povertà minorile

Lo scorso 17 dicembre a Milano sono stati presentati i 23 progetti selezionati da "Al Bando le Povertà!", call pubblicata nell'ambito di "QuBì - La ricetta contro la povertà infantile", il programma che intende offrire una risposta alla povertà minorile coinvolgendo attori economici e sociali e realtà del Terzo Settore. Chiara Agostini ci racconta i risultati raggiunti finora dal progetto e le "ricette di quartiere" che saranno realizzate nel 2019.
La Legge di Bilancio 2019 prevede lo stanziamento di ingenti risorse per la lotta alla povertà ma non chiarisce la natura di gran parte degli interventi che saranno realizzati grazie ad esse. La fisionomia di molte misure, in primis il Reddito di cittadinanza, dovrà infatti essere stabilita da specifici provvedimenti normativi che il Governo dovrà varare nelle prossime settimane. Chiara Agostini ci aiuta a fare il punto.
Il 29 e 30 novembre si è svolto a Salerno il convegno "L'approccio integrato 0/6 nell'educazione dei bambini", che ha approfondito le novità che negli ultimi anni hanno interessato il sistema educativo per la fascia 0-6. A margine del convegno abbiamo chiesto a Stefano Granata, Presidente del Gruppo CGM, e Elena Palma Silvestri, Presidente del Consorzio La Rada, di spiegarci perché questo tema è centrale per il futuro del nostro Paese e quale contributo può venire dal mondo cooperativo.
Fondazione Cariplo ha lanciato il Programma QuBì, un'imponente iniziativa di contrasto alla povertà per la città di Milano a cui hanno già aderito in qualità di partner finanziatori Fondazione Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Fiera Milano e Fondazione Invernizzi. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Monica Villa, vice-direttrice dell'area Servizi alla Persona di Fondazione Cariplo, per farci raccontare l'evoluzione di questo programma.
Trenta partner dislocati su tutto il Trentino, tre valli e diciassette località coinvolte: sono alcuni numeri del progetto "#Fuoricentro: coltiviamo le periferie" che, dopo diversi mesi di progettazione, è stato ufficialmente presentato il 27 novembre a Trento. #Fuoricentro è uno degli 86 progetti approvati a livello nazionale dall’impresa sociale Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e vede come capofila la Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale.
L'impresa sociale "Con i bambini" ha lanciato il quarto bando di attuazione del Fondo povertà educativa con una dotazione di 70 milioni di euro. La call "Un passo in avanti" permetterà di realizzare progettualità ed esperienze dal contenuto particolarmente innovativo che, attraverso la collaborazione tra soggetti del Terzo Settore, attori pubblici e privati e comunità educanti, vogliono essere indirizzati a contrastare tutte le forme di povertà educativa. Le proposte dovranno essere inviate entro il 14 dicembre.
A due anni dalla pubblicazione del nostro volume "Povertà alimentare in Italia: le risposte del secondo welfare", il tema del contrasto a tale forma di povertà è ancora forte. Negli ultimi tempi, sembra infatti cresciuta l'attenzione dell'opinione pubblica e della politica. Quest'ultima ha concretizzato il proprio impegno con alcuni provvedimenti specifici. Il punto di Chiara Lodi Rizzini.
Il Governo ne parla solo per annunciare che sarà sostituito dal Reddito di Cittadinanza, ma il Reddito di Inclusione per adesso è vivo e vegeto. Questa misura, che si articola in un beneficio economico e in servizi alla persona, ha rappresentato un primo passo per l'Italia nella costruzione di un sistema universalistico di contrasto alla povertà. Per questo è necessario dargli continuità. Lo spiega Chiara Agostini in un articolo uscito su "L'Economia", inserto del Corriere della Sera.
Secondo Maurizio Ferrera, quello che più sorprende del percorso di progettazione del Reddito di Cittadinanza è l'assoluta mancanza di interlocuzione con la società civile. In particolare, secondo Ferrera, sarebbe mancato un dialogo tra il Governo e l'unica associazione che ha qualche titolo a parlare in nome degli italiani poveri, visto che è quella che ha promosso la prima misura veramente universale (il ReI, Reddito di Inclusione): l'Alleanza contro la Povertà.
Per combattere la povertà occorre combattere a monte la mancanza di reddito, attraverso un ventaglio di politiche preventive, riparative e compensative. Puntare tutto sul Reddito di Cittadinanza vuol dire aggirare i reali problemi da cui dipende il fenomeno della povertà e puntare tutto sull'ultimo passo: il sussidio. A sostenerlo è Maurizio Ferrera, Docente presso la Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell'Università di Milano e supervisore scientifico del nostro Laboratorio.
L'Alleanza contro la povertà in Lombardia ha lanciato un appello affinché la Regione completi al più presto la stesura del Piano regionale volto a recepire il Piano nazionale contro la povertà, che andrebbe a sbloccare 32 milioni di euro stanziati per rafforzare i progetti personalizzati previsti dal Reddito di Inclusione. Nell'attuale situazione di stallo i beneficiari del REI rischiano di vedersi sospeso l'assegno mensile erogato dall'Inps.
