Un’iniziativa di welfare e giustizia sociale, che vuole fornire alle donne strumenti concreti per contrastare una forma di violenza spesso sottovalutata ma radicata nella scarsa alfabetizzazione finanziaria: la violenza economica. È questo, in sintesi, l’obiettivo del progetto di educazione finanziaria Regina di Denari, rivolto alle donne vittime di violenza che si rivolgono ai centri antiviolenza della Lombardia.  Secondo le più recenti elaborazioni demografiche, in Italia vivono circa 59 milioni di persone, di cui circa 30 milioni sono donne. Il 18% non possiede un conto corrente, pari a 5,4 milioni di donne prive di un’autonoma capacità di gestione economica. Questo dato, rilevante e strutturale, evidenzia l’urgenza di interventi culturali, educativi e istituzionali. E da qui nasce il nostro progetto.

Il progetto Regina di Denari

Promosso unitariamente dalle sigle confederali CGIL, CISL e UIL, Regina di Denari è realizzato dalle organizzazioni sindacali di categoria del settore bancario e assicurativo – First CISL, FISAC CGIL e UILCA Lombardia – attraverso il Coordinamento Donne. Il sindacato considera infatti questo progetto parte integrante della propria responsabilità sociale: contribuire alla diffusione della cultura finanziaria significa sostenere la dignità delle persone e la loro piena partecipazione alla vita economica e lavorativa.

A cinquant’anni dalla riforma del diritto di famiglia, parlare di conto corrente come strumento di indipendenza è ancora un tema potente. La possibilità di disporre autonomamente del proprio denaro resta un elemento essenziale per l’autonomia personale, per la sicurezza e per la libertà di scelta.

Formare all’indipendenza

Per questo un ruolo centrale nel progetto è svolto dalle formatrici, professioniste ed esperte del settore bancario. Negli anni hanno maturato competenze tecniche avanzate e una professionalità consolidata, divenendo un punto di riferimento prezioso per le partecipanti. Grazie alla loro esperienza, rendono accessibili temi complessi e li collegano a bisogni reali e quotidiani. I percorsi formativi affrontano:

  • il funzionamento dei conti correnti;
  • i mezzi di pagamento fisici e digitali;
  • il credito, i finanziamenti e la lettura dei tassi di interesse;
  • la pianificazione finanziaria come metodo per costruire futuro, stabilità e autonomia.

Queste conoscenze rappresentano strumenti di autodeterminazione, fondamentali per sottrarsi a dinamiche di controllo economico e per accrescere la capacità di scelta.

I forti nessi col lavoro

L’educazione finanziaria è strettamente collegata al tema del lavoro femminile. Senza autonomia economica non vi è reale libertà, e senza un lavoro dignitoso e tutelato non vi è indipendenza possibile. Per questo il progetto si inserisce all’interno di una riflessione più ampia sulla presenza delle donne nel mercato del lavoro, sulla necessità di sostenerne la crescita professionale e sull’importanza dei contratti collettivi, strumenti essenziali per garantire diritti, tutele e condizioni di equità.

Sostenere le competenze finanziarie significa anche rafforzare la capacità delle donne di orientarsi nel mondo del lavoro, riconoscere il valore del proprio impiego, richiedere condizioni contrattuali corrette e cogliere opportunità professionali. Educazione finanziaria e lavoro sono, a tutti gli effetti, due facce della stessa autonomia.

Un percorso in divenire

Da tre anni Regina di Denari attraversa il territorio lombardo, collaborando con centri antiviolenza, istituzioni e realtà del sociale, per diffondere strumenti di consapevolezza e di emancipazione economica. Il progetto è patrocinato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalle Consigliere di Parità della Regione Lombardia. Grazie a Regina di Denari, le donne lombarde possono rafforzare le proprie competenze, consolidare la propria autonomia e costruire percorsi di vita e di lavoro realmente liberi dalla violenza.