contrattazione

Quale ruolo può avere il sindacato nello sviluppo della Responsabilità sociale delle imprese? Ne abbiamo parlato con Maurizio Petriccioli, Segretario confederale della CISL alla guida del Dipartimento di democrazia economica, economia sociale, fisco, previdenza e riforme istituzionali. Un dialogo in cui si delinea la crescente importanza della contrattazione tra le parti sociali, che però sono chiamate ad allargare il proprio raggio d’azione, passando dal livello nazionale a quello internazionale per affrontare le sfide della globalizzazione.
Continuano gli approfondimenti sui Paesi al centro di ProWelfare, ricerca che analizza la diffusione del WOV - Welfare Occupazionale Volontario, cioè di quelle prestazioni di welfare offerte ai lavoratori a seguito di contrattazione fra le parti sociali o come prodotto di un’iniziativa unilaterale dei datori di lavoro. Questa settimana ci occupiamo del caso della Germania, dove il WOV rappresenta un fenomeno di lunga durata e non un processo recente legato alla crisi economica o agli sviluppi politici contemporanei.
Il report di ProWelfare sul caso austriaco mostra una dinamica molto interessante. Data la generosità del sistema pubblico di protezione sociale e dato il forte coinvolgimento delle parti sociali nella realizzazione dello stesso, il WOV risulta residuale. Tale fatto, tuttavia, non ha inciso negativamente sullo sviluppo di politiche sociali efficaci ed efficienti in tema di sanità, conciliazione e formazione professionale.
Il report di ProWelfare sul caso spagnolo ha preso in considerazione i contratti collettivi di settore e d’impresa per il periodo compreso tra il 2007 e il 2013, fotografando quindi l'impatto della crisi economica sull’evoluzione dell’offerta di WOV in Spagna, che negli ultimi anni ha certamente subito un forte rallentamento nonostante l'impegno profuso in questo senso dalle parti sociali.
Il report svedese del progetto ProWelfare si basa principalmente sull’analisi dei dati secondari disponibili e degli accordi collettivi. Questi ultimi si configurano come la principale fonte di Welfare Occupazionale Volontario nel Paese scandinavo, dove componenti sindacali e aziendali, per ragioni diverse, sono ampiamente impegnate nella promozione di misure integrative del sistema pubblico di protezione sociale.
Nel 2013 il numero totale di assistiti dai fondi sanitari integrativi negoziali aveva raggiunto quasi i 7 milioni. In questo quadro approfondiamo San.Arti, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per il settore artigiano, che si presenta come un caso interessante perché dimostra l’espansione del fenomeno anche in settori produttivi diversi da quelli "forti", seppur con significative variazioni territoriali.
La Fiera della Contrattazione è un evento promosso annualmente da Cisl Lombardia in cui si svolgono incontri, dibattiti e tavole rotonde su diversi temi centrali per la vita del sindacato. Il vero cuore dell’evento, tuttavia, è la presentazione dei migliori accordi aziendali e territoriali raggiunti attraverso la contrattazione sindacale. Ce la racconta Ilaria Sala.
L'ultimo testo del Contratto Collettivo Nazionale dei Bancari - dopo lunghe e complesse trattative che hanno visto nelle scorse settimane momenti di stallo, mobilitazioni e persino il rischio di disapplicazione del contratto - contiene importanti novità di carattere “sociale”, come l’ampliamento degli strumenti a tutela dell’occupazione e la promozione del work-life balance.
Tempi difficili per il sindacalismo europeo: gli iscritti calano, la capacità di incidere sulle decisioni dei governi è diminuita, il raggio della contrattazione collettiva si è ristretto. Di fronte a questi fattori appare evidente come il «corporativismo competitivo» vada superato, ma perché questo avvenga occorre una approfondita riflessione fra i sindacati del Nord e quelli del Sud Europa.
