secondo welfare

Sviluppato nei Comuni piemontesi di Collegno, Grugliasco e Rivoli, questo progetto valorizza le risorse del territorio rafforzando reti di prossimità già esistenti, facilitando l’accesso ai servizi socio-sanitari e promuovendo forme di cura comunitaria. Un esempio di come coprogettazione e governance multilivello possano produrre impatti concreti sulla vita quotidiana promuovendo inclusione sociale e partecipazione.
Laddove mancano scuole, trasporti e opportunità culturali si generano circoli viziosi che ingigantiscono i divari tra persone e territori. Ma non si tratta di una condanna senza appello. In diverse zone del Paese la nascita di imprese di comunità sta permettendo di rispondere “dal basso” ai bisogni sociali apparentemente insormontabili.
Non lezioni frontali ma conversazioni tra pari che favoriscano l'inclusione. Così Fondazione Ufficio Pio trasforma l’apprendimento della lingua italiana in un’esperienza di incontro che crea legami e cambia lo sguardo sulla realtà.
Senza un ripensamento del sistema, spiega Maurizio Ferrera sul Corriere, c’è il rischio che le politiche sociali europee vadano incontro a un crollo. La sfida più difficile oggi riguarda soprattutto quei Paesi meno coesi internamente e culturalmente. Come l'Italia.
Dopo aver svolto un'analisi dei bisogni è stato avviato un percorso per rinnovare il sistema di welfare in accordo con le parti sindacali. E in questo solco un ruolo importante sarà svolto dal nuovo ente bilaterale ALMA+, che punta a rafforzare le opportunità di benessere sul lavoro.
L'Università degli Studi di Milano ospita tre giorni di confronto internazionale sul futuro del welfare tra crisi globali, transizioni e sfide sociali. Anche Percorsi di secondo welfare darà il proprio contributo al dibattito.
Alla luce delle nuove indicazioni ministeriali del febbraio 2025, Maria Giovanna Salaris e Graziano Maino ci propongono un possibile aggiornamento sulla struttura modulare del Modello 231, articolata in parte generale e parte speciale, con criteri di divulgazione differenziati per destinatari interni ed esterni.
L’adozione delle AI non è neutra e porta con sé un insieme di dicotomie che vanno individuate e rese visibili per tentare di risolverle. Questo vale anche e soprattutto in ambito sociale. Giorgio Merlo ci aiuta ad approfondirne alcune per capire come si possa governare questo grande cambiamento in atto.