3 ' di lettura
Salva pagina in PDF

A fronte del progressivo invecchiamento della popolazione, dei mutamenti della struttura familistica e delle conseguenze socio-economiche della crisi, quella della domiciliarità è oggi una delle sfide più importanti a cui le società avanzate devono necessariamente trovare risposte sostenibili. Più domiciliarità significa infatti una maggior tutela dei diritti della persona anziana o con disabilità – diritto a scegliere dove vivere, come vivere e, sopratutto, diritto a vivere in una condizione di benessere – e rappresenta un significativo risparmio per il sistema dei servizi pubblici, che nei prossimi anni rischia di andare in sovraccarico in assenza di alternative credibili rispetto agli attuali modelli di cura e tutela. 

È per questa ragione che Compagnia di San Paolo ha individuato nel sostegno alla domiciliarità un’importante linea di intervento a favore delle persone parzialmente o totalmente non autosufficienti e ha scelto di lanciare il bando “InTreCCCi – Casa Cura Comunità”. Tale iniziativa si propone di promuovere e sostenere il diritto della persona non autosufficiente di restare il più a lungo possibile nella propria abitazione, favorire il miglioramento della qualità della vita e rafforzare le relazioni tra persona, caregiver e nucleo familiare. Il tutto con l’obiettivo di permettere recupero e mantenimento di abilità e autonomia, con una prospettiva fortemente preventiva nel caso degli anziani ancora autosufficienti.

Le richieste di contributo potranno riguardare progetti di sostegno alla domiciliarità a favore di persone anziane o con disabilità, anche minori, dove la dimensione della domiciliarità viene intesa quale contesto dotato di senso per la persona, con un’attenzione alla qualità della vita e delle relazioni. Sono distinti sei ambiti di intervento: azioni per l’abilitazione, l’autonomia e la vita indipendente; iniziative innovative di cura e assistenza a domicilio realizzate da strutture residenziali e/o centri diurni in un’ottica di apertura al territorio; sviluppo di reti di coordinamento tra gli attori e percorsi di accesso ai servizi; formazione e sostegno ai caregiver; sviluppo di azioni di prossimità sul territorio; promozione della vita indipendente e dell’invecchiamento attivo e in salute.

Elementi su cui punta il bando

Promozione del welfare di comunità: 
la comunità territoriale deve essere concepita sia attore protagonista che come destinatario delle iniziative. Nella comunità si trovano infatti risorse nascoste che devono essere identificate e attivate; in tale prospettiva gli interventi sono concepiti come azioni orientate al benessere non già solamente del singolo soggetto ma della comunità nel suo complesso.
Promozione del welfare generativo
, ovvero di un sistema di azioni finalizzate a rendere i soggetti protagonisti di interventi di azioni di “rigenerazione”, cioè vantaggio della collettività. Ciò richiede la responsabilizzazione dei beneficiari, invitati a rendersi disponibili a realizzare azioni a corrispettivo sociale. Si tratta di azioni finalizzate a rafforzare i legami, a favorire la partecipazione alla vita sociale e l’inclusione delle persone in difficoltà, innescando meccanismi di coinvolgimento e protagonismo che valorizzino le abilità residue delle persone.
Accessibilità e visibilità: la fruibilità dei servizi da parte dei beneficiari deve avvenire secondo criteri di accesso definiti, trasparenti e non discrezionali; l’iniziativa deve essere visibile, riconoscibile e diffusa sul territorio per favorire la cittadinanza attiva e l’opportuna partecipazione da parte dei soggetti.
Valorizzazione delle potenzialità della tecnologia tramite l’utilizzo strumentale di supporti che, laddove utile e opportuno, aumentino l’efficacia e l’efficienza dell’intervento, lo snellimento delle procedure operative e l’accesso alle informazioni necessarie per lo svolgimento delle attività sia per gli operatori.

Ambiti di intervento

Le richieste di contributo dovranno riguardare progetti le cui attività rientrano in uno o più dei seguenti ambiti di intervento:

  1. Azioni per l’abilitazione, l’autonomia e la vita indipendente: percorsi di abilitazione e riabilitazione rivolti a persone anziane e/o con disabilità.
  2. Iniziative innovative di cura e assistenza a domicilio realizzate da strutture residenziali e/o centri diurni in un’ottica di apertura al territorio.
  3. Sviluppo di reti di coordinamento tra gli attori e percorsi di accesso ai servizi: sperimentazioni volte alla costruzione di reti a livello territoriale con l’obiettivo di ottimizzare e coordinare le risorse e di rendere le informazioni sui servizi visibili, capillarmente diffuse e accessibili, con particolare attenzione alle risorse del volontariato e del terzo settore, anche in sinergia con servizi offerti dal pubblico.
  4. Formazione e sostegno ai caregiver: percorsi innovativi di sostegno e formazione per caregiver sia professionali sia non professionali, inclusi i familiari di persone con disabilità.
  5. Sviluppo di azioni di prossimità sul territorio specificamente focalizzate a individuare preventivamente i bisogni anche inespressi delle persone e dei loro nuclei familiari, a facilitare le relazioni e attivare le risorse territoriali, generando una rete di sostegno e di informazioni di prossimità, a sensibilizzare e coinvolgere la comunità sui temi inerenti la disabilità e le demenze e l’importanza dell’inclusione sociale.
  6. Promozione della vita indipendente e dell’invecchiamento attivo e in salute: iniziative che favoriscono la vita indipendente e che, nei confronti in particolare dei “giovani anziani”, siano coerenti con un approccio preventivo, promuovendo stili di vita sani e stimolando la partecipazione attiva e la creazione di legami sociali.

Requisiti di ammissibilità e tempistiche 

Potranno partecipare al bando i soggetti non profit che presenteranno proposte da realizzare sul territorio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Genova. Il contributo massimo erogabile per ogni richiesta è di 40.000 euro. Il contributo, inoltre, non potrà essere superiore al 75% dei costi totali del progetto: la copertura del restante 25% spetterà all’ente proponente, che potrà ricorrere a autofinanziamenti, apporti dei partner, contributi pubblici e/o privati, donazioni di beni, prestazioni di servizi pro bono, linee di credito ecc. La presentazione delle richieste di contributo dovrà seguire esclusivamente la procedura “Richieste on line di contributo” reperibile sul sito www.compagniadisanpaolo.it utilizzando la scheda iniziativa specifica per il presente bando.
La scadenza per la presentazione delle richieste è fissata al 7 luglio 2016Per saperne di più sul bando IntreCCCI clicca qui.

#ASviS #Salute #Disuguaglianze