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Rete EducAzioni: sull’edilizia scolastica si rischia di perdere un’occasione

A breve saranno allocati 5 miliardi di euro ma, visti anche i tempi stretti, è alto il rischio di andare al ribasso e investire in progetti già vecchi. Per questo il Governo deve fare attenzione a tre temi cruciali: sostenibilità ambientale, inclusività degli spazi, trasparenza e coinvolgimento delle comunità educanti.
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La rete EducAzioni, alleanza di scopo che riunisce diversi network che si occupano a vario titolo di istruzione, educazione e tutela dei minori (tra cui l’Alleanza per l’infanzia, a cui aderisce Secondo Welfare), ha scritto una lettera aperta al Governo sugli investimenti in edilizia scolastica. A fine febbraio, infatti, si chiuderanno 4 avvisi pubblici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che riguardano questo ambito (ne avevamo parlato qui) su cui occorre fare attenzione.

I bandi – che riguardano la realizzazione e messa in sicurezza di asili nido e scuole per l’infanzia, la costruzione di scuole nuove, per la creazione di mense e palestre e una prima tranche per la messa in sicurezza e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico esistente –  valgono complessivamente 5 miliardi di euro.

Secondo la Rete EducAzioni, visti anche i tempi molto stretti previsti dai bandi, il rischio è di “investire risorse per l’edilizia scolastica in progetti già vecchi, perdendo l’occasione di una scuola davvero nuova”. Pertanto è fondamentale che siano rispettati alcuni requisiti indispensabili. Nello specifico sono tre le richieste avanzate:

  • attenzione a sostenibilità ambientale;
  • inclusività degli spazi;
  • trasparenza e coinvolgimento delle comunità educanti.

 

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