Italia

Grazie al progetto “Gender Gap reduction in urban projects in Bologna” il capoluogo emiliano ha integrato la prospettiva di genere nelle politiche relative alla progettazione di edifici pubblici, spazi e mobilità sostenibile. Un'azione di grande interesse che però, per diventare sistemica, ha bisogno di un lavoro sui dati per dimostrare il divario esistente.
L’efficacia e la capillarità del welfare dipendono dalla capacità di raggiungere effettivamente chi ha bisogno. Ecco come e perché chi ha diritto a determinati benefit e servizi pubblici spesso non riesce ad accedervi.
Maurizio Ferrera sul Corriere della Sera riflette sul futuro del Sistema Sanitario Nazionale a partire dal documento “Principi per una Riforma del SSN”.
Nel corso di un evento insolito e partecipato la Fondazione CRC ha presentato il suo Piano Pluriennale 2025-2028. Al centro della programmazione cinque valori fondamentali, rappresentati dai diversi ospiti che si sono alternati sul palco.
A due anni dalla pubblicazione della prassi di riferimento sulla parità di genere quante aziende hanno implementato questa normativa? Che ruolo hanno avuto gli incentivi statali nella sua diffusione? E quale potrebbe essere il futuro di questa prassi nei prossimi anni?
Presso il CNEL è stato presentato il documento “Principi per una Riforma del SSN”, che inquadra le principali criticità del nostro sistema sanitario e propone spunti di riflessione per affrontarle. Tra i firmatari anche Franca Maino.
Assisteremo a mutamenti sostanziali di mansioni, responsabilità e luoghi in cui si svolge il lavoro, che comporteranno pratiche diverse dal passato ma anche lo sviluppo di nuove attività e prodotti inediti.
Durante il primo appuntamento di WelCom i partecipanti al corso hanno lavorato insieme per definire le caratteristiche di questo profilo professionale. Spunti interessanti che, sulla base di esperienze dirette, aspettative e aspirazioni, aiutano a capirne a pieno l’importanza.
Le città sono storicamente progettate secondo un immaginario maschile, che spesso ignora i bisogni e le esperienze quotidiane delle donne. L’adozione del “gender mainstreaming” nella pianificazione urbana può permettere di superare alcuni limiti di questo approccio.