Tradizionalmente nel nostro Paese la lotta alla povertà ha trovato poco spazio nelle agende politiche dei Governi che si sono succeduti negli anni della Seconda Repubblica. Di conseguenza, gli strumenti di policy per il contrastare le situazioni di maggior indigenza sono rimasti estremamente deboli. In questo quadro, tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un rinnovato impegno dell’attore pubblico nel campo del contrasto alla povertà che, dopo un lungo percorso, ha portato l’Italia a dotarsi per la prima volta di misure strutturali in questo campo. Funzionano? Sono efficienti? Come si potrebbero migliorare?

Percorsi di secondo welfare vuole contribuire a sostenere il dibattito e far conoscere le azioni che le istituzioni pubbliche e gli attori del secondo welfare stanno sviluppando per contrastare la povertà. In questo senso, il Focus supovertà e inclusione mira a realizzare un costante monitoraggio:

  1. del fenomeno della povertà, attraverso la rassegna dei principali rapporti pubblicati in materia;
  2. delle azioni pubbliche volte ad implementare le misure di contrasto all’indigenza;
  3. delle iniziative che vedono protagonisti gli attori del secondo welfare.
È ufficialmente aperta l'edizione 2018 di "Fatto per Bene", bando di Compagnia di San Paolo finalizzato a contrastare la povertà. L'obiettivo del bando è la riduzione della povertà attraverso la promozione di forme di donazione e del recupero capillare delle eccedenze tramite sistemi territoriali strutturati che massimizzino il rapporto tra benefici e costi della donazione e del relativo recupero a scopo sociale.
Quaderni di Economia Sociale è una rivista semestrale dedicata alla partecipazione civica e al mondo del non profit che indaga il contenuto, le difficoltà e le prospettive dei progetti finalizzati alla promozione dello sviluppo sociale. Vi presentiamo una panoramica dei contenuti presenti nel nuovo numero, dedicato al tema della povertà educativa, alla cui stesura ha partecipato anche il Laboratorio Percorsi di Secondo Welfare, con i contributi di Chiara Agostini ed Eleonora Maglia.
La povertà educativa è un tema sempre più al centro della riflessione e dell’azione di policy makers e organizzazioni del Terzo Settore. In questo quadro, la valutazione dell'impatto sociale diventa questione strategica nel comprendere come contrastare il carattere intergenerazionale del fenomeno, rivelandosi strumento di managment prima, durante e dopo l'elaborazione di un progetto.
Save the Children ha pubblicato il nuovo rapporto sulla povertà educativa in Italia. Il documento, realizzato con l'Università di Roma Tor Vergata, si concentra sui minori "resilienti" cioè su coloro che, pur nascendo e crescendo in contesti svantaggiati dal punto di vista economico e sociale, riescono a superare le difficoltà e raggiungere buoni livelli di apprendimento, realizzando le proprie aspirazioni ed esercitare pienamente i propri diritti di cittadini.
Save the Children ha rilanciato, dopo il successo dell'anno scorso, la manifestazione nazionale "Illuminiamo il futuro". Dal 14 al 20 maggio una settimana di eventi in tutta Italia per "illuminare" il futuro di bambini e bambine e accendere i riflettori sulla povertà educativa, un fenomeno che limita le opportunità di crescita culturale e personale di bambini e ragazzi.
Negli ultimi anni, anche e soprattutto a seguito della crisi economica, il profilo degli homeless si è modificato, includendo persone tradizionalmente neppure considerate a rischio. Questo cambiamento ha fatto emergere nuove studi e riflessioni sul fenomeno. Una recente indagine ha cercato per la prima volta di approfondire il fenomeno sul territorio metropolitano torinese.
Il quadro della povertà educativa in Italia è drammatico e i minori in condizione di povertà assoluta sono oltre 1 milione e 200 mila. Il tema della povertà educativa minorile si lega inevitabilmente a quello dell’accesso ai servizi per la prima infanzia. Quale può essere, in questa direzione, il ruolo degli investimenti e della finanza a impatto sociale? Claudia Fischi - Forum Nazionale del Terzo Settore - analizza la questione all'interno del portale Il Punto - Pensioni&Lavoro.
In Lombardia sono 7.480 le famiglie che ricevono il Reddito di inclusione e 19.775 le persone coinvolte. L'importo medio mensile è di 258,26 euro a nucleo. Così dicono i dati dell'Inps al 23 marzo 2018. A diffonderli è l'Alleanza lombarda contro la povertà che in una lettera al nuovo presidente della Regione, Attilio Fontana, chiede "serie politiche di investimento e un coordinamento fra tutti gli attori in gioco". Ecco la proposta dell'Alleanza.
Sesta e penultima tappa della manifestazione itinerante "Tutta un'altra storia", lanciata dall'impresa sociale Con i bambini per stimolare la riflessione intorno alla povertà educativa, alle periferie e alla comunità educante. Nell'incontro catanese si è svolta una seduta del consiglio comunale autogestita in cui più di 60 studenti hanno raccontato il loro punto di vista sulla città.