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Fondazioni

La Rete Banco Alimentare raccoglie annualmente migliaia di tonnellate di cibo da destinare a chi si trova in stato di indigenza, rispondendo a bisogni crescenti cui il settore pubblico fatica a far fronte. La struttura, le modalità operative e le iniziative varate da tale realtà, in particolare l'annuale appuntamento della Colletta Alimentare, rappresentano un interessante esempio di secondo welfare in cui corpi intermedi, istituzioni e cittadini collaborano attivamente per aiutare chi ha bisogno.
Nelle scorse settimane ci siamo occupati del volume "La sfida del cambiamento, superare la crisi senza sacrificare nessuno" con cui la Fondazioni per la Sussidiarietà ha definito le caratteristiche, le applicazioni e le prospettive del welfare sussidiario. Mossi dal desiderio di comprendere meglio alcuni aspetti di tale modello abbiamo chiesto a Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà, di approfondire con noi alcune questioni relative al modello di welfare proposto. Nel corso del dialogo sono state toccate diverse tematiche legate al volume ma anche argomenti di stretta attualità, come le posizioni recentemente assunte dal governo Monti in materia sociale e le prospettive della Big Society di David Cameron
Continuano gli approfondimenti relativi ai modelli di welfare innovati, che propongono di affiancare alle azioni tradizionalmente garantite da soggetti istituzionali quelle svolte da realtà non appartenenti al settore pubblico. Dopo l'analisi del welfare 2.0 dell'Ufficio Pio di Torino proponiamo l'esperienza del welfare sussidiario, impostato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, le cui caratteristiche sono presentate all'interno del volume "La sfida del cambiamento, superare la crisi senza sacrificare nessuno", curato da Lorenza Violini e Giorgio Vittadini.
L'Ufficio Pio di Torino, ente strumentale della Compagnia di San Paolo, nei mesi scorsi ha concettualizzato un modello di welfare innovativo denominandolo "welfare 2.0". Incuriositi dalla proposta, presentata all'interno del Rapporto di Missione 2012, "Pionieri del welfare 2.0", abbiamo chiesto ai funzionari dell'Ufficio Pio di spiegarci meglio le caratteristiche di questo modello che si fonda sul concetto di sussidiarietà operativa e pone al centro di ogni attività a carattere sociale la persona.
Nel 2011 la Fondazione “aiutare i bambini” e Fondazione Con il Sud hanno iniziato a collaborare nel sostegno a progetti tesi all’ampliamento dell’offerta di servizi alla prima infanzia nelle zone disagiate del Mezzogiorno. E’ nata così l’iniziativa “Un asilo nido per ogni bambino”, giunta in questi mesi alla sua seconda edizione.
Lo scorso 21 maggio presso la Camera dei Deputati si è svolta la presentazione del Manifesto per il Sud nella crescita dell’Italia, appello nato dall’iniziativa della Fondazione Mezzogiorno Europa e della Fondazione RES, a cui ha presenziato anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nel corso della Giornata di San Giovanni per il Volontariato, tradizionale appuntamento di Fondazione Cariparma rivolto al mondo del Terzo settore, quest’anno si è affrontato il tema “Una Fondazione di Comunità per Parma”
Dopo l’intervista a Bernardino Casadei, con cui abbiamo introdotto il tema delle Fondazioni di comunità, proponiamo il dialogo avuto con Pier Mario Vello, Segretario Generale di Fondazione Cariplo, che ci ha raccontato di sviluppi, obiettivi e risultati del progetto di Cariplo che si è occupato di tali realtà. Nel 1998 Fondazione Cariplo, dopo aver studiato e apprezzato le esperienze delle communities foundations americane, ha infatti deciso di supportare la costituzione delle prime Fondazioni di comunità italiane, con l’intento di favorire la crescita della filantropia, la promozione della cultura del dono e lo sviluppo della società civile anche nel nostro Paese.
In questi giorni Fondazione con il Sud festeggia i suoi primi cinque anni di attività. La Fondazione è stata in grado di rispondere con efficacia alle esigenze di molte aree del Meridione, attivando politiche e progetti che hanno favorito lo sviluppo di reti di solidarietà ed iniziative di cui il Mezzogiorno oggi più che mai ha un estremo bisogno.
Nel corso dell'intervento inaugurale del XXII Congresso delle Fondazioni di Origine Bancaria e delle Casse di Risparmio, il Presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti ha parlato di sussidiarietà e secondo welfare, indicandoli come vie da seguire per rispondere al progressivo arretramento dello Stato sulle politiche sociali.
Come affrontare la crisi economico-finanziaria e occupazionale che investe il nostro paese ormai dal 2008? Una strada è trovare delle soluzioni a livello locale che rispondano da vicino alle richieste ed esigenze dei cittadini e dei territori. Le Fondazioni bancarie, che hanno come riferimento un bacino territoriale ben definito, spesso si candidano a offrire risorse e a sostenere e promuovere progetti di innovazione. Sotto questo profilo la Fondazione CRC ha messo a punto una serie di misure molto interessanti, così come risulta anche dal Rapporto annuale 2011, recentemente presentato a Cuneo.
In concomitanza con la visita di Papa Benedetto XVI, presente a Milano per il VII incontro mondiale delle famiglie, la Fondazione Cariplo ha presentato il progetto Maison du Monde, un’iniziativa di housing sociale che vede il coinvolgimento di numerosi attori del territorio milanese.
Per capire meglio quale ruolo svolgono e potrebbero svolgere le fondazioni di comunità nel nostro Paese abbiamo chiesto a Bernardino Casadei, Segretario Generale della Associazione Italiana Fondazioni e Enti di Erogazione, di raccontarci cosa sono e come funzionano oggi questi enti.
In un’ottica di secondo welfare appare quanto mai necessario comprendere quali approcci e quali soggetti, specialmente a livello locale, possano contribuire allo sviluppo di pratiche innovative per lo sviluppo della società civile e del nostro sistema di welfare.