sanità

Il Servizio Sanitario Nazionale da solo non riesce più a dare una risposta alle crescenti esigenze di una società in rapida trasformazione. In questo contesto è necessario avviare una proficua collaborazione tra soggetti pubblici e privati per realizzare proposte di assistenza sanitaria integrativa tese a soddisfare i nuovi bisogni dei cittadini: tra questi attori ci le Società di Mutuo Soccorso che ricoprono un ruolo fondamentale nella costruzione del welfare sussidiario.
A partire dalla seconda metà di febbraio nel Cuneese inizierà la sperimentazione di una nuova figura professionale che si propone di cambiare la geometria delle cure domiciliari in Piemonte: l’infermiere di famiglia e di comunità. Questo soggetto aiuterà gli anziani a vivere autonomamente nel proprio domicilio il più a lungo possibile, offrendo loro supporto nelle attività della vita quotidiana, nell’assistenza nelle terapie e nel monitoraggio dei vari indicatori di salute.
Mentre i bisogni sanitari crescono, la popolazione invecchia e i costi dovuti al progresso tecnologico in campo medico aumentano, le risorse a disposizione del sistema sanitario pubblico italiano si riducono, lasciando scoperte aree sempre più ampie di bisogno. In questo contesto Confindustria e Confcommercio hanno avanzato una proposta per convogliare la maggior parte della spesa sanitaria privata verso Fondi integrativi capaci di garantire intermediazione ed assicurarne una gestione più efficiente e trasparente.
Presentato a Roma il rapporto “Bilancio di sostenibilità del welfare italiano” realizzato dal Censis per il Forum ANIA-Consumatori. Lo studio prende in esame l’evoluzione dei bisogni delle famiglie e l'impatto degli stessi sui bilanci familiari, fortemente provati dalla perdurante crisi economica e dagli ingenti costi per il pagamento di prestazioni sociali, sempre più legate all’invecchiamento della popolazione, alla perdita di autosufficienza e al conseguente ricorso alle cure di lungo termine.
Ottobre sarà il mese della prevenzione dei tumori al seno “LILT for Women - Campagna Nastro Rosa” promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della Salute. La campagna, ormai alla sua XXIII edizione, ha lo scopo di sensibilizzare un numero sempre più ampio di donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori alla mammella.
Nell'ambito del confronto con la Regione Lombardia sul riordino del sistema sanitario regionale, i sindacati CGIL, CISL e UIL hanno richiesto unitariamente di rivedere il costo ed il sistema della compartecipazione alla spesa sanitaria e socio-sanitaria sostenuta dalle famiglie lombarde. Per approfondire il tema abbiamo chiesto a Paola Gilardoni, Segretaria USR CISL Lombardia, di spiegarci la posizione del suo sindacato.
Continuano gli approfondimenti sui Paesi al centro di ProWelfare, ricerca che analizza la diffusione del WOV - Welfare Occupazionale Volontario, cioè di quelle prestazioni di welfare offerte ai lavoratori a seguito di contrattazione fra le parti sociali o come prodotto di un’iniziativa unilaterale dei datori di lavoro. Questa settimana ci occupiamo del caso della Germania, dove il WOV rappresenta un fenomeno di lunga durata e non un processo recente legato alla crisi economica o agli sviluppi politici contemporanei.
Nel 2013 il numero totale di assistiti dai fondi sanitari integrativi negoziali aveva raggiunto quasi i 7 milioni. In questo quadro approfondiamo San.Arti, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per il settore artigiano, che si presenta come un caso interessante perché dimostra l’espansione del fenomeno anche in settori produttivi diversi da quelli "forti", seppur con significative variazioni territoriali.
La Federazione delle mutue italiane ha voluto dotarsi di un Codice che rappresenti i valori e i principi delle società di mutuo soccorso e descriva gli ambiti di attività, l’organizzazione e la tipologia di gestione delle Mutue pure, che agiscono senza scopo lucro, con finalità socio-assistenziali e a vantaggio di tutta la comunità. Barbara Payra ci racconta i principali contenuti del testo.
SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno ha pubblicato il quarto numero di “Quaderni di Economia Sociale”, rivista semestrale dedicata all’analisi dello sviluppo sociale, partecipato e culturale all’interno delle comunità meridionali. Tra i contributi pubblicati anche tre approfondimenti curati dai ricercatori del nostro Laboratorio.
Il 29 giugno scorso è stato approvato dalla Commissione III della Regione Lombardia il progetto di legge 228 “Evoluzione del Sistema Socio-Sanitario Lombardo”, attualmente in discussione presso il Consiglio Regionale. Per approfondire i contenuti e le prospettive della proposta abbiamo intervistato Paola Gilardoni, Segretario USR CISL Lombardia, che ci ha fornito le prime osservazioni e il punto di vista del sindacato.
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Anagrafe Fondi Sanitari, istituita presso la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, ai sensi del DM 27 ottobre 2009, sono 290 i Fondi Sanitari iscritti, di cui 4 appartenenti alla categoria Fondi Sanitari Integrativi e 286 a quella degli Enti, Casse e Società di Mutuo Soccorso. Nell’anno 2013 il numero totale degli assistiti dei Fondi è stato di 6.914.184
La Corte Suprema americana ha confermato la legittimità della riforma sanitaria di Obama. La controversia riguardava in particolare un aspetto del cosiddetto Obamacare, ovvero la legittimità dei sussidi pubblici federali offerti ai cittadini meno abbienti per sottoscrivere le polizze sanitarie. Una decisione che avvalla i cambiamenti in corso nella politica sanitaria statunitense.
Aumentano gli aderenti alle forme pensionistiche complementari ma anche gli iscritti che, a causa della crisi, non riescono a versare i contributi. È uno degli dati che emerge dalla relazione - presentata l’11 giugno scorso alla Camera dei Deputati - con cui ogni anno la COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) fa il punto sulla previdenza complementare nel nostro paese.
Stretta sui controlli di bilancio, convergenza sulle riforme economiche, ma anche un "welfare da tripla A", con standard comuni per i trattamenti minimi di disoccupazione. Sono le linee di sviluppo per il progetto di riforma dell'Eurozona a cui stanno lavorando i vertici delle istituzioni europee in vista del vertice dei Capi di Stato e di Governo di fine giungo. Tante le novità che si profilano all'orizzonte.
Dalla fine degli anni Ottanta i sistemi sanitari europei sono soggetti a processi di riforma orientati a conciliare esigenze spesso contrapposte. Delle varie dimensioni di questo fenomeno del corso della VIII Conferenza annuale ESPAnet Italia dedicata alla sanità. C'è tempo fino al 25 maggio 2015 per presentare proprie proposte di paper.
La Fondazione Welfare Ambrosiano ha presentato un progetto innovativo di welfare sanitario integrativo dedicato persone e famiglie in condizioni di vulnerabilità che vivono nell'area della Città Metropolitana di MIlano. Il target del piano è triplice: prevenzione odontoiatrica e igiene dentale, prevenzione oncologica per le donne, assistenza domiciliare per gli anziani.
Si è svolto a Bologna il convegno “Integrare il welfare, sviluppare la white economy” promosso da UniPol Emilia Romagna e Censis per discutere degli strumenti di welfare pubblici e privati che possano, oltre che dare risposte ai cittadini, rilanciare la crescita economica e l’occupazione. Durante il convegno è stato anche presentato il rapporto “Welfare Italia. Focus sulle famiglie dell’Emilia Romagna”.
Unindustria Treviso ha attivato un nuovo piano di servizi di welfare aziendale per le imprese associate. Grazie alle convenzioni stipulate con le strutture del territorio, i dipendenti delle aziende aderenti potranno accedere a prestazioni sanitarie e servizi alla persona a costi agevolati, oltre che a un innovativo progetto, “il carrello spesa”, per l’acquisto di beni di consumo.
Welfare Italia Servizi e Cisl Lombardia hanno sottoscritto un protocollo d’intesa volto a promuovere un innovativo sistema di protezione sociale e sanitaria per rafforzare le tutele dei lavoratori, delle lavoratrici e dei pensionati iscritti al sindacato e per integrare, attraverso la contrattazione, le tutele fornite dai programmi di primo welfare e dai fondi sanitari e previdenziali integrativi.