Welfare Innovation Local Lab (WILL) è un progetto quinquennale (2019-2024) che riunisce Comuni, istituzioni universitarie e organizzazioni del Terzo Settore che vogliono ripensare i meccanismi che regolano i sistemi di welfare locali.
L’iniziativa coinvolge 9 Comuni capoluoghi di provincia – Bergamo, Como, Monza, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Padova, Rovigo, Novara – di 4 regioni del Nord Italia – Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte – coordinati dalla Fondazione IFEL (Anci) con la supervisione scientifica di Percorsi di secondo welfare e di SDA Bocconi, oltre al supporto dell’Università Cattolica, dei Forum Terzo Settore regionali e della società di consulenza KPMG.
Gli obiettivi
WILL si propone 3 macro obiettivi:
- Definire le condizioni per sperimentare in modo innovativo nuove soluzioni di welfare. Nello specifico si tratta di mappare i problemi sociali emergenti, le risposte dei servizi finanziati dal pubblico, le risposte del mercato a pagamento (professionale e informale); descrivere il gap tra bisogni sociali emergenti e tutti i meccanismi di protezione e riproduzione sociale esistenti a livello locale; costruire accordi di rete orizzontali e verticali con gli stakeholder rilevanti e strategici.
- Scegliere le sperimentazioni da realizzare individuando le forme di sostegno (economico, professionale, scientifico, culturale) più adeguate; attivando piattaforme di ricomposizione sociale e/o di mercato; raggiungere la massa critica di utenti/partecipanti più adeguata; individuare gli strumenti tecnico-amministrativi per poter sperimentare in modo radicalmente innovativo logiche di assegnazione degli incarichi e degli appalti outcome-based e frutto di co-programmazione e co-progettazione.
- Avviare e realizzare le sperimentazioni negli ambiti progettuali individuati, ovvero implementare le sperimentazioni, sottoporle a valutazione (in itinere e al termine del progetto, con una attenzione agli impatti generati) e diffondere i modelli sperimentati in altri contesti per favorire la scalabilità delle soluzioni più innovative.
Strumenti e logiche di innovazione
A questi 3 obiettivi corrispondono altrettanti strumenti o logiche di innovazione:
- Sostenere le reti sociali attraverso “piattaforme multicanale di ricomposizione sociale”, luoghi fisici o spazi virtuali che facilitino le occasioni di incontro tra persone, promuovendo il supporto reciproco e solidale, favorendo gli scambi e la ricomposizione del tessuto sociale.
- Agevolare l’incontro tra domanda e offerta tramite la creazione di spazi di mercato che raggruppino la domanda, sostengano la professionalizzazione dell’offerta e rendano economicamente più accessibili tanti servizi a pagamento già oggi a carico delle famiglie, grazie alla diffusione di logiche di condivisione dei servizi stessi.
- Riformare i bandi e gli appalti pubblici verso dinamiche outcome-based, ossia la strutturazione di appalti, contratti e affidamenti con logiche ispirate alla co-progettazione e co-programmazione, orientate al risultato e che prevedano forme di compenso o premialità legate al raggiungimento degli obiettivi di valore sociale e per contribuire ad accrescere il tasso di copertura del bisogno complessivo di un dato contesto.

Ambiti di innovazione
Il progetto si propone di lavorare su tre ambiti di innovazione (minori, povertà e anziani). La discussione congiunta tra partner scientifici e amministrazioni locali ha condotto alla selezione dei seguenti cluster:
- per “minori e giovani” i ragazzi delle scuole medie (11-13 anni);
- per l’ambito povertà i working poor;
- per l’ambito anziani gli anziani fragili tra i 75 e gli 84 anni.
A questi tre ambiti di lavoro, si aggiunge un quarto e ultimo ambito che è in grado di investire la comunità locale nella sua interezza: il Community Building.

Peculiarità del progetto
Il progetto si avvale di incontri di formazione in plenaria – che coinvolgono tutti i Comuni aderenti al progetto, i supervisori scientifici e IFEL Anci – e percorsi di tutorship rivolti ai ai singoli Comuni. L’obiettivo è di allineare tutti partecipanti sulle caratteristiche degli ambiti di innovazione scelti, inclusi i dati necessari per sviluppare una lettura condivisa dei bisogni e individuare le possibili traiettorie di innovazione delle policy e dei servizi sociali locali, secondo logiche capacitanti e condivise.
Il Progetto WILL è dunque un’opportunità di benchmarking e policy learning in cui, grazie al continuo scambio, vengono valorizzate le esperienze e le competenze dei singoli enti e in cui le soluzioni migliori possono essere modellizzate e diffuse per un rinnovamento più generalizzato, che vada oltre le amministrazioni coinvolte nel progetto.
All’apprendimento reciproco si affianca anche un’importante azione di accompagnamento da parte di Percorsi di secondo welfare e SDA Bocconi (con il coordinamento di IFEL Anci) rivolta ai singoli Comuni, ideata e organizzata in base alle necessità di ogni amministrazione coinvolta.