“Cultura in rete – Mappatura partecipata di tutte le energie culturali della provincia di Lodi” è un percorso promosso da Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi e cofinanziato da Fondazione Cariplo, che Pares ha accompagnato tra ottobre 2024 e marzo 2025. Questa iniziativa si è posta due obettivi: da un lato mappare e dare valore ai diversi attori che nel territorio si occupano di cultura; dall’altro offrire un’occasione di incontro e condivisione tra gli stessi, per conoscersi, confrontarsi e per esplicitare le priorità, le attenzioni, i bisogni e le propensioni su cui lavorare insieme, ponendo le basi per un sistema culturale provinciale dinamico, inclusivo e interconnesso.

In quest’ottica, il progetto “Cultura in rete” ha offerto un’occasione preziosa di dialogo, animata dalla partecipazione di 135 persone in rappresentanza di 110 realtà tra musei, biblioteche, teatri, imprese culturali, associazioni, scuole e amministrazioni locali. La partecipazione di tutti questi attori, accompagnati attraverso tecniche di facilitazione partecipative, ha permesso di costruire una dimensione di rete e uno spazio di riflessione e co-creazione.

Di seguito facciamo il punto su quanto realizzato, sugli apprendimenti acquisiti e su alcuni spunti di riflessioni utili a chi si trovi ad affrontare contesti collaborativi simili.

Il percorso di Cultura in rete

Il percorso si è articolato in tre fasi: ascolto, ricomposizione, restituzione.

  1. Ascolto e raccolta delle idee (novembre-dicembre 2024) – Durante sette incontri laboratoriali, diffusi sul territorio, i partecipanti hanno messo a fuoco:
  • i significati che la rete degli attori coinvolti attribuisce alla cultura e le funzioni che essa esercita e può esercitare nei territori;
  • le strategie necessarie per favorire la collaborazione tra i diversi soggetti culturali e costruire “cultura in rete”;
  • le priorità che gli attori della cultura si danno per rispondere ai bisogni della comunità;
  • ventitrè idee progettuali da immaginare e realizzare insieme.
  1. Ricomposizione (gennaio 2025) – L’incontro laboratoriale di ricomposizione è stato l’occasione per condividere, cucire e valorizzare i contributi emersi nella fase precedente e riflettere insieme sul domani, ossia su come dare concretezza agli esiti di “Cultura in rete”.

Il confronto ha esplorato quattro dimensioni:

  • lo sviluppo, come promuovere i contenuti elaborati e diffondere gli apprendimenti acquisiti, per allestire progetti culturali innovativi e cross-settoriali;
  • il metodo, quali strumenti adottare per definire obiettivi, rilevare bisogni, coinvolgere beneficiari e alimentare la sperimentazione;
  • le sinergie, come valorizzare la rete per costruire progettualità condivise, favorire il confronto e la co-creazione e superare l’autoreferenzialità;
  • le competenze, quali servono per progettare, gestire e comunicare interventi e azioni culturali complessi.
  1. Restituzione (marzo 2025) – Nel corso dell’evento pubblico conclusivo sono state socializzate le proposte concrete da intraprendere per facilitare lo sviluppo e il consolidamento della rete e per creare le condizioni utili all’avvio di progettualità complesse e cross-settoriali. Il documento di restituzione del percorso e delle idee emerse, presentato durante l’evento, rappresenta una bussola per le istituzioni, i decisori politici e tutti gli attori interessati allo sviluppo della dimensione culturale.

La forza della rete e i suoi temi per un futuro condiviso della cultura

Perché si riesca ad intraprendere un cammino verso il fare ed essere “cultura in rete”, occorre che i molteplici attori culturali del territorio assumano un nuovo paradigma: pensarsi come sistema culturale. Collaborare, interconnettere esperienze e conoscenze, alimentare contaminazioni e complementarietà permette di creare una rete viva e dinamica in cui le diverse competenze e risorse vengono messe a disposizione di tutti.

La dimensione di rete, se coltivata con cura, consente alla cultura di crescere, di sperimentare nuovi linguaggi e di coinvolgere pubblici differenti. Favorisce lo sviluppo di nuovi fermenti di welfare culturale, di nuove opportunità di turismo e valorizzazione, di nuove attenzioni per una cultura accessibile e inclusiva.

È dentro a questa cornice, sviluppata e condivisa durante il percorso, che i partecipanti, accompagnati dalla tecnica OPERA, hanno identificato sei filoni tematici prioritari e portanti, che rappresentano gli elementi guida per dare forza e sviluppo al sistema culturale lodigiano (Petrella, 2024).

  • Cultura per la promozione del territorio e la valorizzazione della sua storia e delle sue tradizioni: la cultura è una leva strategica per il turismo e il rafforzamento dell’identità locale, valorizza il patrimonio storico-archeologico, le ricchezze naturali e le tradizioni enogastronomiche e artigianali.
  • Cultura per creare comunità e tessere legami: la cultura è uno strumento per rafforzare il tessuto sociale, promuovere il senso di appartenenza e favorire il dialogo, superando le divisioni e alimentando la coesione sociale attraverso la partecipazione attiva ai processi creativi.
  • Cultura per promuovere salute e benessere (welfare culturale): la cultura è strumento per la cura di sé e degli altri, la gestione delle emozioni, il potenziamento delle risorse individuali e la riduzione delle disuguaglianze.
  • Cultura per coinvolgere i giovani e promuovere il loro protagonismo: la cultura è elemento essenziale per la crescita dei bambini e dei ragazzi, stimola la creatività, l’espressione, il pensiero critico, la scoperta di talenti e del proprio posto nel mondo.
  • Cultura per sperimentare nuovi linguaggi e coinvolgere nuovi pubblici: la cultura non è solo un patrimonio da conservare, ma un processo creativo condiviso che invita alla partecipazione e alla creazione di nuove forme espressive, rendendosi accessibile a tutti.
  • Cultura per conoscere e per comprendere: la cultura è strumento fondamentale per lo sviluppo individuale e della comunità, fornisce strumenti per comprendere la realtà, sviluppare il pensiero critico e favorire la contaminazione di idee e l’apertura mentale.