In vista della prossima Legge di Bilancio l'Alleanza contro la povertà ha presentato alcune proposte al Governo. L'Alleanza, in particolare, chiede all'Esecutivo di compiere scelte decisive e di dotare il Paese di una misura di contrasto alla povertà assoluta in grado di offrire risposta a tutti coloro che si trovano in tale condizione. E per raggiungere questo obiettivo bisogna ripartire dal Reddito di Inclusione piuttosto che implementare nuove misure come il Reddito di Cittadinanza.
Il Decreto legislativo che ha attuato il Reddito di Inclusione (REI) ha previsto che alcune funzioni relative alla progettazione dei servizi di contrasto alla povertà e alla marginalità siano di competenza esclusiva regionale. Le Regioni sono state quindi chiamate a disciplinare, attraverso appositi interventi di programmazione, le modalità di collaborazione e cooperazione tra i servizi. Dopo aver analizzato il Piano regionale dell'Emilia Romagna, in questo articolo ci concentriamo su quello del Piemonte.
Il Decreto legislativo 147/2017 che ha attuato il Reddito di Inclusione (REI) ha previsto che alcune funzioni relative alla progettazione dei servizi di contrasto alla povertà e alla marginalità siano di competenza esclusiva regionale. Le istituzioni regionali sono state quindi chiamate a disciplinare, attraverso appositi interventi di programmazione, le modalità di collaborazione e cooperazione tra i servizi. In questo articolo vi raccontiamo l'esperienza avviata dalla Regione Emilia Romagna.
L'impresa sociale "Con i bambini", nell'ambito del Bando Nuove Generazioni, ha selezionato e approvato "Batti il cinque!", progetto presentato da una rete di Fondazioni di comunità operanti in diverse zone della Penisola per affrontare le problematiche legate alla povertà educativa. È la prima volta che Fondazioni comunitarie appartenenti a territori diversi creano una rete di così ampie dimensioni per intervenire in maniera coordinata su una tematica comune.
L'Europa, spesso richiamata a proposito del rigore nei conti pubblici, ha svolto un ruolo importante nello spingere il nostro Paese ad adottare politiche significative di contrasto alla povertà. Anche grazie all'azione dell'Unione Europea, infatti, l'Italia si è finalmente dotata di un piano nazionale di contrasto alla povertà e di una misura - il ReI (Reddito di Inclusione) - ti stampo universalistico. Per approfondire questa questione, vi proponiamo questo articolo uscito nel numero 2/2018 di Welfare Oggi.
È di questi giorni l'uscita del Rapporto Invalsi 2018, che annualmente scatta una fotografia dei livelli di apprendimento degli studenti italiani. Il rapporto si rivela infatti estremamente interessante per comprendere come affrontare, sia dal punto di vista dell'intervento che della ricerca valutativa e sociale, la povertà educativa in Italia, permettendo di fare anche alcune riflessioni sul ruolo che la valutazione dovrebbe giocare per affrontare questa sfida.
Giovedì 28 giugno l'impresa sociale "Con i bambini" ha diffuso i dati relativi al bando Nuove Generazioni (rivolto ai minori di età compresa tra i 5 e i 14 anni) del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile. Saranno finanziati su tutto il territorio nazionale 83 iniziative per uno stanziamento complessivo di circa 66 milioni di euro. In totale, sono più di settemila i partner coinvolti tra organizzazioni del Terzo Settore, istituti scolastici e enti pubblici.
Nel 2017, le persone in povertà assoluta erano 5 milioni e 58 mila, pari a 1 milione e 778 mila famiglie. La povertà assoluta cresce sia se consideriamo le famiglie, sia se consideriamo le persone. In termini percentuali le famiglie in povertà sono il 6,9% del totale delle famiglie residenti (dal 6,3% nel 2016), gli individui sono invece l'8,4% del totale dei residenti (contro il 7,9% del 2016). Entrambi questi valori sono i più alti degli ultimi dodici anni (dal 2005).
Martedì 6 giugno sono stati presentati i bilanci di missione di Fondazione CON IL SUD e dell'impresa sociale Con i bambini. Due organizzazioni, due bilanci, un solo messaggio: fare squadra è l'unica strada possibile per contrastare il fenomeno della povertà educativa minorile e favorire lo sviluppo del Mezzogiorno. Nel corso dell'evento sono state presentate alcune delle iniziative finanziate dai due enti e lanciati nuovi strumenti interattivi per facilitare la comunicazione coi territori.
Nel quadro del Programma "QuBì - La ricetta contro la povertà infantile", iniziativa triennale volta a contrastare la povertà minorile a Milano, Fondazione Cariplo ha pubblicato la call "Al bando le povertà!". Il bando propone ai quartieri milanesi di individuare la propria "ricetta contro la povertà" attraverso la valorizzazione delle azioni già in essere e il rafforzamento di reti collaborative tra soggetti pubblici e privati.