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Si avvicina l'appuntamento di giovedì 7 febbraio relativo alla presentazione del progetto Valoriamo. L'iniziativa, a cui Percorsi di secondo welfare partecipa quale partner di rete, si propone di coinvolgere territorio, aziende, parti sociali, Terzo Settore ed enti pubblici nella diffusione di un welfare territoriale "a km 0". Attraverso Valoriamo, inoltre, una pluralità di stakeholder locali sosterranno un Fondo comunitario che finanzierà politiche di inclusione lavorativa per i soggetti più fragili.
L'80% dei lavoratori che beneficiano di prestazioni di welfare aziendale esprimono una valutazione positiva in merito alla loro utilità e al loro impatto in materia di benessere personale, familiare e lavorativo. Ma persiste un forte gap conoscitivo sul fenomeno. Sono questi i principali risultati del 2° Rapporto sul welfare aziendale in Italia di Censis e Eudaimon, presentato mercoledì 30 gennaio a Roma. Ce ne parla Valentino Santoni.
La composizione del mercato del lavoro italiano sta conoscendo forti trasformazioni. In particolare, secondo i dati dell'ultimo Rapporto CNEL, alla ormai nota frattura tra Nord e Sud si stanno aggiungendo altri divari, come quello tra piccole e grandi imprese o quello tra realtà tradizionali e "digitalizzate". Ne ha parlato il Centro Studi e Ricerche "Itinerari Previdenziali" in un recente articolo che vi proponiamo qui in versione integrale.
È stato pubblicato il Quaderno n. 24 di "Sviluppo & Organizzazione" di Este che raccoglie gli atti del convegno Wellfeel, svoltosi lo scorso giugno a Milano. L'evento ha messo a tema il benessere in azienda attraverso l'intervento di numerosi esperti del mondo accademico, del mercato del welfare aziendale e del Terzo Settore, con l'obiettivo di approfondire l'evoluzione del contesto sociale, il ruolo della persona, gli spazi e i tempi di lavoro, il ruolo dei provider e le soluzioni per generare il benessere.
Lo scorso 15 gennaio Corriere Buone Notizie, inserto del Corriere della Sera, ha pubblicato un'indagine sul welfare aziendale. Vi proponiamo qui il contributo curato dal nostro ricercatore Valentino Santoni dedicato alle sfide future legate a questo fenomeno e, in particolare, alle strategie di aggregazione e collaborazione tra imprese, territorio e comunità che sarà necessario alimentare per ridurre al minimo le disuguaglianze tra lavoratori.
La Legge di Stabilità 2019, dopo le importanti novità introdotte dalle tre precedenti manovre economiche, nei fatti segna una battuta d'arresto per quel che riguarda gli interventi a favore del welfare aziendale. La Manovra non prevede infatti misure specifiche in tal senso e si limita a indicare che parte dell risorse che saranno stanziate attraverso il Fondo per le politiche della famiglia saranno destinate a iniziative di conciliazione vita-lavoro e "welfare familiare aziendale".
Siemens è stata tra le prime aziende in Italia ad introdurre lo smart working all'interno della propria organizzazione, con un progetto pilota avviato nel 2011. Dopo 6 anni di sperimentazione e la firma dell'accordo sindacale, il 1° gennaio 2018 il lavoro agile è stato esteso a tutti i collaboratori. A un anno da questo grande passo Federica Fasoli, Head of HR di Siemens Italia, ci ha raccontato il percorso fatto e i traguardi raggiunti.
Lo scorso marzo le parti sociali firmatarie del CCNL valido per le Case di Cura e i Servizi Assistenziali e Socio Sanitari si sono incontrate per sottoscrivere un accordo interconfederale che ha dato piena attuazione a quanto già previsto dal Contratto Nazionale stipulato nei mesi precedenti. In particolare, le parti sociali si sono concentrate sul tema del welfare aziendale, stabilendo che tutte le aziende interessate dovranno erogare ad ogni dipendente 200 euro sotto forma di beni e servizi di welfare.
A fine 2017 Confimi Apindustria Bergamo, Fim-Cisl Bergamo e Uilm-Uil Bergamo hanno sottoscritto un Accordo territoriale integrativo al CCNL Confimi Meccanica. Con questo Accordo le parti sociali hanno inteso coinvolgere tutte le piccole e piccolissime aziende metalmeccaniche della provincia di Bergamo per promuovere e realizzare nuove soluzioni di welfare per imprese e lavoratori. Ne abbiamo parlato con Stefano Bosio, consulente sindacale di Confimi Apindustria Bergamo.
Nata a Varese nel 2012, nel pieno della crisi economica, GIUNCA è stata la prima rete formalizzata fra imprese con l'obiettivo di mettere in comune misure di welfare a vantaggio dei dipendenti delle aziende aderenti. A sei anni dalla nascita della rete, proviamo a fare il punto sul percorso intrapreso da questa esperienza pionieristica insieme a Lucia Riboldi, responsabile del personale di VIBA S.p.A. e Presidente della rete GIUNCA.
