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La rivista Welfare e Ergonomia ha aperto una Call for Paper per il numero 1/2026, che ospiterà riflessioni, analisi e casi di studio su innovazioni, sfide e trasformazioni digitali nel campo del welfare. Studiosi e ricercatori possono mandare le proprie proposte entro il 25 settembre 2025.
Da luoghi di accoglienza della vecchiaia a strutture di cura ad alta intensità fortemente connesse al territorio: considerazioni a partire dai dati del 7° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care del CERGAS SDA.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia ha ospitato il XXVI Congresso di Acri, un'occasione per riflettere sul rapporto tra filantropia e dimensione comunitaria. Il Congresso, che si tiene ogni 3 anni, è arrivato al culmine di un percorso in cui le Fondazioni hanno dialogato con esperti e protagonisti per ragionare sulle comunità.
È il tema al centro di una delle 37 sessioni della XVIII Conferenza ESPAnet Italia, in cui si approfondirà l’invecchiamento e le sue implicazioni per il welfare, con focus su Long Term Care e invecchiamento attivo.
Una ricerca di CBM Italia l’ha studiato per la prima volta con riferimento al nostro Paese. Applicando specifici indicatori, l'analisi certifica la difficile situazione economica delle famiglie in cui ci sono persone con disabilità.
Nel quarto incontro di “Comunità in pratica”, il percorso promosso da Acri verso il XXVI Congresso nazionale, si è discusso di come affrontare le fragilità sociali attraverso un welfare più umano e condiviso. Tra i partecipanti anche la nostra Chiara Agostini.
Monica Palladino, Carlo Cafiero e Roberto Sensi, membri del team del progetto di ricerca DisPARI, approfondiscono le dimensioni sociali, culturali ed emotive della povertà alimentare nei Paesi ad alto reddito, tra definizioni, indicatori e implicazioni per le politiche pubbliche.
Per molto tempo avere un lavoro è stato considerato sufficiente per evitare situazioni di indigenza, ma oggi i dati dicono che in Italia 1 persona occupata su 10 è a rischio povertà. Cosa stiamo facendo per affrontare questa situazione?
I valori e i principi dell’economia sociale sono considerati una leva per lo sviluppo da diversi attori locali. Per questo, da tempo, molti di loro lavorano insieme in Torino Social Impact, che sta contribuendo alla finalizzazione dei documenti di riferimento sia per l’ambito territoriale che nazionale.
L’amministrazione cittadina ha avviato un processo volto a creare una visione politica sull’economia sociale e che possa portare a interventi concreti in vari ambiti. Questo grazie soprattutto al lavoro della Commissione Consiliare Speciale per l’Economia Civile e lo Sviluppo del Terzo Settore.
Paolo Venturi ci propone alcuni spunti dal saggio scritto con Flaviano Zandonai, in cui viene proposto un approccio radicalmente diverso per generare cambiamento: riconoscere il desiderio come forza trasformativa.