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Recensioni

Disoccupati, neet, precari, choosy, bamboccioni, cervelli in fuga: sono queste le definizioni che ricorrono più frequentemente quando si parla dei giovani italiani al tempo della crisi. Eppure, come documenta un recente rapporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, esistono giovani non rassegnati, capaci di guardare positivamente e tenacemente verso il futuro, che hanno scelto di essere protagonisti nonostante le difficoltà.
Tempi moderni. Il welfare nelle aziende in Italia – a cura di Emmanuele Pavolini, Ugo Ascoli e Maria Luisa Mirabile – è il primo volume interamente dedicato allo sviluppo del welfare aziendale in Italia. Un lavoro completo, che ripercorre la letteratura accademica, la storia del welfare state e lo sviluppo degli schemi di tipo occupazionale per ricostruire la genesi del fenomeno del welfare aziendale e individuarne prospettive e criticità.
La conciliazione vita-lavoro fa bene alle donne? In “Genere e responsabilità sociale di impresa”le autrici passano al setaccio nove aziende italiane che si sono distinte per aver adottato importanti misure di pari opportunità a favore dei dipendenti valutandone l’impatto sul loro benessere e sulle loro prospettive di carriera.
L’ultimo numero della rivista Quaderni di Economia Sociale affronta il delicato tema della crisi del welfare prendendo in esame il crescente ruolo del terzo settore nella fornitura di servizi a carattere sociale. Vi proponiamo una breve recensione della rivista, dove compaiono anche alcuni contributi curati dai ricercatori di Percorsi di secondo welfare.
Può esistere il mercato nel welfare? Possiamo definirlo buono o cattivo? Il libro di Jane Gingrich "Making Markets in the Welfare State: The Politics of Varying Market Reforms" affronta proprio uno degli interrogativi più attuali e controversi del dibattito sul welfare state: l’ingresso dei privati come fornitori di servizi di welfare.
Come risolvere lo squilibrio economico esistente tra Nord e Sud? Carlo Borgomeo ha recentemente dato alle stampe “L’equivoco del Sud”, volume che, oltre a fornire alcune risposte innovative, mette in dubbio l’assunto stesso della domanda: il nostro vero obiettivo deve essere quello di colmare il divario economico? Non esiste un’altra via?
Gian Paolo Barbetta ha recentemente dato alle stampe “Le Fondazioni. Il motore finanziario del terzo settore”, interessante volume che indaga in maniera semplice ed efficace storia, funzioni, pregi e difetti delle fondazioni italiane, chiarendone i ruoli e le caratteristiche più interessanti in un’ottica di innovazione del welfare.
“Non ci possiamo più permettere uno Stato sociale". Ma è veramente così? Non sembra di questa idea Federico Rampini, che in "Non ci possiamo più permettere uno Stato sociale. Falso!", intravede una speranza per il modello sociale europeo. Perché un’altra via non soltanto è possibile, ma doverosa.
Per chi vuole saperne di più - non solo degli ammortizzatori sociali, ma dell’intero sistema di welfare oggi in vigore nel nostro Paese – Michele Salvati presenta il libro della collana storica della Banca d’Italia: "Alle radici del Welfare all’italiana. Origini e futuro di un modello sociale squilibrato", di M. Ferrera, V. Fargion e M. Jessoula. Un libro di storia, che percorre le principali tappe degli istituti che compongono il nostro welfare dalla loro origine sino ai nostri giorni, ma storia ragionata, che non si limita a descrivere in modo accurato come le cose sono andate, ma cerca di spiegare perché sono andate nel modo in cui andarono e perché oggi siamo di fronte a uno snodo decisionale cruciale.
Continuano gli approfondimenti relativi ai modelli di welfare innovati, che propongono di affiancare alle azioni tradizionalmente garantite da soggetti istituzionali quelle svolte da realtà non appartenenti al settore pubblico. Dopo l'analisi del welfare 2.0 dell'Ufficio Pio di Torino proponiamo l'esperienza del welfare sussidiario, impostato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, le cui caratteristiche sono presentate all'interno del volume "La sfida del cambiamento, superare la crisi senza sacrificare nessuno", curato da Lorenza Violini e Giorgio Vittadini.
Giorgio Freddi col volume "L'anomalia americana" descrive il funzionamento del sistema sanitario americano, spiegando approfonditamente perché il sistema statunitense, nonostante tutti gli sforzi messi in atto da Obama e da molti presidenti prima di lui, risulti difficilmente modificabile.
Charity and Mutual Aid in Europe and North America since 1800, a cura di Bernard Harris e Paul Bridgen, docenti presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Southampton, sul rapporto tra organizzazioni filantropiche, società di mutuo soccorso e attori istituzionali in Europa e Nord America a partire dal diciannovesimo secolo.
Nel 2009 l’Ufficio Studi dell’ANIA, assieme all’Istituto per la Ricerca e lo Sviluppo delle Assicurazioni (IRSA), ha avviato un progetto di ricerca per analizzare la domanda potenziale di bisogni assicurativi delle famiglie italiane, famiglie esposte in misura crescente a rischi ed eventi non coperti dal sistema di welfare pubblico.