In questo articolo uscito all'interno del numero 2/2018 di Rivista Solidea, il nostro ricercatore Valentino Santoni riprende il tema del welfare aziendale. In particolare, dopo un'analisi delle novità introdotte dal legislatore nel corso degli ultimi due anni, il contributo si concentra sui dati disponibili in materia di beni e servizi destinati ai lavoratori e, di conseguenza, su quelle che sono le principali implicazioni della diffusione del fenomeno in questione.
Recentemente, la circolare n. 5/E dell'Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni aspetti in merito alla possibilità di conversione del premio di risultato in welfare aziendale. Tra le altre cose, il documento riprende anche il tema del coinvolgimento paritetico dei lavoratori. In questo articolo di Valentino Santoni, vi spieghiamo cos'è e come funziona questo strumento, portandovi alcuni esempi chiarificatori.
Lo scorso maggio è stato presentato uno studio promosso da Cisl Emilia Romagna e realizzato da ADAPT sul tema della contrattazione aziendale e territoriale. In particolare l'indagine - attraverso una serie di interviste ai dirigenti sindacali Cisl e l'analisi di un campione di contratti aziendali - si è proposta di individuare le principali direttrici di sviluppo del fenomeno all'interno della regione Emilia Romagna, dedicando un focus specifico al welfare aziendale. Ecco i contenuti dello studio.
Il 4° Rapporto curato dall'Osservatorio sulla Contrattazione di Secondo Livello della Cisl ha evidenziato un'importante crescita del fenomeno del welfare aziendale. Abbiamo discusso dei dati presentati nel documento con Luigi Sbarra, Segretario Generale Aggiunto di Cisl, che ci ha parlato delle opportunità della contrattazione aziendale e del welfare, tanto per i lavoratori che per le imprese.
Lo scorso 17 luglio, a Roma, sono stati presentati i risultati del 4° rapporto curato dall'Osservatorio sulla Contrattazione di Secondo Livello (Ocsel) di Cisl. Il documento, che si riferisce al biennio 2016-2017, raccoglie i dati relativi a oltre 2.000 contratti che interessano quasi un milione di lavoratori. In questo articolo vi presentiamo i principali risultati emersi dell’indagine, ponendo particolare attenzione al tema del welfare aziendale.
In materia di welfare aziendale e contrattuale sono in arrivo due importanti scadenze per diverse aziende italiane. La prima riguarda il Contratto Nazionale del comparto Metalmeccanico, mentre la seconda quello del settore Telecomunicazioni. In generale, la presenza di quote da destinare al welfare all'interno di contratti nazionali di settore sembra essere un fenomeno sempre più diffuso. Ma quali sono le opportunità e i rischi di tale dinamica?
Il 18 giugno è stato presentato il policy paper di Percorsi di secondo welfare ''Welfare e mondo assicurativo. Prestazioni, sinergie e prospettive in un'ottica di secondo welfare'' realizzato in collaborazione con il Forum ANIA-Consumatori. La ricerca analizza il ruolo assunto dal mondo assicurativo nella duplice veste di operatore di Mercato e di erogatore di servizi di welfare per i dipendenti delle imprese assicuratrici.
La rivoluzione dello smart working non riguarda più solo i colletti bianchi, che possono svolgere il loro lavoro anche da casa, negli spazi di co-working o da dove ritengono più opportuno. Oggi, anche grazie all'avvento dell'Industria 4.0, può coinvolgere anche chi lavora in produzione. Attraverso forme di "lavoro agile" è possibile rendere più autonomi e liberi i processi organizzativi e migliorare la soddisfazione e il benessere delle persone che vi partecipano. Approfondiamo in questo articolo.
Con lo scopo di approfondire gli obiettivi dell'accordo firmato quest'oggi da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, abbiamo intervistato Gigi Petteni, Segretario Confederale di Cisl. In particolare, Petteni ci aiuta a comprendere quali possono essere le opportunità dell'accordo in materia di welfare aziendale e contrattuale. Ecco l'intervista realizzata da Valentino Santoni.
Il "Patto per la Fabbrica" siglato il 28 febbraio 2018 da Confindustria con Cgil, Cisl e Uil, contiene delle linee-guida destinate ad ammodernare le relazioni industriali e la contrattazione collettiva, tenendo conto delle innovazioni e delle trasformazioni del contesto produttivo del nostro Paese. Tra le tematiche centrali vi è il welfare aziendale e contrattuale. A questo proposito, in questo articolo Giovanni Scansani individua le opportunità che, in prospettiva futura, scaturiscono dall'accordo proprio in materia di welfare.
Il 21 febbraio l'Alleanza dell'Ambito Territoriale Albino-Valle Seriana ha presentato Beatrice, progetto implementato all'interno dei Piani Territoriali di conciliazione finanziati da Regione Lombardia (DGR 5969/16). Si tratta di un progetto di welfare territoriale particolarmente innovativo e sviluppato in rete fra Comuni, imprese e Terzo Settore, attraverso una piattaforma costruita in sinergia tra pubblico e privato a favore di aziende e servizi locali.
In merito all'esperienza di welfare aziendale di Intesa Sanpaolo vi abbiamo già parlato in alcuni nostri precedenti articoli. Recentemente, il Comitato Welfare dell'istituto creditizio - organo paritetico formato da rappresentanze sindacali e aziendali - ha fornito alcuni dati riguardanti l'utilizzo delle misure di conciliazione vita-lavoro. Ecco che cosa è emerso.