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Italia non profit è una piattaforma digitale lanciata per favorire la visibilità, l’accessibilità e la trasparenza del Terzo Settore. Nel corso dell’emergenza legata alla pandemia si è spesa per aiutare la cittadinanza a orientarsi tra le varie proposte di raccolta fondi e per approfondire i comportamenti e le necessità dei soggetti del Terzo Settore. Ora ha raccolto e diffuso questi dati allo scopo di portare avanti la riflessione sull’impatto sociale della pandemia (con qualche sorpresa).

La filantropia al tempo del Covid

Italia non profit ha svolto innanzitutto, in collaborazione con Assifero (Associazione Italiana delle Fondazioni ed Enti della filantropia Istituzionale), un lavoro di mappatura delle iniziative di solidarietà promosse da parte della società civile organizzata attraverso la pagina “Filantropia a sistema”. Al 4 maggio la mappatura ha individuato 881 iniziative promosse da 667 soggetti per un totale di qausi 707 milioni di euro messi a disposizione.

Comprensibilmente, trattandosi di una crisi sanitaria, i principali destinatari di queste iniziative di solidarietà sono gli ospedali (506 progetti). Gli enti non profit sono interessati da 205 iniziative, i cittadini e le famiglie da 140; seguono poi la Pubblica Amministrazione, la protezione civile, le aziende, le scuole e le università. Nella maggior parte dei casi, concretamente, si tratta di donazioni di denaro, di servizi o di beni (complessivamente più dell’86% delle iniziative). Le restanti risorse sono invece messe a disposizione attraverso bandi, fondi e forme di credito o agevolazioni.

Per quanto riguarda i soggetti promotori, la maggioranza delle iniziative è sostenuta da aziende (532 su 881). Seguono poi le Fondazioni (212), gli enti non profit (69), “altri soggetti organizzati” (47) e i singoli cittadini (21). Incrociando le modalità di sostegno con il profilo dei promotori emergono delle caratteristiche interessanti: le imprese sono le principali donatrici di risorse, servizi e beni. Nel campo dei fondi e dei bandi spicca, invece, il protagonismo delle Fondazioni: esse sono responsabili di 53 dei 69 fondi attivati e di 28 dei 34 bandi pubblicati. Questo dato, per quanto limitato e in continua evoluzione – giacché le iniziative mappate aumentano di giorno in giorno -, sembrerebbe confermare una crescente attenzione della filantropia nei confronti di azioni strategiche e partecipate a scapito di semplici erogazioni di denaro (ne avevamo parlato nel capitolo dedicato alle Fondazioni di origine bancaria nel nostro ultimo Rapporto sul secondo welfare in Italia 2019).

Donazioni e raccolte fondi per gli ospedali

Secondo la rilevazione di Italia non profit si è registrata una pronta attivazione della cittadinanza e degli non profit nel rispondere all’emergenza determinata dal Coronavirus e, nel giro di pochi giorni, si sono moltiplicate le campagne di raccolta fondi per gli ospedali. Allo scopo di promuovere chiarezza e trasparenza in questi processi Italia non profit ha creato, in collaborazione con ASSIF (Associazione Italiana Fundraiser), una pagina di aggregazione delle diverse raccolte fondi denominata “Sostieni un Ospedale”. La pagina ha potuto contare sulla collaborazione di numerose altre piattaforme di fundraising e crowdfunding e sulla validazione, curata da ASSIF, della correttezza e trasparenza dei meccanismi di raccolta e trasferimento delle risorse. Da sottolineare anche il coinvolgimenti di singoli, celebrità, organizzazioni non profit e imprese nel donare e nel pubblicizzare le diverse opportunità di donazione.

La pagina “Sostieni un Ospedale” ha avuto più 113mila visite nell’arco di un mese (13 marzo – 15 aprile) e, tra queste, più di 22mila sessioni sono proseguite fino ai form di donazione o alle pagine contenenti gli estremi per i versamenti. Questi dati descrivono il comportamento delle persone sulla pagina web, pur senza dare informazioni certe sulle donazioni realmente effettuate, ma restituiscono una composizione demografica particolare: la fascia di età più rappresentata è quella compresa tra i 25 e i 34 anni (v. figura 1). Bisogna tener conto del fatto che strumenti digitali come questa pagina sono più frequentati da soggetti più giovani, ma Italia non profit sottolinea come l’emergenza Coronavirus abbia avvicinato al mondo delle raccolte fondi una parte di popolazione solitamente più distante di altre dai comportamenti donativi.

Figura 1. Caratteristiche demografiche dei visitatori della pagina “Sostieni un Ospedale”

Fonte: Italia non profit 2020.

I bisogni (e i timori) del Terzo Settore

Italia non profit ha anche avviato un’indagine volta a rilevare le attuali condizioni del Terzo Settore e le conseguenze economiche e sociali che si trova a fronteggiare a causa della pandemia. In questa fase, infatti, è avvertito il bisogno di andare oltre alle risposte immediate per provare a capire come cambierà il mondo del welfare, di cosa avranno bisogno i suoi protagonisti, quali stimoli sono stati prodotti dall’attuale situazione emergenziale (anche noi, seguendo un ragionamento simile, abbiamo lanciato una survey sulle iniziative di welfare aziendale e responsabilità sociale d’impresa, c’è tempo fino al 7 maggio per partecipare!). L’indagine sulle organizzazioni non profit è ancora in corso, tuttavia emerge già un dato preoccupante: quasi il 45% dei rispondenti dichiara che il proprio ente ha completamente fermato le attività, mentre solo il 6% sta continuando a lavorare come prima dell’emergenza.

Accanto a questa rilevazione Italia non profit ha lanciato la pagina “Sostieni gli enti non profit” che, similmente alla pagina dedicata agli ospedali, raggruppa le iniziative di raccolta fondi messe in atto da questi stessi enti allo scopo di finanziare attività “in prima linea” per fronteggiare la pandemia o per sostenere la liquidità degli enti del Terzo Settore e permettere loro di continuare a operare o, addirittura, di esistere. In questo ambito Italia non profit ha messo a disposizione anche una guida relativa alla gestione delle donazioni (in particolare per quanto riguarda gli aspetti amministrativi e fiscali). Il sostegno alle imprese e alle cooperative sociali – un sostegno che talvolta, in questo periodo, risulta necessario per la sopravvivenza – è al centro di un confronto aperto tra esperti, filantropi, imprenditori e operatori. In particolare è avvertita la necessità di sostenere le organizzazioni a scapito dei singoli progetti (come sottolineato in questo contributo) e di promuovere azioni per salvaguardare la tenuta delle infrastrutture sociali nel nostro Paese.

Riferimenti

Il report curato da Italia non profit
I dati costantemente aggiornati sulle iniziative filantropiche