Poco più della metà delle mamme italiane lavora. Un problema che riguarda tante donne nel nostro Paese, soprattutto se con bassa istruzione, residenti al Sud e di origine straniera. A dirlo è l'Istat, che ha condotto un'indagine campionaria sulle nascite e le madri nell'arco di dieci anni. Ci siamo chiesti quali siano le possibili soluzioni ai problemi descritti nella ricerca.
E’ stato presentato a Varese il nuovo progetto di welfare inter-aziendale eLAVOROeFAMIGLIA, realizzato nell’ambito della Rete Territoriale di Conciliazione. Tra i promotori dell’iniziativa anche la Rete Giunca, prima rete d’impresa in Italia nata con l’obiettivo di condividere tra le aziende associate i servizi e le agevolazioni a favore dei dipendenti.
Vi raccontiamo i contenuti dell’accordo di secondo livello dell’azienda tessile Corneliani di Mantova, che negli ultimi due anni si è dimostrato una best practice nell’ambito delle politiche di conciliazione vita-lavoro. Per aiutare le famiglie, sindacati e azienda hanno strutturato un sistema caratterizzato da benefit e flessibilità per coinvolgere i dipendenti e abbattere l'assenteismo.
In attesa di sapere quali saranno le iniziative finanziate dalla Regione nell'ambito delle Reti Territoriali di conciliazione, si presentano le principali caratteristiche dei bandi e - in base all’analisi di alcune recenti esperienze nel settore delle politiche di conciliazione - si delineano alcune possibili iniziative da implementare.
Ancora una volta Regione Lombardia punta sulle Reti. E' stato infatti varato un nuovo bando che favorirà l’occupazione supportando sistemi di governance territoriale che accompagneranno attori economici e sociali nella creazione di partnership pubblico-privato volte ad affrontare e gestire le sfide causate dalla difficile situazione economica.
Grazie al bando di Regione Lombardia, è nato “Women in Coworking - professioniste in cerca di spazio”, un percorso per favorire l’autoimprenditorialità e la valorizzazione delle competenze professionali di lavoratrici autonome con necessità di conciliazione vita-lavoro attraverso l’offerta gratuita di postazioni di coworking.
Nel luglio 2011 le organizzazioni sindacali e il consorzio Consolida di Lecco firmavano l'accordo collettivo che dava avvio al progetto Benessere al lavoro e benessere in famiglia, con l'obiettivo di diffondere la "cultura della conciliazione" e fornire alle famiglie strumenti efficaci per praticarla. Vi raccontiamo come sta andando a circa tre anni dalla firma.
Pur in una situazione di grande difficoltà, numerose aziende stanno introducendo iniziative di welfare con l’obiettivo di affiancare le istituzioni pubbliche nella fornitura di servizi a carattere sociale. Per studiarle abbiamo scelto di creare sul nostro sito uno spazio dedicato alla contrattazione, che racconti in maniera continuativa e sistematica le diverse forme di contrattazione aziendale.
Ma mentre la Cisl a partire dagli anni Novanta ha fatto della partecipazione finanziaria dei lavoratori una parte integrante della propria strategia, sia nell'arena delle relazioni industriali che in sede di concertazione con il governo, la Cgil appare ancora oggi diffidente nei confronti di esperienze di "democrazia economica".
Complice la crisi diminuiscono i contratti aziendali sul salario e aumentano quelli che si occupano di welfare che, tra il 2010 e il 2011, sono aumentati del 60%. Restringendosi le risorse a disposizione si è infatti passati dal rivendicare il salario a rivendicare miglioramenti normativi con effetti indiretti sui salari stessi, ma non senza resistenze da parte di molti lavoratori restii ad accettare benefici che riguardano soltanto chi ne ha bisogno. Un tema complesso che Pier Giorgio Caprioli, responsabile dell'Osservatorio Contrattazione di Cisl Lombardia, ha affrontato tenendo conto dei numerosi fattori in gioco.