiari che vivono nella città di Taranto.
Sul sito del Corriere della Sera è stata pubblicata l’inchiesta sulla dispersione scolastica a cui ha contribuito Secondo Welfare. Secondo Chiara Agostini "per contrastare la povertà educativa bisogna intervenire molto prima dell’abbandono, già dall’infanzia, aprendo asili e materne ai bambini che vivono contesti più fragili".
I nuclei familiari con figli maggiorenni fino ai 21 anni che attualmente percepiscono il RdC continueranno a percepire l'integrazione economica dell'AUU sulla stessa carta di pagamento anche quando il Reddito sarà sospeso per via della nuova normativa in vigore.
Sul Corriere della Sera Maurizio Ferrera riflette sulle riforme sociali del Governo Meloni, finora prive di giustificazioni articolate, basate su dati e analisi d’impatto. Una situazione determinata della mancanza di infrastrutture tecniche a supporto del policy making, su cui occorre intervenire.
A luglio sono stati pubblicati appena 3 bandi, a conferma della stasi degli ultimi mesi che riguarda tutto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In attesa del via libera di Bruxelles alla "nuova" quarta rata, occorre forse ripensare il modo in cui analizzare l'andamento del PNRR.