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Terzo Settore / Fondazioni

Fondazioni di origine bancaria: 1,1 miliardi di euro a sostegno di 22.000 progetti

A dirlo è il Rapporto annuale dell'Acri riferito al 2024. Circa un terzo delle risorse sono state destinate al welfare.

Acri ha pubblicato il Trentesimo Rapporto annuale sulle Fondazioni di origine bancaria, che presenta i dati aggregati dai bilanci 2024 delle 85 Fondazioni che fanno parte dell’associazione. Il documento offre come sempre numeri e analisi sulle attività di questi enti filantropici, che consentono di tracciare un quadro completo e dettagliato riguardo la gestione del patrimonio, la struttura operativa e il perseguimento della mission.

Tra i dati più interessanti si segnalano quelli relativi all’attività erogativa complessiva delle Fondazioni di origine bancaria, pari a 1.092,7 milioni di euro (+4,3% rispetto al 2023), che rappresenta il miglior risultato degli ultimi 14 anni per le Fondazioni di origine bancaria. Tali risorse hanno permesso di sostenere 22.229 iniziative, che hanno ricevuto un finanziamento medio di 49.000 euro. Un risultato reso possibile dall’ottimo andamento degli investimenti delle Fondazioni: nel 2024 la redditività lorda del patrimonio è stata del 6,8% (era il 4,9% nel 2023), mentre i proventi complessivi si sono attestati a 2.909,6 milioni di euro (+44,7%). Questi hanno anche permesso di incrementare il fondo di stabilizzazione delle erogazioni, lo strumento a garanzia dei flussi erogativi futuri in caso di situazioni sfavorevoli dei mercati, fino a 2,6 miliardi di euro.

Da segnalare poi come circa il 30,8% delle risorse erogate lo scorso anno, ovvero 336,9 milioni di euro, siano state destinate al welfare. Un dato che conferma l’impegno delle Fondazioni di origine bancaria verso il sociale e a sostegno degli attori del secondo welfare.

Giovanni Azzone, presidente di Acri, ha sottolineato come le Fondazioni si confermino “al fianco del Terzo Settore e delle Istituzioni per promuovere una società più coesa e generare nuove opportunità per le comunità. L’attenta politica di diversificazione e di gestione del patrimonio, consolidata nel tempo, consente alle Fondazioni di cogliere le condizioni favorevoli offerte dai mercati, così da alimentare l’attività erogativa corrente e conservare una discreta capienza dei fondi per le attività future. […] Una condizione che consente di progettare sul lungo periodo e di sperimentare soluzioni innovative. È così che le Fondazioni interpretano e realizzano la propria missione”.

Il Rapporto annuale delle Fondazioni contiene al suo interno anche due contributi esterni di particolare interesse: “L’asset allocation delle Fondazioni di origine bancaria”, a cura di MondoInstitutional, e “Amministrazione condivisa e Fondazioni di origine bancaria” a cura di Luca Gori e Giammaria Gotti del Centro di ricerca Maria Eletta Martini della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

 

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