#Istruzione

È fondamentale mantenere l’attenzione su temi come la povertà educativa e l’inclusione scolastica, anche di ragazzi con disabilità. Tra le altre cose, ci occupiamo di servizi per la prima infanzia con il nostro Focus “ZeroSei”. Approfondisci il Goal 4 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Non per mancanze o ritardi, ma perché era già stata "superata" da una vera didattica digitale integrata. Qui web, app e metodologie partecipative ribaltano le logiche abituali di insegnamento e innescano meccanismi collaborativi tra allievi e con i docenti. Ed è accaduto anche durante una pandemia. Vi spieghiamo come nel nostro primo primo caso di studio per #OltreLaDad.
A metà degli anni 2000 i tedeschi avevano dei tassi di fertilità bassissimi, ma sono riusciti a farli risalire fino a tornare in linea con la media europea. In che modo ci sono riusciti? Facendo tornare le donne nel mercato del lavoro il prima possibile e incentivando la conciliazione vita-lavoro.
Con 193 voti favorevoli, 10 contrari e 15 astenuti, il Senato ha approvato il pacchetto di riforme per le politiche per la famiglia. Ora il Governo e il Parlamento dovranno confrontarsi per emanare i decreti attuativi nel corso dei prossimi due anni.
Realizzando "A Brave New Europe" ci siamo accorti che la Politica di coesione europea non è cosa nota ai più e, soprattutto, che quando si parla di “Unione Europea” si scatena il tifo. Per questo ci piacerebbe capire meglio qual è la percezione delle persone su questi temi per migliorare il nostro progetto. Ci dai una mano partecipando a un breve sondaggio?
Al momento sono arrivate richieste solo per metà delle risorse messe a disposizione dal Piano: il rischio è che così non venga raggiunta l'agognata copertura del 33%. Per questo il network, che riunisce le principali reti che si occupano di minori ed educazione, ha voluto mettere in luce le ragioni di questa situazione e le azioni da intraprendere evitare di sprecare l'occasione offerta dal PNRR.
Come interloquire con chi parla un’altra lingua? E come dialogare quando i riferimenti culturali sono altri? A partire dall’esperienza di una struttura di isolamento fiduciario di Trieste, in questo contributo gli operatori che ogni giorno si relazionano con minori stranieri non accompagnati mettono a tema il ruolo della mediazione culturale come strumento imprescindibile nelle relazioni educative.
La popolazione italiana continua a diminuire e questo genera conseguenze su vari fronti, tra cui la sostenibilità del nostro sistema di protezione sociale. In questo articolo Ester Bonomi ci aiuta a capire quali sono le cause della denatalità e come i diversi Paesi europei hanno cercato di porre un freno al calo demografico. Esempi a cui potrebbe guardare l’Italia per ripensare il suo approccio al tema.
Il fenomeno dei giovani che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione in Italia resta su livelli allarmanti. Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno quindi elaborato il Piano nazionale “Neet working” per affrontare la questione.
Nella terza puntata di #OltreLaDAD parliamo degli istituti scolastici che aderiscono al Movimento Avanguardie Educative e che applicano da anni strumenti digitali per trasformare la didattica e renderla più coinvolgente. Una comunità di pratiche che fa innovazione dal basso. E che vi raccontiamo attraverso cinque casi concreti.
Il Rapporto Giorgio Rota offre alcune considerazioni sull'impatto del Covid. Luca Davico spiega che i dati disponibili non indicano un evidente peggioramento in termini di bocciature e abbandoni, ma i risultati dei test Invalsi e la percezione di studenti e docenti sulla DAD fanno pensare a una situazione destinata a peggiorare presto.
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale si occupa molto di banda larga e competenze e meno di didattica digitale integrata. Eppure in giro per il Paese qualcosa sta accadendo. In questo secondo appuntamento della serie #OltreLaDad cerchiamo di capire chi, come e cosa sta sperimentando sul tema.
Nel quinto approfondimento di ABNE, il progetto che stiamo realizzando con Slow News per raccontare cos'è e come funziona la Politica di coesione europea, affrontiamo il tema dei servizi all'infanzia partendo dall'esperienza della Campania.
Il digitale permette di collaborare a distanza, ridurre i tempi di spostamento, incastrare momenti di incontro in giornate dense. Ma rischia anche di rendere discontinui i processi di formazione, condivisione o partecipazione. La possibilità di restare in contatto e di "agganciare" e "riagganciare" il gruppo di lavoro è quindi un elemento fondamentale. Ne discutono Andrea Bacicchi e Graziano Maino a partire dall'esperienza del percorso laboratoriale "In partnership per lo sviluppo locale".
Un recente Rapporto di Cerved riporta che la spesa delle famiglie per i servizi di welfare è cresciuta dell’11% nell’ultimo anno, in particolare per la salute e l’assistenza agli anziani. Dati che, spiega Valeria De Tommaso, mettono ulteriormente in evidenza la necessità di ricalibrare la spesa pubblica affinché la società longeva non si trasformi in un peso insostenibile per le generazioni future.
Una ricerca condotta dalla Fondazione L'Albero della Vita e dall'Università degli Studi di Palermo rivela come le conseguenze della pandemia abbiano colpito duramente le famiglie e i minori. Ora servono partnership forti in grado di stimolare la sinergia tra Pubblico e privato per contrastare la povertà educativa e rafforzare i servizi socio-educativi.
L'Alleanza per l'Infanzia ha presentato un nuovo contributo con cui fissa i punti necessari per lo sviluppo complessivo di bambine e bambini fin dai primissimi anni di vita, coinvolgendo il più possibile le famiglie e integrando settori e servizi di intervento.