Povertà e inclusione

Tradizionalmente nel nostro Paese la lotta alla povertà ha trovato poco spazio nelle agende politiche dei Governi che si sono succeduti negli anni della Seconda Repubblica. Di conseguenza, gli strumenti di policy per il contrastare le situazioni di maggior indigenza sono rimasti estremamente deboli. In questo quadro, tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un rinnovato impegno dell’attore pubblico nel campo del contrasto alla povertà che, dopo un lungo percorso, ha portato l’Italia a dotarsi per la prima volta di misure strutturali in questo campo. Funzionano? Sono efficienti? Come si potrebbero migliorare?

Percorsi di secondo welfare vuole contribuire a sostenere il dibattito e far conoscere le azioni che le istituzioni pubbliche e gli attori del secondo welfare stanno sviluppando per contrastare la povertà. In questo senso, il Focus supovertà e inclusione mira a realizzare un costante monitoraggio:

  1. del fenomeno della povertà, attraverso la rassegna dei principali rapporti pubblicati in materia;
  2. delle azioni pubbliche volte ad implementare le misure di contrasto all’indigenza;
  3. delle iniziative che vedono protagonisti gli attori del secondo welfare.
A pochi giorni dall'avvio della raccolta delle domande di accesso al Reddito di Cittadinanza i richiedenti sono stati complessivamente 141.109. Se consideriamo l’enorme attenzione mediatica ricevuta dalla misura e la massiccia campagna informativa realizzata dal Governo, si tratta di numeri inferiori rispetto a quelli che ci si poteva aspettare. Abbiamo provato a fare alcune ipotesi sul mancato "assalto" alla misura con Cristiano Gori.
È bastato un mese all'INPS per rivedere le proprie posizioni sul Reddito di Cittadinanza. A febbraio, in Senato, il presidente uscente Tito Boeri sottolineava alcune criticità della misura e sottostimava la platea dei beneficiari. A marzo alla Camera, in attesa del nuovo Commissario, la Direttrice Generale Gabriella De Michele ha invece sostanzialmente abbracciato tutti i contenuti della relazione tecnica del Decreto che regola la misura.
Mentre è partita la raccolta delle domande per accedere al Reddito di Cittadinanza, continuano i lavori per la conversione in legge del Decreto Legge che lo ha istituito. Secondo le stime dell'Istituto Nazionale di Statistica beneficeranno del RdC 1.308.000 famiglie, pari 2.706.000 individui, e il costo complessivo della misura si attesterà a 6,6 miliardi di euro annui. Solo un terzo dei beneficiari sarà soggetto all’obbligo di sottoscrivere il patto per il lavoro.
L’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche ha diffuso alcune stime sulla platea potenziale dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza e sulla spesa connessa all’introduzione di queste misure. La platea potenziale raddoppia rispetto a quella del REI e la spesa annuale per le nuove misure è pari a 9,47 miliardi di euro. Questa spesa chiaramente scende se si ipotizza un take-up inferiore al 100%.
FrancoAngeli ha pubblicato "Housing First. Una storia che cambia le storie", volume che traccia un primo bilancio dell'approccio Housing First, che propone di vedere la casa come punto di inizio e non come traguardo nell'intervento con le persone senza dimora. Attraverso una ricostruzione dei primi passi di questo approccio, gli autori si interrogano sui risultati raggiunti e sulle sfide ancora da affrontare a quasi 20 anni di distanza. Lo ha letto per noi Elisabetta Cibinel
L'Alleanza contro la povertà ha diffuso un documento contenente una serie di suggerimenti per la modifica del Decreto sul Reddito di Cittadinanza, elaborati a partire dal riesame dei testi illustrati durante le audizioni presso la XI Commissione Lavoro del Senato. Le proposte sono articolate lungo dieci obiettivi che sono coerenti con il disegno della misura e che puntano quindi a rafforzarla. Chiara Agostini ce ne parla in questo approfondimento.
L'Osservatorio statistico dell'Inps ha pubblicato il quarto monitoraggio sul Reddito di Inclusione, che dà conto del funzionamento della misura per tutto il 2018. Come i precedenti, il rapporto si basa sulle domande trasmesse all'istituto dai Comuni di residenza dei richiedenti e contiene i dati relativi all'accesso al REI e alcune informazioni sui nuclei familiari beneficiari. In questo articolo Chiara Agostini analizza i principali dati contenuti nel report.
Il Reddito di cittadinanza è il più ingente stanziamento pubblico mai fatto in Italia per il contrasto alla povertà. Le modalità con cui è strutturata la misura però sollevano alcune questioni importanti. In primo luogo, sembra esserci un focus esclusivo sul tema del lavoro e quindi una visione "monodimensionale" della povertà; inoltre, si corre il rischio di "calamitare" le opportunità di lavoro nelle aree dove il sistema produttivo è più dinamico, alimentando la frattura tra Nord e Sud. È questo il pensiero di Federico Mento di Human Foundation.
In un comunicato, l'Alleanza contro la povertà in Sicilia ha espresso le sue considerazioni in merito al Piano regionale di lotta alla povertà recentemente approvato dalla Regione Sicilia. L'organizzazione regionale critica i contenuti del Piano e auspica l'introduzione di strategie di sviluppo del sistema di welfare locale, allo scopo di valorizzare la rete di attori sociali che, a vari livelli, si è attivata per contrastare tutte le forme di marginalità presenti nella regione siciliana.
Il Reddito di Cittadinanza rischia di produrre alcuni effetti perversi. Gli interventi previsti, nonostante il più alto ammontare di risorse mai stanziato in Italia per la lotta all'indigenza, si concentrano esclusivamente sul tema del lavoro, marginalizzando le altre problematiche legate alla povertà. L'Alleanza contro la povertà in Italia ha invitato il Governo e il Parlamento ad avviare un dialogo per evitare queste distorsioni.
QuBì è un'imponente iniziativa di contrasto alla povertà lanciata da Fondazione Cariplo in occasione dei suoi 25 anni di attività. L'azione si concentra in particolare sulla povertà infantile attraverso l'elaborazione di strategie comuni che coinvolgono attori pubblici e privati per individuare risposte strutturali per oltre 21 mila minori in povertà che risiedono a Milano. Con Monica Villa di Fondazione Cariplo abbiamo approfondito gli obiettivi del programma.