Gli apprendimenti chiave acquisiti

Il percorso ha generato una serie di apprendimenti preziosi per tutti i partecipanti, che possono rappresentare una sorta di manifesto per chi si accinge a lavorare in un contesto di rete.

  • Il territorio è ricco di energie ed esperienze: le realtà culturali sono tante e spesso sconosciute tra loro, ma tutte animate da un forte desiderio di impegno. Un reciproco riconoscimento è il primo passo per nuove collaborazioni.
  • Il problema di un’organizzazione, spesso, è un problema di molte organizzazioni: le organizzazioni, indipendentemente dalla loro dimensione, si trovano ad affrontare sfide comuni, quali la difficoltà a reperire risorse, a trovare e fidelizzare volontari o a raggiungere un pubblico più ampio. Affrontare questi problemi insieme può portare a soluzioni più efficaci e resilienti.
  • Comunicare è importante: dotarsi di una strategia comunicativa efficace è fondamentale, sia internamente, per mantenere viva la rete che esternamente per raggiungere nuovi pubblici e consolidare la relazione con chi già ci segue.
  • Andare oltre il proprio giardino: la collaborazione permette di superare l’autoreferenzialità, favorendo la contaminazione di esperienze e idee, elemento cruciale per l’innovazione culturale.
  • Darsi un metodo e strumenti: l’adozione di metodologie e strumenti specifici può facilitare la partecipazione di tutti, stimolare la creatività, la collaborazione e la scrittura condivisa.
  • Giovani e cultura: lo spazio della cultura deve sempre di più essere abitato e animato dai giovani, portatori di nuove proposte e linguaggi e capaci di ideare e produrre format che dinamizzano il tessuto culturale locale.
  • Cura fa rima con cultura: il welfare culturale va sviluppato e consolidato maggiormente, è la strada per promuovere il benessere e trasformare le fragilità in risorsa per tutti.

Suggerimenti per un sistema culturale collaborativo e integrato

Interessanti sono le azioni di sviluppo e gli strumenti immaginati dai partecipanti per dare concretezza agli esiti del percorso e iniziare a sperimentare nella pratica il fare-assieme e il lavorare in rete.

  • Piattaforma collaborativa virtuale: creare uno spazio digitale accessibile per facilitare la collaborazione, includendo una banca dati delle realtà, competenze e risorse, un calendario eventi, un archivio di esperienze, documenti, materiali utili e contatti e ambienti per la co-progettazione.
  • Strumenti veloci di condivisione e aggiornamento: utilizzare newsletter e/o gruppi whatsapp per informare regolarmente la rete sulle attività, sugli strumenti e sulle risorse disponibili.
  • Occasioni di incontro regolari: organizzare tavoli di confronto periodici e incontri in presenza, anche tematici, ospitati a rotazione presso gli spazi degli attori della rete, per favorire lo scambio e la co-progettazione.
  • Strumenti per conoscere il territorio: implementare strumenti diretti di rilevazione dei bisogni (questionari, interviste) e consultare studi di settore per comprendere le esigenze e le dinamiche sociali e culturali del contesto.
  • Progettualità multi-attore e cross-settoriali: stimolare la collaborazione premiando nei bandi la presenza di partenariati composti da più organizzazioni e promuovere la contaminazione tra il mondo culturale e quello sociale.
  • Attività in partnership: sperimentare e incoraggiare l’organizzazione di eventi e iniziative culturali congiunte per iniziare a lavorare insieme e moltiplicare idee e raggiungere un pubblico più ampio.
  • Inclusion&Diversity nella coprogettazione: consolidare percorsi di coprogettazione che coinvolgano persone con esigenze specifiche, per creare proposte inclusive, accessibili a tutti, designed for all.
  • Lavorare insieme su temi trasversali: identificare una o più tematiche comuni su cui co-progettare un calendario congiunto di proposte culturali, per un’esperienza concreta di rete.
  • Definire una strategia comunicativa di rete: dotarsi di un “brand” riconoscibile (nome, logo, colori) per la rete “Cultura in rete”.

A conclusione del percorso, la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi ha voluto rispondere concretamente alle richieste degli attori coinvolti, mettendo a disposizione una piattaforma collaborativa digitale, allestita con il  software open-source Decidim. Si tratta di Cultura in rete, strumento concreto che offre a tutti gli operatori della cultura del lodigiano uno spazio di confronto, collaborazione e progettazione (Bertone, 2024).

Il percorso “Cultura in rete” rappresenta un esempio virtuoso di come una mappatura partecipata possa evolvere in un motore di sviluppo e di capacitazione per gli attori di un territorio e innescare nuove energie collaborative, visioni condivise, desiderio di impegno e prefigurazione di progettualità innovative. Il futuro della cultura lodigiana è in rete, e adesso è in mano a tutti i suoi attori.

Questo contributo è parte del Focus tematico Collaborare e partecipare, che presenta idee, esperienze e proposte per riflettere sui temi della collaborazione e della partecipazione per facilitare cooperazione e coinvolgimento. Curato da Pares, il Focus è aperto a policy maker, community maker, agenti di sviluppo, imprenditori, attivisti e consulenti che vogliono condividere strumenti e apprendimenti, a partire da casi concreti. Qui sono consultabili tutti i contenuti del Focus.

Per approfondire

Foto di copertina: Un momento del percorso Cultura in Rete. Fonte: Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi