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In due settimane “Non da soli”, il programma lanciato da Save the Children in risposta all’emergenza Coronavirus, ha raggiunto 20.000 persone tra bambini e adolescenti, famiglie vulnerabili e docenti.

L’emergenza Coronavirus sta già avendo un impatto molto forte sulla vita dei bambini e degli adolescenti, con lo stravolgimento della loro vita quotidiana e avrà effetti drammatici anche nel lungo periodo. A rischio, secondo Save the Children, sono soprattutto i minori più vulnerabili che vivono nei contesti più svantaggiati e di marginalità sociale, esposti alle conseguenze della crisi economica che colpisce le loro famiglie e all’aumento delle disuguaglianze educative dovute all’allontanamento dalla scuola.

Per fronteggiare questa emergenza gli interventi promossi dall’organizzazione si sono concentrati su: 1) lotta alla povertà; 2) sostegno allo studio e alle scuole; 3) Minori stranieri non accompagnati; 4) violenza domestica 5) promozione del protagonismo dei ragazzi e supporto psico-sociale alle famiglie.


Lotta alla povertà e sostegno materiale ai minori e alle famiglie

Save the children ha attivato la distribuzione di aiuti materiali e il sostegno per le spese urgenti a favore delle famiglie in difficoltà economica. In particolare, sono stati presi in carico 165 nuclei familiari che ricevono beni alimentari. Inoltre, attraverso i progetti “Fiocchi in Ospedale” e “Per Mano”, Save the Children sta accompagnando circa 380 neo e future mamme sostenendole quotidianamente anche con l’acquisto e la distribuzione di beni per neonati.

Il sostegno allo studio e alle scuole

È in corso la distribuzione di 750 tablet e connessioni gratuite ai bambini e ai ragazzi delle famiglie più in difficoltà. Questo consentirà loro di seguire le attività scolastiche a distanza e partecipare ad altre attività educative al di fuori dal contesto scolastico. La distribuzione dei dispositivi è accompagnata da guide e tutorial rivolti alle famiglie per un uso sicuro e consapevole del web.

Oltre ai tablet, Save the Children sta anche distribuendo materiale didattico e di gioco educativo (libri, materiale per il disegno e puzzle) per i bambini più piccoli. Allo stesso tempo proseguono, attraverso le piattaforme web e le nuove tecnologie, anche le attività educative extrascolastiche dei centri territoriali di Save the Children presenti in tutto il Paese. Infatti, attività come sostegno allo studio, laboratori ludico-didattici, musica, arte e disegno sono erogati anche a distanza.

Attraverso la rete “Fuoriclasse in Movimento” e in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, l’Organizzazione ha inoltre avviato un intenso percorso di sostegno alle scuole, che prevede l’organizzazione di webinar e corsi online rivolti a docenti di scuole primarie e secondarie di primo grado, per promuovere una didattica a distanza inclusiva e di qualità. Inoltre, nell’ambito della campagna #LaScuolaAiutaLaScuola di TuttoScuola sono stati attivati dei gemellaggi tra scuole volti a supportare quelle maggiormente in difficoltà nel campo della didattica digitale.


Minori stranieri non accompagnati

Attraverso i centri CivicoZero (attivi a Roma, Milano, Torino e Catania) l’Organizzazione ha rafforzato, anche a distanza, tutte le attività di apprendimento dell’italiano, i laboratori artistico-musicali e i corsi di informatica. Sono inoltre stati distribuiti, in 45 comunità di accoglienza, Kit di materiale educativo. Allo stesso tempo, prosegue il sostegno a quanti vivono in condizione di marginalità assoluta e sono quindi esposti ai rischi di tratta e sfruttamento lavorativo.

Inoltre, continuano ad operare a pieno regime anche gli sportelli legali e la HelpLine dell’Organizzazione che garantiscono, ai minori non accompagnati e agli operatori che comunicano con loro, servizi di orientamento e consulenze legali gratuite in più lingue.


Violenza domestica

Di fronte al rischio che aumentino i casi di violenza domestica nei confronti delle donne e che i bambini assistano a tali violenze a seguito dei divieti di uscire dalla propria abitazione, l’Organizzazione ha definito delle linee guida rivolte agli operatori e finalizzate a intercettare prontamente le situazioni di violenza e ad aiutare le donne nel percorso di segnalazione e fuoriuscita. In questo ambito è stato inoltre avviato un monitoraggio dei nuclei più vulnerabili anche attraverso il supporto di psicologi esperti in violenza domestica.


Il protagonismo dei ragazzi e il supporto psico-sociale alle famiglie

Quattrocento ragazzi e ragazze del Movimento Giovani per Save the Children “Sottosopra” sono impegnati in prima persona per promuovere il protagonismo attivo degli adolescenti nella gestione della crisi e per dire la loro su quello che sta accadendo nelle loro vite. Grazie alla piattaforma Change the Future e alla webradio UndeRadio, questi ragazzi si rivolgono quotidianamente ai loro coetanei per riflettere sulle necessità di abbandonare le proprie abitudini e restare a casa. A questi messaggi si aggiunge un decalogo rivolto ai docenti nel quale gli studenti chiedono che, nella realizzazione della didattica a distanza, si tenga conto anche delle loro esigenze.

Per garantire un adeguato supporto psico-sociale ai genitori e alle famiglie in questa fase delicata, Save the Children, con il supporto di psicologi ed esperti, ha messo a disposizione utili consigli e indicazioni su come affrontare le tematiche connesse all’emergenza con i bambini, come impiegare il tempo con i propri figli e come prevenire situazioni di conflittualità.