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Terzo Settore / Volontariato

Il volontariato si candida a essere bene immateriale Unesco

Ecco il lascito dell'anno di Padova capitale europea del Volontariato. L’annuncio della candidatura in occasione della cerimonia conclusiva di Padova Capitale

Anche nel corso dell’ultimo anno duramente colpito dalla pandemia globale il volontariato non si è fermato. Il tempo e le forze messe a disposizione dai volontari in tutto il mondo sono stati un pilastro fondamentale nell’affrontare la crisi sanitaria. Nel momento del bisogno è emerso un senso profondo e diffuso di umanità; e a sottolinearlo è stato lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, lo scorso anno, all’inaugurazione di Padova Capitale Europea del Volontariato, ha evidenziato come “Il volontariato è una energia irrinunziabile della società (…) La passione sconfigge l’indifferenza, per questo l’umanità guarda al volontariato”.

L’esperienza di Padova è durata un anno e si è chiusa riconfermando il valore morale e civile del volontariato. Il 30 aprile in occasione della cerimonia conclusiva di "Padova Capitale", Emanuele Alecci ha annunciato la candidatura del volontariato come bene immateriale Unesco, partendo dal desiderio di proteggere e sostenere questo patrimonio.

Oltre all’annuncio della candidatura, è stata presentata la nuova versione della “Carta dei Valori del Volontariato”. I suoi valori fondanti sono da sempre stati giustizia, carità, fraternità e generazioni. Le revisioni sono state fatte proprio a partire da questo ultimo punto, favorendo un dialogo intergenerazionale sul ruolo del volontariato. Il coordinamento scientifico e redazionale di questo lavoro è stato condotto dalla Fondazione Zancan.

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