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Il reddito di maternità rappresenta un’integrazione delle attuali misure di sostegno al reddito rivolte alle famiglie con minori. Tali prestazioni possono essere erogate direttamente dai Comuni con fondi comunali, possono essere gestiti tramite finanziamenti statali (specificatamente rivolti al contrasto alla povertà), oppure possono essere destinate al sostegno alla maternità (assegno maternità, assegno 3 figli minori, bonus natalità, bonus mamma domani, ecc.).

Il Comune di Milano a partire da settembre 2016 ha erogato il reddito di maternità tramite buoni spesa, ma ora ha scelto di cambiare marcia. Dal prossimo mese di novembre, infatti, Palazzo Marino metterà a disposizione la “Bebè Card”, cioè una carta acquisti elettronica sui cui sarà caricato un contributo mensile (di 150 euro) per il sostegno al reddito delle neomamme. È la prima volta che un Comune mette in atto una simile modalità di intervento. La stima è che saranno circa 1.600 l’anno le famiglie beneficiarie dello strumento; circa 900 già nel 2017.

La misura rafforza l’impegno del Comune menegino sul fronte del sostegno al reddito delle fasce più deboli della popolazione. Milano, pur essendo la città che più di tutte in Italia impiega risorse per il sostegno al reddito e per le misure contro la povertà – quest’anno saranno destinati 38.467.650 di euro (più del doppio rispetto al 2011 quando a bilancio erano 18 milioni); mentre al reddito di maternità il Comune ha destinato 7.492.000 euro per il triennio 2017-2019 – ha quindi scelto di fare un passo in più verso chi in città fa più fatica. 

I tempi di attesa per l’attuazione della misura, su cui il Comune ragionava da tempo, sono stati dettati dalla gara per l’individuazione del gestore del servizio, che è stata vinta da Welfare Company (società di cui vi abbiamo parlato in nostro precedente articolo), realtà specializzata nei servizi di welfare aziendale e pubblico. 

I requisiti di accesso

Hanno diritto alla “Bebè Card” tutte le mamme residenti a Milano che hanno avuto o adottato un bimbo dal mese di aprile di quest’anno (in caso di gemelli il contributo sarà assegnato per ciascun bambino) e hanno i seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana o di uno dei paesi dell’Unione Europea;
  • cittadinanza non comunitaria in possesso dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
  • cittadinanza non comunitaria in possesso di regolare permesso di soggiorno (art. 5 del D Lgs. 286/98) della durata di almeno un anno;
  • essere casalinga o disoccupata, o non aver beneficiato di alcuna forma di tutela economica della maternità dal datore di lavoro per il periodo di maternità;
  • non aver superato 16.954,95 euro di valore ISEE – valore riferito al 2017, il valore dell’ISEE si adegua annualmente a quello stabilito da INPS per l’assegno maternità (qui è possibile consultare una simulazione dei beneficiari ammissibili).

Modalità di richiesta

Per richiedere il contributo, la mamma deve recarsi presso uno dei CAF convenzionati entro sei mesi dalla nascita del minore o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione, presentando:

  • fotocopia della certificazione ISEE in corso di validità;
  • fotocopia del permesso di soggiorno;
  • copia dello stato di famiglia (oppure dello stato di famiglia del figlio/i per il/i quale/i si presenta domanda qualora il/i figlio/i non sia/siano presente/i nello stato di famiglia della dichiarante);
  • fotocopia di un valido documento d’identità.

I servizi – come la tata o la baby-sitter – potranno essere acquistati recandosi presso gli spazi WeMi – cioè il portale messo in piedi dal Comune di Milano per facilitare l’accesso ai servizi locali – o collegandosi al sito web dedicato, dove è possibile conoscere e scegliere i servizi tra quelli offerti dalle associazioni e dalle cooperative accreditate dal Comune di Milano.

Riferimenti

Tutte le informazioni sulla bebè card, sui Caf convenzionati, sui prodotti, sui servizi e i loro canali di distribuzione si trovano su:
www.comune.milano.it/redditomaternita
www.wemi.milano.it/bebecard

Per informazioni è possibile scrivere a [email protected] o telefonare ai seguenti numeri:
02 884 48014 – 02 884 47635 – 02 884 63044 – 02 884 41619.